Lotta di classe in Padania

"Io non ci sto. Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho deciso di fare un gesto che vorrà dire poco, ma vuole tentare di svegliare la coscienza dei miei compaesani". Un imprenditore anonimo residente nella cittadina di Adro dove il Comune aveva negato la mensa ai figli di genitori morosi (quasi tutti extracomunitari disoccupati) ha voluto restituire ai bambini il diritto alla mensa scolastica.  Lo ha fatto inviando un assegno di 10 mila euro e impegnandosi a pagare i pasti fino alla fine dell’anno. Un gesto che però non  risporta la pace ad Adro, città divisa tra chi, il sindaco leghista e i suoi sostenitori,  "pretende il rispetto delle regole" anche sulla pelle dei bambini e chi, altri cittadini e la Cgil, si oppone a questa politica perché "inaccettabile e ingiusta". L'imprenditore che ha deciso di opporsi con il suo gesto alla deriva icivile dei sui concittadini ha accompagnato l'assegno con una lettera che merita una riflessione (leggi).
A Cernusco intanto continua la protesta dei genitori di Rachel morta all'ospedale Uboldo dopo essere stata respinta perché "la tessera sanitaria era scaduta". I genitori nigeriani chiedono che chi ha sbagliato paghi. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ora attende di conoscere i risultati dell’ autopsia per chiarire le cause del decesso. Qualcuno dell’ ospedale ha sbagliato? Ha sottovalutato il caso? C’è stato veramente un episodio di razzismo? Domande alle quali va data risposta. Ieri l’ospedale ha respinto in modo secco le accuse di razzismo e ha precisato che “Nessuno ha mai detto che la bambina non potesse essere ricoverata“. Lo chiarirà l'inchiesta.