lunedì 22 marzo 2010

Paderno-Italia: il popolo dell'io contro il popolo del noi

Sabato scorso a Roma, ancora una volta, due Italie si sono sfiorate senza incontrarsi, perché irriducibilmente antagoniste: quella suddita e adorante di chi vuol affermare il dominio assoluto del privato sul pubblico, e quella che invece sostiene il primato del sociale sul personale: il popolo “della roba” contro il popolo dell’acqua, i padroncini del "io" contro i cittadini del "noi". A guidare il corteo del popolo dell'acqua, Padre Alex Zanotelli, il frate comboniano che da anni lotta per la tutela del bene pubblico. A intonare il karaoke dal megapalco di Piazza San Giovanni, l'alienato di Arcore il quale ha promesso alla folla che in due anni "debellerà il cancro".
A una settimana dal voto per le elezioni regionali, nei programmi elettorali non si parla di problemi concreti, meno che mai di acqua. Il messaggio del corteo romano è chiaro a tutti: l'acqua è un ottimo affare e in un periodo di capitalismo mondiale in crisi i grandi della finanza hanno riscoperto la necessità di mettere la mani sui beni primordiali, acqua, terra e aria, per continuare ad arricchirsi. Mai come in questo caso si comprende la ragione di chi ha sostenuto che: “la proprietà è un furto”. Il governo di un Paese che rinuncia alla propria acqua, come sta facendo Berlusconi, tradisce i cittadini perché di fatto svende una porzione importante della loro sovranità.

La vera forza del movimento per la tutela dell'acqua pubblica, che si oppone al decreto Ronchi e all’ideologia mercatista della destra, sono solo le persone, che attraverso il loro impegno personale stanno gettando le basi di un nuovo civismo, basato sulla difesa del territorio e delle risorse comuni. Acqua, aria, terra sono beni a cui nessuno mai potrà rinunciare e che nessun privato dovrà mai detenere. La questione è molto semplice: la nostra vita contro i loro utili.
L’elenco di chi ha “scommesso” sulla privatizzazione del servizio idrico integrato nel nostro Paese è molto lungo. Se ci limitiamo a leggere i nomi dei maggiori azionisti della società quotate in Borsa, le più grandi e quelle destinate a “mangiarsi” tutto il mercato, ci troviamo Fondazione Cassa di risparmio di Trieste, Fondazione Cassa di risparmio di Torino (gruppo Unicredit), Banca Imi, Equiter spa, Intesa Sanpaolo, Sud Polo Vita, Banca dell’Adriatico, Banco di Napoli, Cassa di risparmio di Firenze, Eurizon Vita (gruppo Intesa Sanpaolo), Gdf-Suez, Veolia Environment, Impregilo, Francesco Gaetano Caltagirone, Carlo Tassara, Pictet Asset Management.
Il business dell’acqua privatizzata è enorme. Se si aggregassero in un unico soggetto le attuali ex municipalizzate oggi quotate in Borsa, si costruirebbe una holding con una capitalizzazione di 9,3 miliardi di euro, 18,3 miliardi di euro di fatturato, che gestirebbe 140mila chilometri di reti idriche (oltre a 57mila di reti elettriche e 39mila per la distribuzione del gas). Gli enti locali, che oggi controllano almeno il 51% delle azioni delle società quotata in Borsa, dovrebbero cedere quote di capitale (il decreto “Ronchi” impone di scendere al 40% entro giugno 2013 e al 30 entro dicembre 2015) e sono pronti a farlo. Sulla nostra pelle.

9 commenti:

adriano ha detto...

Beh! finalmente una buona notizia da parte del Banana, vuol dire che entro due anni si ritira!!
adriano t.

Anonimo ha detto...

L'Amore vince sempre, ma alle regionali può anche perdere. :-)

Aris Baraviera

Anonimo ha detto...

