sabato 13 febbraio 2010

Inceneritore al Villaggio: le ragioni del "no"

Il progetto di inceneritore da costruire al Villaggio Ambrosiano ha fatto arroventare ancora una volta il clima politico padernese e dell'argomento si discuterà martedì sera durante il Consiglio Comunale. Ma tralasciando per un attimo il metodo e lo stile dell’approccio al problema che contraddistingue la neodestra padernese, vorrei poter discutere qui il merito della questione e spiegare quelle che a mio avviso sono le ragioni che si devono opporre ai fautori dell’impianto. I sostenitori di una possibile e forse anche necessaria realizzazione del progetto osservano: "Occorre smaltire i rifiuti e in qualche modo deve essere fatto". L’argomento appare ragionevole, ma la mia risposta ne svela l’irragionevolezza. Io affermo, infatti, che certamente i rifiuti vanno smaltiti, ma non a Paderno Dugnano e soprattutto non al Villaggio Ambrosiano, per un insieme corposo di validi motivi.
1) non si può e non si deve degradare ulteriormente una zona che ha urgente bisogno (lo dicono tutti) di venire riqualificata e risanata. L’inceneritore la affonderebbe definitivamente e sarebbe per tutti la dimostrazione della reale opinione che l'amministrazione ha di questo quartiere emarginato e dei suoi abitanti, in maggioranza elettori di Alparone e soci.
2) la sua localizzazione non è in una zona definita idonea dalla Provincia, inoltre insiste su un’area già considerata a rischio per la qualità dell’aria che verrebbe ulteriormente inquinata. Dalla ciminiera alta 40 metri del forno ricadrebbero su una vasta area circostante 17 tonnellate l’anno di biossidi di zolfo, 70 tonnellate l’anno di ossidi d’azoto, oltre 3 tonnellate di altre polveri. Emissioni alle quali si sommerebbero quelle di centinaia di camion addetti al trasporto quotidiano dei rifiuti da incenerire.

3) in un raggio di 600 metri dall’impianto, basta leggere una carta topografica, ci sono scuole, abitazioni, servizi, pubblici e privati che verrebbero fortemente danneggiati (e svalorizzati); soprattutto c’è un parco di interesse sovracomunale, cioè il Parco della Balossa che il piano presentato dall’impresa privata titolare del progetto nemmeno cita e finge di non vedere.
4) il progetto presentato non prevede alcun piano concreto di recupero energetico.
5) il Piano provinciale dei rifiuti stabilisce che a fronte di un'esigenza (che non esiste a Paderno) di aumentare la capacità di smaltimento si deve ampliare quella degli impianti già esistenti e non costruire nuovi inceneritori.
6) non esiste nel progetto un'analisi del rischio sanitario connesso alle emissioni delle sostanze incenerite.
7) dovere di un pubblico amministratore è salvaguardare e migliorare il livello di qualità dell’ambiente in cui vivono i cittadini amministrati e non peggiorarlo come invece oggettivamente avverrebbe.
La domanda che pongo è, ma sindaco e vicesindaco padernesi, hanno esaminato tutte queste evidenti ragioni contrarie al progetto per vedere le quali non occorre certo essere degli esperti e fare uno studio specialistico? Io credo di no, che un esame così semplice dei pro e dei contro i nostri amministratori non l’hanno fatto. Probabilmente a spingere Bogani ad accettare in linea generale la proposta e a far tenere ad Alparone il suo solito comportamento contraddittorio e ambiguo sono altre ragioni che vengono sostenute da forze esterne alla città. Per questo mi permetto di dare loro un suggerimento: che ci pensino bene. Su questo progetto si giocano la fiducia, la stima e il consenso dei "loro" concittadini.

17 commenti:

Giovanni Giuranna ha detto...

Grazie, Carlo, per l'analisi dettagliata delle ragioni del no all'inceneritore!
Mi piacerebbe sapere chi vuole l'inceneritore per guadagnare qualche soldo e perdere molto di più in termini di salute, ambiente e qualità della vita.
Perché il sindaco tentenna? è forse ostaggio della Lega? o è la componente ex AN che spinge a favore dell'inceneritore? oppure semplicemente qualcuno vuole fare carriera e preferisce non mettersi contro Regione e Provincia?
Agli AMMINISTRATORI DI PADERNO DUGNANO CHIEDO UN CHIARO NO ALL'INCENERITORE!!!!!!!
Senza tatticismi pericolosi per la città.
Giovanni Giuranna

Cesare ha detto...

