martedì 13 aprile 2010

Lavoro: a Paderno la gente comincia a scendere in piazza

Maria marcia in testa al corteo reggendo il primo striscione avvolta nella bandiera del sindacato dei metalmeccanici. Ha 52 anni e ha lavorato in Lares per 35 anni. Oggi è in strada a protestare con sua figlia anch'essa impiegata nella storica azienda padernese fallita, dietro alle quattro sue colleghe che aprono la marcia battendo il tempo come tamburini di una piccola armata napoleonica. "Mi mancano cinque anni per arrivare all'anzianità contributiva e se anche mi danno tre anni di mobilità non ce la faccio ad andare in pensione. Cosa farò nei due anni che mi mancano?". Lavoro, salario, dignità, questo sta scritto sui fazzoletti gialli che i lavoratori hanno al collo. mentre attraversano Paderno Dugnano per arrivare nella piazza del Comune dove andranno a chiedere al sindaco conto delle sue promesse e dei suoi impegni.
Circa duecento persone hanno dato vita stamattina alla manifestazione promossa dai lavoratori di Metalli Preziosi e Lares (da un anno dichiarate fallite) che si sono stancati di aspettare e soprattutto del silenzio e dall'inerzia dei rappresentanti politici dell'amministrazione locale, cittadina, provinciale e regionale che finora non ha fatto nulla per affrontare la loro situazione. 

Al loro fianco si sono schierati i rappresentanti dei partiti del centrosinistra, PD, PRC, Verdi e i vertici del sindacato di categoria. Erano presenti nel corteo, infatti, i consiglierei provinciali e regionali, Gatti, Muhlbauer, Penati e il segretario nazionale della Fiom, Giorgio Cremaschi.
La manifestazione giunta nella piazza del municipio ha inviato una delegazione a incontrare il sindaco che ha ripetuto le sue improbabili assicurazioni: "apriremo un tavolo istituzionali con tutti i soggetti interessati" (perchè solo ora?), e si è impegnato a farlo in tempi brevissimi, cioè nei prossimi giorni. "Io non mi aspetto niente da Alparone - ha concluso Maria - finora non ha mosso un dito. Ma un sindaco ha dei doveri, non può continuare a fregarsene di noi". Anche i sindacati sono delusi, ma determinati: "Il sindaco di paderno si dovrà abituare alla nostra presenza davanti al suo ufficio - assicurano -. I lavoratori hanno aspettato pazientemente per 500 giorni una risposta. Adesso la pretendono". 

1 commento:

Anonimo ha detto...

cosa,cosa,cosa??? insieme ai lavoratori hanno sfilato i rappresentanti del PD, di Rifondazione e dei Verdi??? chi? quelli che per per anni (i problemi di lares e metalli non sono sorti ieri) hanno semplicemente ignorato il problema? ah no, scusate: dimenticavo che sono gli stessi che hanno approvato quel gran capolavoro del piano intergrativo d'intervento sul comparto BT4!! ma il sindaco massetti si è reso conto che una buona fetta della sua rielezione se l'è giocata con quella "porcata"?
quanto ai lavoratori della lares, sono sinceramente in pena per la loro situazione; sono anch'io un lavoratore dipendente, capisco le difficoltà in cui possano trovarsi ed ho aderito alle manifestazioni e iniziative di solidarietà indette in loro sostegno; d'altro canto, credo che essi debbano guardare la realtà in faccia: quelle due aziende sono finite; nessuno si farà avanti per rilevarle e se qualche compratore dovesse proporsi sarà solo per mettere le mani sui terreni ed edificarci sopra. quindi ai lavoratori consiglio di cercare di spuntare le migliori condizioni di "buona uscita" possibili e di iniziare da subito a cercarsi una nuova sistemazione.
forse le amministrazioni precedenti avrebbero potuto fare qualcosa, ma ormai il danno è irrimediabile.

buona fortuna!
roberto