Il comunicato emesso ieri dai vertici dell’amministrazione di Paderno Dugnano è allo studio dei tecnici dell’opposizione che leggendolo hanno già espresso alcune perplessità. "Dal testo del comunicato non emerge il fondamento dell'autotutela – sottolineano -. Il comunicato dice infatti sostanzialmente due cose: a) i procedimenti dell'inceneritore sono incoerenti; b) il permesso di costruire non è coerente con altri atti avviati dalla proprietà. Non dice nulla sulla correttezza del permesso di costruire rilasciato dalla precedente amministrazione”.
Inoltre si osserva che: 1) Il permesso di costruire non è ancora stato ritirato e se Eldap vuole farlo oggi deve pagare una penale che dovrebbe aggirarsi intorno al 10% degli oneri da versare. 2) se non viene ritirato entro un anno (aprile 2010) il permesso scade con la conseguente cessazione di tutti gli effetti, per il Comune, ma anche per il privato.
A questo punto è lecito porsi un dubbio: questo atto di autotutela non rischia di arrecare un danno al Comune, tirando fuori di impaccio la Eldap? Leggendo sempre nel comunicato, il Vicesindaco dichiara di voler mantenere buoni rapporti sia con la Eldap che con Paderno Energia. Insomma, appare evidente anche a un cieco che il punto politico vero di tutta questa storia è la spaccatura esistente all’interno della maggioranza, tra PdL e Lega. Di qui il tentativo di uscire da una difficile situazione cercando di scaricare politicamente all’esterno le responsabilità delle scelte che si devono e si dovranno fare.
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