Forza Giovanni! E' il momento di far nascere un comitato sovacomunale, con centro al Villaggio Ambrosiano ed ancorato al Sindaco di Cormano Cornelli. E' il momento per il Villaggio di prendere in mano la situazione e vivere questa minaccia dell'inceneritore come momento di crescita per tutti coloro - italiani e non - che vivono in questa porzione di territorio. Questa potenziale sciagura può diventare un'occasione di crescita civica e di vera integrazione. Così come per la Rho-Monza il disappunto di un pugno di residenti ha messo in piedi addirittura un'ipotesi concreta di pianificazione e riqualificazione del territorio cui tutti, in città, hanno applaudito, così questa storia di "normale follia" legata allo smaltimento dei rifiuti può essere occasione al Villaggio per fare altrettanto. E' fondamentale, però, che sia la gente del Villaggio a pilotare la nave questa volta. Forza ragazzi. Tiratevi dietro tutta la città e ricordate che questa volta siete appoggiati anche dalla gente e dalle istituzioni dei comuni confinanti, che è già un buon viatico. Altro che tremila firme: con un argomento così ed un bacino d'utenza così ampio se ne fanno trentamila!

Cesare

Anonimo ha detto...

Aggiungo alcuni punti all'ottimo elenco di ARcari:
- La Lombardia soddisfa il suo fabbisogno di incenerimento dei rifiuti con gli attuali inceneritori.
- La normativa Europea obbliga tutte le Autorità Pubbliche al non aggravamento delle emissioni inquinanti in atmosfera. La regione Lombardia ha una procedura d’infrazione in sede comunitaria per il superamento costante dei limiti di emissioni in atmosfera.
- aprire nuovi inceneritori va contro la direttiva 2006/12/CE che chiede che vengano adottati i principi di precauzione e
prevenzione e che nella tematica di gestione dei rifiuti venga dato un ordine di priorità che vede in primis la riduzione dei rifiuti, poi il riuso, il riciclaggio e solo da ultimo, l'incenerimento e discarica.

Che cosa serve ancora al Sindaco Alparone per dire NO a un nuovo inceneritore?
NON FACCIAMO GLI INGENUI!!!
il Sindaco non ha inviato nei tempi osservazioni negative in Regione ma ne ha chiesto solo una proroga (perché??!?! per andare oltre le elezioni regionali?!?!)
L’assessore ai lavori pubblici Salgaro ha sempre votato a favore degli inceneritori
L’assessore al Bilancio Ruzzon e il vice sindaco Bogani hanno dichiarato di dare valore ai soldi che ne entrerebbero nelle tasche comunali (?) più di quanto ne danno alla nostra salute

Alparone è imbarazzato perché sa che la Regione e il suo ineleggibile Formigoni vogliono l’inceneritore per speculare sulla nostra salute?
CHIEDIAMO AL SINDACO DI DIRE NO ALL'INCENERITORE NONOSTANTE LA POSIZIONE DEL SUO CAPO E DEI SUOI COLLABORATORI.
MA FORSE E' DA INGENUI CHIEDERLO....IN OGNI CASO NOI NON MOLLEREMO....

Silvana Carcano

Marco Mambrini ha detto...

Mi permetto di lasciare solo un 'breve' commento, in quanto ho purtroppo letto di persone che giustificano la realizzazione dell'inceneritore affermando che non è dimostrato scientificamente che gli inceneritori cagionino danni alla salute, in quanto sino ad ora sono stati realizzati studi sia in favore che contro gli inceneritori/termovalorizzatori.

Mi limito a ribadire qui quanto ho già detto a queste persone, nell'auspicio si possa porre fine a queste assurde giustificazioni.

Va innanzitutto rilevato che lo studio al momento più recente risale a pochissimi giorni fa (la notizia è del 12 febbraio): studio compiuto in Inghilterra sull'area circostante il termovalorizzatore di Kirklees. Ebbene tale studio ha dimostrato che "nei distretti posti sottovento rispetto all'inceneritore il livello di mortalità infantile è anormalmente alto, pari al 9,6 per mille, mentre nei distretti sopravento il tasso è circa dell'uno per mille." (UK Health Research - www.ukhr.org).

