lunedì 12 aprile 2010

Bambina nigeriana morta a Cernusco: non aveva la tessera sanitaria in regola

La notizia è sul Corriere di oggi e dimostra qual è il livello di civiltà che si è raggiunto in questa regione a causa di una cultura politica che nasconde il razzismo, l'odio di classe (oggi riservato agli immigrati) e la mancanza sostanziale di umanità dietro il rispetto formale delle regole e delle leggi. Lo stesso livello di civiltà che nega il pasto ai bambini che frequentano le scuole pubbliche se i loro genitori (quasi sempre extracomunitari disoccupati) non pagano la mensa. Leggere per credere.
"Una tessera sanitaria scaduta è costata la vita a una bambina di 13 mesi. E' questa l'accusa del padre, un nigeriano, che a causa della recente disoccupazione non aveva potuto rinnovare il documento e questo avrebbe determinato fatali ritardi nelle cure al Pronto Soccorso dell'ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano, che avrebbe rifiutato le cure fino all'intervento dei Carabinieri.  È questa l'agghiacciante storia che è iniziata lo scorso 3 marzo: la bimba è morta verso le 5 del mattino del giorno dopo. Il padre, Tommy Odiase, dice "se fosse stata italiana questo non sarebbe successo". Domenica si è svolta una manifestazione di protesta a Carugate, dove vive la famiglia e i genitori hanno presentato denuncia per omicidio colposo a carico dei medici e dell' ospedale".
Nei giorni scorsi un mio intervento su questa impostazione politico-amministrativa e le sue conseguenze sociali ha scatenato decine di commenti indignati perché avevo osato paragonarne i risultati a quelli del nazismo: esclusione, emarginazione, persecuzione, sterminio. Sono stato accusato di "strumentalizzare" e di fare del pietismo parlando di "poveri bambini". Ecco adesso i poveri bambini sono morti innocenti in un ospedale della civile Padania perché non avevano il tesserino timbrato. Contenti?

10 commenti:

Anonimo ha detto...

arcari,
la sua capacità di mistificare e manipolare la realtà mi dà il voltastomaco.
il solo pensiero che l'informazione possa essere gestita da persone come lei mi fa orrore.

Anonimo ha detto...

così presentata la vicenda mi appare gravissima; però che sia padania o meridione, che si tratti di un'amministrazione comunista, leghista o democristiana, l'italia non mi pare davvero una nazione in cui si nega un intervento d'urgenza per questioni formali; quindi, anche in considerazione del fatto che la notizia proviene da un giornale non proprio neutrale, cioè la repubblica ( il corriere la riporta semplicemente), prima di tranciare giudizi, preferirei documentarmi meglio.

marco

carlo arcari ha detto...

Caro anonimo, "Il Corriere della sera" e "la Repubblica" sono i due più importanti quotidiani nazionali, Io ho solo riportato una notizia che questi hanno dato. Dove sarebbe la mia manipolazione, nel commento? Sarò libero di dire quello che penso o no?

Anonimo ha detto...

Dai giornali: "il personale - riferisce il padre Tommy Odiase - ci ha risposto che la bambina ha la tessera sanitaria scaduta, non possiamo visitarla ancora o ricoverarla". Solo le proteste ripetute dell'uomo e l'intervento dei Carabinieri hanno portato al ricovero in pediatria.
Sarebbe questa la mistificazione?

Anonimo ha detto...

scusate, non ero mai intervenuto sul blog ma questo è un argomento che mi tocca da vicino visto che lavoro al pronto soccorso di un'ospedale milanese, il niguarda per la precisione.
Il tesserino sanitario in casi di urgenza non viene mai chiesto e questa notiza io la prenderei con le pinze.
Faccio un esempio per essere capito meglio:
se di notte avviene un incidente e il ferito viene portato al pronto socccorso nessuno si sogna di chiedere prima il tesserino e poi curare il ferito, italiano o straniero che sia, visto che uno potrebbe anche non averlo con se;
Quindi secondo voi il medico aspetta i familiari che portino la documentazione e poi salva la vita al paziente?.
Certe notizie andrebbero prima verificate dai media e non buttate in prima pagina salvo poi scoprire che la realtà è completamente divesrsa..
scusate lo sfogo
Marcello Dinuzzo

carlo arcari ha detto...

Gentile dottor Dinuzzo, il fatto è avvenuto una settimana fa, sui media ci sono da sei giorni 60 articoli relativi a questo fatto. Che è avvenuto purtroppo e nessuno se lo è inventato, come nessuno si è inventato una denuncia ai Carabinieri, quella di un parlamentare ai NAS, un'inchiesta interna della ASL competente, una manifestazione di protesta di cittadini. Aspettiamo pure a giudicare il comportamento dei medici e del personale di quell'ospedale. Ma perché io tendo a credere al padre della piccola vittima? Pregiudizio? Sarò felice di essere smentito e me ne scuserò,

Anonimo ha detto...

che sia successo un qualcosa di anomalo è evidente visto lo scalpore suscitato ma io le posso assicurare che non esiste un trattamento di serie A per gli italiani e uno di sere B per gli stranieri e di imbecilli, scusate il termine se ne vedono italiani e stranieri e io esluderei il razzismo vista la reazione dei medici alla proposta di legge che ai tempi voleva rendere obbligatoria la denuncia dei medici verso i clandestini.
Grazie per il dottore ma non sono medico ma un infermiere che presto andrà in pensione.Speriamo.

Giovanna B. ha detto...

Vicende come quelle relative alla mensa e come quella di oggi che hanno come protagonisti bambini a mio parere non hanno bisogno di giustificazioni...il voltastomaco è venuto a me caro anonimo nel continuare a leggere questo tipo di commenti sul blog!!!
...

Anonimo ha detto...

Il fatto che, ci siano delle persone che, giustifichino questi aberranti fatti,ci dimostra come stia cadendo in basso, la capacità di ragionamento della maggior parte degli Italiani.

Comunque io, sono ancora convinto che, noi non siamo razzisti come certe parti politiche stanno cercando in tutti i modi di farci diventare, spero perciò, che prima o poi, torneremo ad essere quelli "Italiani brava gente", apprezzati ovunque nel Mondo.

Flavio Mariani

Anonimo ha detto...

notizia molto grave; in tutta onestà, però, sono portato a vederla come il signor dinuzzo: deve essere certamente successo qualcosa di anomalo, ma, anche stando alle mie esperienze personali francamente mi sento di escludere che non siano state prestate cure urgenti in un pronto soccorso perchè una tessera sanitaria non era in regola. che il papà della bimba abbia sporto denuncia, mi pare un atto dovuto, poichè, ripeto, è assai probabile che qualcosa in quel pronto soccorso non sia andato per il verso giusto, ma attenderei lo sviluppo delle indagini per sapere come sono andate davvero le cose. d'altra parte, in questo senso, sia l'articolo di repubblica, sia quello del corriere sono assai scarni di particolari.
sono certo che arcari rimarrà "sul pezzo" informando al momento opportuno su sviluppi e conclusioni.

saluti
andrea