Per capire in quale povera società viviamo, basta la considerazione che:
Quel grand'Uomo,di Padre Alex Zanotelli, con tutto il bene che ha fatto (E fa!)al suo prossimo, è di gran lunga meno conosciuto e stimato, dell'omuncolo che si agitava sul palco a Roma, dietro la delirante frase:(Delirante detta da uno come lui, qualunquista e pluricondannato)
L'amore vince sempre!!!

Anonimo ha detto...

Scusate,ho dimenticato la firma.

Flavio Mariani

Anonimo ha detto...

In amor vince CHI FUGGE!!!
Guarda le ossessioni a quali risultati demenziali portano l'uomo o omuncolo!!!!

Anonimo ha detto...

Padre Alex Zanotelli for Papa!!!
AndBar

Anonimo ha detto...

ma avete proprio l'ossessione di Berlusconi...
Ma perchè non convincete la gente delle vostre idee senza parlare solo di berlusconi magari qualche voto in più lo prendete e vi create una Vostra identità.
Sinceramente siete voi che dovete dare l'alternativa a Berlusconi e questa alternativa al momento non c'è.
Continuate a chiamarlo omuncolo e ad offendere ma fate esattamente aumentare il consenso verso di lui.
comunque bisogna avere rispetto di un istituzione e il caro Mariani dall'alto della sua saggezza verde spara sentenze su tutto e tutti salvo poi dire di non spargere fango sulla vecchia amministrazione.
Complimenti!!!!
Andrea Chiria

Anonimo ha detto...

...Ossessionati da Silvio ?

Ormai tutti sanno che lui da 16 anni si pone sempre al centro di tutto (vi sembra normale, ad esempio, che l'inno di un partito si possa chiamare "Meno male che Sivio c'è!"?)ed è inivitabile quindi che- così facendo- finisca per enfatizzare i sentimenti ,di simpatia o di antipatia, degli italiani che da sempre si dividono tra quelli che lo adorano e quelli che non lo sopportano.

Credo che sia inevitabile che questo accada specie se si considera che lui- che indubbiamente è un leader carismatico- ha sempre scelto una modalità di comunicazione che"tocca" più la pancia che la testa della gente.

Una volta si diceva che attaccandolo si finiva col rafforzarlo, ma questo dipendeva dalla credibilità dei suoi avversari che apparivano vecchi e fuori moda (Bertinotti è un uomo molto colto ma si vantava di non saper accendere un pc e di leggere tutte le sere il Capitale di Marx ) oppure che finivano per scimmiottarlo non avendo una precisa e autonoma identità (vedi Rutelli alle politiche del 2001).

Aris Baraviera

Anonimo ha detto...

Berlusconi è ormai un uomo del passato che ha fallito sul piano economico e che non è stato in grado di fare le riforme che aveva promesso.Il sogno liberale è crollato e ora tutti si rendono conto che di liberismo e di liberalismo non c'è traccia nel suo DNA ( anche se lui ripete ossessivamente la parola libertà); Silvio attacca tutti i poteri dello stato all'infuori di se stesso, è il manifesto del conflitto di interessi, è l'inno all'illegalità e rappresenta lo stereotipo dell'italiano medio e furbetto (lui pero' prima trova l'inganno, poi fa la legge….)

Ora la sua storia sta per essere riscritta per come è stata realmente e non per come lui ce l'ha voluta raccontare.

Ora è vulnerabile a qualsiasi tipo di attacco, ed è ossessionato dai complotti e dai tradimenti perché sente che la sua ora è vicina (la sua fine politica). E' un leader che non ha nemmeno le parole per parlare della crisi attuale e che è perfino diventato un mezzo santone,liturgico e mistico che parla di amore e odio, di bene e di male, come se vivessimo in Iran.


Le regionali inizieranno a cambiare profondamente lo scenario politico e il crollo di Berlusconi (che ora ha una maggioranza solida che risponde ai partiti, visto che non è eletta dal popolo) sarà più vicino di quanto lo si possa immaginare adesso.


Aris Baraviera