In secondo luogo, circa la contestazione basata sul fatto che la scienza ancora non ha stabilito con certezza la pericolosità degli inceneritori/termovalorizzatori, ritengo vi sia in proposito una questione "pregiudiziale": la salute e la sicurezza non possono essere messe in pericolo semplicemente perché allo stato non si dispone di un sapere scientifico corroborato! Discorsi simili a quelli che sto purtroppo leggendo in questo periodo sono già stati fatti, nella storia del nostro Paese, per esempio con riferimento all'esposizione di lavoratori a sostanze cancerogene come il CVM (si veda il caso giudiziario del ben noto petrolchimico di porto Marghera).
Ritengo allora sia meglio prendere tutte le precauzioni ora, e magari fare la figura dei 'fessi' poi, piuttosto che correre inutilmente rischi di questa rilevanza.

Circa poi (e concludo) il fatto che i cittadini di Paderno Dugnano non siano sufficientemente informati circa la pericolosità di inceneritori/termovalorizzatori, e che di conseguenza siano in parte indecisi circa l'opportunità o meno di schierarsi apertamente per il "NO", attiene purtroppo anche alle responsabilità della precedente Amministrazione, ed in particolar modo dell'allora Assessore all'Ambiente Giorgio Grassi. E' infatti singolare pensare che circa 6 anni fa, in Consulta Cultura-Scuola-Ambiente (ho ancora i verbali)*, proposi personalmente all'Assessore Grassi di sensibilizzare circa il problema inceneritori/termovalorizzatori con iniziative pubbliche di vario genere, compreso l'invito di alcuni esperti che avevo già contattato e che si erano detti disponibilissimi. L'Assessore, tuttavia, rispondeva che a quasi nessuno, a Paderno Dugnano, importava di informarsi sugli inceneritori, e che pertanto organizzare qualcosa in tal senso sarebbe stato uno spreco di denaro...
Oggi Grassi è consigliere comunale del PD... spero vivamente, visto l'attuale progetto di inceneritore a Paderno Dugnano, che abbia cambiato idea!

Marco Mambrini


(* Del resto si sa: le Consulte dei cittadini sono sempre state scomode, ed infatti il Sindaco Alparone ha pensato bene di eliminarle, in modo tale da evitare che 'i suoi cittadini' gli mettano i bastoni tra le ruote, mutilando così al contempo la partecipazione popolare democratica.)

Marco Mambrini ha detto...

Breve (spiacevolissimo) aggiornamento: il segretario del PD di Paderno Dugnano si è indignato pubblicamente su Facebook perché ho citato la passata posizione del consigliere Grassi relativamente all'utilità di informare i cittadini sui rischi derivanti da inceneritori/termovalorizzatori. Secondo quanto scritto dal segretario, parlare di divergenze di sei anni fa non dà nessun contributo alla discussione.

Pare si sia rimasti alla politica del "guai a criticare chi è con noi".
Poi si lamentano se i cittadini dicono che non c'è opposizione...
Rimango dell'idea che le cose debbano sempre essere dette, a prescindere dal partito di appartenenza del soggetto che 'sbaglia'.

(PS. Tengo a precisare che non faccio parte di nessun partito o movimento politico)

carlo arcari ha detto...

Mambrini, una domanda: Perché alla viglia della nascita di un comitato unitario cittadino e intercomunale contro il concreto progetto di costruzione di un nuovo inceneritore a Paderno Dugnano, senti l'esigenza impellente di tirare fuori quello che avrebbe detto in una riunione di sei anni fa l'ex assessore Grassi? Che cosa ha mai provocato quella posizione dell'allora responsabile dell'Ambiente alla salute e alla sicurezza di noi tutti? Insomma che cosa ci vuoi dimostrare?

Marco Mambrini ha detto...

Dimostrare?
Più che altro INFORMARE!

Con la tua domanda sembra quasi tu mi stia dicendo: era meglio stare zitti ed evitare di informare su questa circostanza, per il bene del comitato.

E' davvero così complesso in Italia pensare ad un'informazione che non abbia fini ulteriori?

carlo arcari ha detto...

Mambrini, calmati, io ti ho solo fatto una domanda: perché sarebbe importante per noi oggi discutere di quello che avrebbe detto Grassi 6 anni fa in una riunione? Spiegacelo così anche noi capiamo, e possiamo giudicare, ti pare? Se è importante discutiamone, ma in modo comprensibile per tutti. Grazie

Marco Mambrini ha detto...

La ragione principale è già esposta nel commento: si poteva agire prima, informando i cittadini di quelli che sono i rischi degli inceneritori/termovalorizzatori. Se pertanto oggi ci sono persone che non hanno idea di quale posizione prendere rispetto alla costruzione di un nuovo inceneritore, è forse anche perchè anni fa, quando si cominciava a parlare di aumentare il numero di inceneritori in Lombardia, sono state compiute scelte sbagliate con riferimento al profilo dell'informazione.

