sabato 17 aprile 2010

Interramento: la vera battaglia comincia ora. La politica con chi sta?

Nella sala del Consiglio Comunale, giovedì sera, c'è stata la presentazione del "piano di fattibilità" di un’ipotesi di interramento della Rho-Monza, redatto da Proiter, la società di progettazione incaricata da Serravalle e Provincia di Milano.
Il piano, che si è qualificato come un esercizio di arroganza tecnica, teso chiaramente a dimostrare che l'interramento è fattibile (bontà loro), ma insostenibile economicamente e inutile dal punto di vista ambientale, è stato letteralmente “sbattuto in faccia" alla città che ha potuto solo prenderne atto, dal momento che non era previsto alcun confronto né la possibilità di porre domande di sorta.
Questa modalità di presentazione unilaterale, voluta e organizzata dal sindaco Alparone e dal suo vice Bogani, assume dunque un significato politico perché i vertici della giunta hanno dichiarato di volerla ripresentare ai cittadini sia sul sito comunale che nei quartieri, utilizzandola come base di partenza di una discussione di fatto già condizionata e orientata. Ma un percorso di "confronto e partecipazione” in cui il cittadino viene chiamato solo ad ascoltare ed applaudire l'esposizione di dati tendenziosi e parziali, certo non può convincere i padernesi e i membri del Comitato per l’Interramento che, infatti, hanno protestato a gran voce contro questa impostazione e si preparano a dare battaglia.
“Dovremo studiare i documenti sulla base dei quali i progettisti hanno elaborato la loro tesi e organizzare una vera assemblea cittadina per analizzare, illustrare, verificare la congruità di quanto affermato dai tecnici incaricati dalla Provincia che ieri sera non si sono limitati a dire se l’interramento è possibile o meno, compito per il quale erano stati pagati, ma si sono spinti a fare un’analisi di impatto ambientale che nessuno aveva richiesto loro e che è apparsa molto discutibile e incompleta perché basata su dati sconosciuti” hanno osservato Fabrizio Allegro e Ferruccio Porati a conclusione dell’incontro.

Lasciando da parte i dati sui costi di costruzione il cui importo attiene a scelte prettamente politiche, perché gli amministratori devono tenere conto del consenso dei cittadini elettori, quello che i padernesi presenti in aula non hanno apprezzato è stata soprattutto l’analisi “di parte” dell’impatto su rumore, inquinamento, traffico e assetto idrogeologico che i tecnici della società Proiter hanno preteso di presentare come “oggettiva” all’assemblea. L’architetto incaricato di illustrare i dati ambientali dell’ipotesi di interramento, una giovane professionista che gli ingegneri “maschi” hanno gettato nell’arena ben sapendo che sarebbe stata travolta dalle critiche (e già questo la dice lunga sulla loro correttezza e serietà) ha letto la lezioncina che i suoi colleghi gli avevano messo in mano finché ha potuto, poi ha dovuto desistere. L’analisi pretendeva di affermare l’incredibile, cioè che il tunnel al posto di ridurre l’inquinamento del traffico lo avrebbe reso ancora più pesante concentrandolo all’imbocco e all’uscita oppure, se captato dagli aspiratori, distribuendolo sul territorio circostante tramite un camino quasi fosse un inceneritore senza filtri. Che la complanare era una scelta obbligata perché (chissà perché) la sua assenza avrebbe congestionato il traffico su via Roma e viale delle Industrie. Che l’effetto di riduzione del rumore sarebbe stato minimo. Insomma l’interramento secondo la Proiter era inutile anzi negativo in termini di impatto ambientale rispetto all’ipotesi originaria di autostrada urbana a cielo aperto.
Una bella faccia di bronzo, verrebbe da dire. Ecco perché toccherà ancora una volta al Comitato farsi carico di smentire queste falsificazioni e manipolazioni di dati e valori, realizzando e proponendo un contro piano di fattibilità. Redatto a loro spese naturalmente.
In tutto questo gioco delle parti quel è il ruolo che il sindaco si è ritagliato? Alparone l'altra sera appariva disteso e soddisfatto di come era stato impostata la partita: ha preso atto del lavoro dai tecnici che ha ringraziato, ha ribadito demagogicamente che fosse per lui "non se ne farebbe niente", ha chiesto di istituire un ennesimo “tavolo” per discutere di come reperire i fondi necessari per la realizzazione dell’opera interrata, ha promesso di analizzare quanto è stato presentato da Proiter e di volerne discutere, senza approvare nulla che non sia condiviso dai cittadini. In compenso non ha detto se intende o meno sostenere il progetto di interramento proposto mesi fa dal Comitato tramite l’architetto Allegro, proseguendo la collaborazione tecnica tra questi e l’Ufficio tecnico comunale. Affiancherà o no il Comitato per smentire i dati del piano di Proiter con un vero e proprio contro piano, basto su dati ambientali più attendibili, alternativo a quello che vuole da sempre Serravalle? Che ruolo giocheranno in questa partita le forze di governo e di opposizione che sull’interramento si sono fin qui schierate apparentemente a fianco del Comitato cittadino? Tutte domande "politiche" alle quali nei prossimi giorni si dovrà dare risposta.

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'altra sera, è stato di gran lunga superato, il limite dell'ipocrisia, quando il Sindaco, oltre, a far chiaramente trasparire il suo apprezzamento, per la tremenda esecuzione (Nel senso di condanna, non di realizzazione!) del progetto d'interramento,ha vaneggiato, dichiarando che, questa amministrazione, farà di tutto, per coinvolgere i cittadini in questa annosa discussione, dal momento che, ha sempre creduto nella partecipazione.

Ma scusate, crededre nella partecipazione, vuol forse dire, ridurre a teatrino i quartieri, far sparire le consulte, togliere il Bilancio Partecipato,fregarsene di dare risposte serie,a cittadini esasperati?

Siamo un pò più seri, perchè la gente, alla lunga, è in grado di capire di essere stata ingannata!

Flavio Mariani