venerdì 26 marzo 2010

L'inceneritore e (finalmente) la "buona politica"

"La città unita dice No all'inceneritore". Titolo improbabile e incredibile fino a qualche giorno fa e invece oggi possiamo scriverlo dopo che destra e sinistra, maggioranza e opposizione, alla vigilia di una scadenza elettorale amministrativa per di più, hanno scritto nero su bianco una delibera per affermare che a Paderno Dugnano di inceneritori non se ne devono costruire, nè ora ne mai.
Non lo avessimo sentito con le nostre orecchie, io e Giovanni Giuranna, forse non ci avremmo creduto. Ma la politica, si sa, quando è buona, è l'arte del possibile. "Credo sia stata una scelta di buona politica, dove è prevalso l'interesse generale della città sulle divisioni di partito - conferma Marco Coloretti, capogruppo PD in Consiglio Comunale e artefice insieme agli altri consiglieri dei partiti padernesi dell'accordo raggiunto ieri sera in Commissione Capigruppo -. Il nostro lavoro ha consentito di rafforzare il dispositivo di delibera, che collega il 'NO' all'inceneritore con motivazioni legate alla salute delle persone di quella zona, già largamente provate dall'urbanizzazione massiccia, dal traffico congestionato e dalle nuove soluzioni future (Rho Monza), dalla presenza storica di fabbriche fortemente inquinanti, cioè da un insieme di fattori che renderebbero la presenza di un inceneritore come l'equivalente di un colpo mortale al suo sviluppo e alla riqualificazione di cui necessita". Questo il commento del partito più forte della minoranza consigliare che ha coerentemente perseguito quella che era la sua posizione fin dall'inizio: dire no tutti insieme a questo impianto che nesssuno aveva mai voluto e nessuno vuole. "Paderno Dugnano ha già pagato in passato un prezzo alto all'industrializzazione e in particolare la zona del Villaggio Ambrosiano e di Paderno - ricorda Coloretti -. Quando ero in quarta elementare sono stato mandato con altri bambini in colonia d'inverno, al mare, perché nel nostro sangue c'era troppo piombo che si respirava nell'aria inquinata dai fumi della Tonolli. Siamo convinti che dopo tante polemiche, spesso artefatte e inique, questo accordo di tutto il Consiglio Comunale rappresenti un punto di partenza da cui procedere per cercare di preservare al meglio la nostra città e le realtà a noi vicine. Noi saremo leali e coerenti con questa impostazione, e cureremo che tutti lo siano".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si anch'io ricordo che ai miei compagni di scuola del Villaggio Ambrosiano era stata trovata una quantità di piombo molto superiore alla norma...

Baraviera Aris