In secondo luogo, visto che mi si attacca indirettamente di non volere il 'bene' del comitato, ritengo che proprio perchè si ha un obiettivo comune, sia essenziale far presente che persone che anni fa avevano progetti concreti e che si sono ammazzate di lavoro GRATUITAMENTE per la Città, sono state liquidate con un "non interessa a nessuno" da chi ora è consigliere comunale e su cui noi tutti dobbiamo poter riporre fiducia per questa importantissima battaglia.

Marco Mambrini ha detto...

PS. Quel "calmati" mi sembra un pochino fuori luogo, visto che non credo né di aver perso la calma nei commenti precedenti, né ho attaccato nessuno.

La domanda comunque resta: davvero informare necessita di giustificazioni?

carlo arcari ha detto...

Mambrini, adesso che ti sei spiegato abbiamo capito e possiamo valutare liberamente e con maggiore consapevolezza l'importanza della tua informazione. Grazie ancora, ciao

Anonimo ha detto...

buongiorno a tutti!!
Vorrei lasciare il mio parere sulla questione inceneritore, ho avuto modo di sentire un parere tecnico in merito e cosi com'è questo inceneritore è inaccettabile, e noi della lega che siamo parte della maggioranza non possiamo fare altro che chiedere che il progetto venga cambiato,e ha spiegato bene il nostro vicesidaco Bogani, come ciò debba essere fatto in sede di pgt, che entro il 2010 sarà approvato.
A livello personale ma anche come consigliere non posso e non possiamo accettare un'ecomostro, si è cosi,secondo il progetto in questo inceneritore saranno bruciati anche rifiuti pericolosi ed eterogenei, dai rifiuti solidi urbani a solventi, rifiuti ospedalieri e quant'altro, io personalmente non ero a conoscenza da un punto di vista tecnico. la cosa che dovrebbe rammaricarci tutti è che i promotori di questo progetto hanno scavalcato l'amministrazione comunale andando ad interagire con regione e provincia, in tutta francehzza noi auspichiamo che venga realizzato un'impianto che crei vantaggi alla cittadinaza come un termovalorizzatore,(esistono,vedi a brescia) che produca energia elettrica a basso costo e crei un beneficio x la città, e questo progetto cosi com'è non ne creerebbe anzi, metterebbe a repentaglio la nostra salute, mi rendo conto di avere detto cose gia dette da altri, se volete scontate ma ci tenevo a precisare, mi è capitato di leggere qualche commento in questo blog dove si dice Bogani è x l'inceneritore,no! è falso sopra ho detto come stanno davvero le cose!
intanto aspettiamo e restiamo vigili. a stasera per il consiglio comunale

Andrea B.

Achille R. ha detto...

Buongiorno,
sono un cittadino di Paderno. Invito tutti quanti a perdere qualche ora come ho fatto io e la mia famiglie a leggere l'Istanza di Valutazione di Impatto Ambientale stilata il 9/12/09 dalla società Cramer Srl, società incaricata dall'imprenditore titolare della Paderno Energia Srl: Sig. Ghilioni Gianpaolo.
Bene il succo per farla breve è questo. Questo signore ha già fatto un contratto preleminare con la società proprietaria del terreno per una quota parte di circa 21.000 mq.,ha acquisito il 100% delle quote della Termoecodue Srl, titolare dell'impianto che era da realizzarsi in Cesano Boscone, ma che ovviamente no si farà, perchè il succo è: si chiude quello di Inciraro, sempre gestito da lui e non si realizza più quello di Cesano Boscone ma se ne fa uno solo molto molto più grande al Villaggio.Qui si sta parlando di tanti tanti soldi che questo imprenditore sta investendo e investirà e non credo proprio che ci rinuncerà. Ebbene veniamo al nostro Comune: questo cosa vuol dire? Una montagna di soldi da incassare per gli oneri di urbanizzazione e la rendita data dall'ici che incasserà ogni anno dalla società. Ora veniamo alla relazione, in qualsiasi punto, trasuda il dato di fatto che noi padernesi, abitiamo già in una zona terribilmente compromessa in termini di inquinamento e danni alla nostra salute: pertanto questo mostro è lecito che venga costruito, tanto ci dicono tra le righe che cosa volete: che dalla ciminiera altra 40 mt vi facciamo uscire dei pelati di rosa?. Vi invito ad andare poi alle pagg.55-56-57 è spaventoso vedere il vento come spargerà le polveri inquinanti. Complimenti! Quello che poi mi fa ancora più rabbrividire di questo documento è che qui non si citano: gli essere umani, i punti sensibili: asili nido, scuole materne, scuole primarie e secondarie, l'ospedale, la casa di ricovero e poi ridicolo i cittadini dei paesi vicini(sono dei fantasmi quanto noi). Tutto questo viene cancellato sull'altare del profitto di pochi e magari hanno anche il coraggio di far benedire il terreno! Vi scrivo la conlusione della relazione (pag 71): "Si ritiene quindi, vista la coerenza con il PPGR e a fronte dello studio effettuato sugli effetti ambientali del progetto, che la realizzazione del progetto ....del nuovo "termovalorizzatore" sia COMPATIBILE CON L'AMBIENTE".(
Bhè lascio a voi le valutazioni.
Io, mia moglie e miei figli dopo aver letto queste 71 pagine: ci siamo detti questa è la condanna a morte di Paderno e i paesi limitrofi. Ora capite perchè il Sindaco è ambiguo..ci sono tanti tanti soldi sul tavolo e si sa i soldi fanno gola e vengono prima della salute e della nostra dignità. Distinti saluti. Achille R.

