Inceneritore: alla vigilia del voto non lo vuole più nessuno

La notizia che ho comunicato ieri sera, non appena mi è giunta, a Giovanni Giuranna, portavoce del Comitato NO.I, è uscita su Il Giorno di oggi a pagina 7 dell'inserto Nord Milano. Guido Podestà, presidente della Provincia, ha dichiarato la sua contrarietà all'inceneritore del Villaggio Ambrosiano: "Non sussistono le condizioni per il rilascio dell'autorizzazione al termovalorizzatore" ha detto. Una presa di posizione che arriva, non a caso a poche ore dalla chiusura della campagna elettorale più vuota e squallida della storia repubblicana, e sembra chiaramente finalizzata a tentare di riguadagnare terreno e credibilità sul fronte del voto, dopo che a Paderno Dugnano e nelle città vicine è sorto un vasto movimento di protesta che coinvolge migliaia di cittadini. Detto questo credo che tale dichiarazione debba comunque venire accolta con soddisfazione. La nuova unanimità raggiunta contro il progetto non significa affatto che il problema sollevato dalla richiesta di Paderno Energia sia risolto. Perché il "no" all'impianto espresso dai vertici degli enti locali milanesi diventi una decisione definitiva occorre, infatti, attendere la conclusione del percorso di valutazione avviato dalla Conferenza dei Servizi del 9 marzo che ha concesso all'azienda 90 giorni di tempo per rivedere e completare gli elementi carenti della sua richiesta. Nell'attesa di questo esito, che si spera chiuda in modo positivo  una vicenda politicamente "limacciosa",  i Comitati e i cittadini, cioè i veri protagonisti della battaglia, che viene data oggi per vinta da chi fino a ieri si comportava come una controparte, non devono abbassare la guardia. La mobilitazione dovrà continuare fino alla vittoria, come nel caso della Rho-Monza, perché le elezioni regionali passano, ma gli atti amministrativi provinciali restano ancora da fare.