giorgio r ha detto...

Ok abbiamo capito la lega è per l’inceneritore basta che non bruci rifiuti pericolosi, peccato che l’inquinamento prodotto da un inceneritore non si basa solo su cosa si brucia, ma è dato ad esempio anche dalla quantità di camion che percorreranno le nostre strade in particolar modo la Rho-Monza , magari ampliata senza l’interramento.
I termovalorizzatori non esistono , perchè se si considera tutta l’energia utilizzata per la raccolta, il trasporto , lo stoccaggio, il trattamento, la combustione e il conferimento in discarica dei residui, che ammonta ad 1/3 di quanto entra e che nel frattempo sono diventati tossici nocivi e pertanto abbisognano di siti speciali (ex miniere di salgemma in Germania) il bilancio energetico è negativo perciò sarebbe più giusto parlare di inceneritore a recupero energetico perché alla fine ne recuperano solo una parte rispetto a quella consumata.
Inoltre avendo i rifiuti (CDR) un basso potere calorifero per riuscire ad ottenere ‘calore’ sufficiente per una ottima combustione si ricorre spesso all’utilizzo di metano o ai rifiuti di carta e plastica vanificando così la raccolta differenziata.
Per quanto riguarda il termine ‘termovalorizzatore’ esiste una diffida di utilizzarlo da parte della comunità europea verso l’Italia in quanto improprio ed ha solo la finalità di rendere minore l’impatto emotivo dei cittadini,
Franchezza per franchezza Andrea, mi pare molto improbabile che “i promotori di questo progetto hanno scavalcato l'amministrazione comunale andando ad interagire con regione e provincia”, infatti qualcuno parla di diversi incontri avvenuti l’estate scorsa con l’amministrazione.
Credo inoltre che sia ora di finirla con il dire che l’inceneritore porterà benefici alla città e con il ridurre il problema della salute e della vivibilità ad un puro calcolo matematico + inquini + paghi.
Gli oneri di urbanizzazione, e i soldi per l’ICI si avranno comunque indipendentemente da che tipo di industria si realizzi e magari con un altro tipo di insediamento si avrà anche maggiore occupazione.

Anonimo ha detto...

Il sindaco non tentenna, prende tempo...anche perchè gli abboccamenti ci sono già stati,adesso cercano solo di giustificare una decisione presa sulla testa dei cittadini, senza la dovuta informazione e contro la loro salute, all'unico scopo di monetizzare.
Al Comune andranno i soldi, agli "ambrosiani" le emissioni nocive, il degrado e il deprezzamento degli edifici residenziali.
Per la serie: cornuti e mazziati"
Grazie.

Antonio

Anonimo ha detto...

Aiutatemi a capire. Dunque
se si accusa qualcuno di aver commesso un'errore e poi di questo errore si approfitta per trarne un vantaggio economico e anzi si cercano ragioni per promuoverlo, avallarlo (l'errore),come se esso rappresentasse una ottima risorsa per incrementare il "benessere dei cittadini" etc, da prendere nella dovuta considerazione etc...in questo caso, invece di accusare bisognerebbe ringraziare chi lo commise questo errore, giusto? Insomma o è un'errore e quindi è da contrastare ad ogni costo e se non lo è, allora in che consiste l'accusa?
Decidiamoci.

Antonio

Anonimo ha detto...

su YouTube basta inserire la parola Termovalorizzatore
http://www.youtube.com/watch?v=iKRNIBaS-gM
e farsi una prima idea di quello che ci aspetta