mercoledì 3 febbraio 2010

Cittadini, nè servi nè sudditi, ma liberi costruttori di un futuro migliore

Questo l'intervento letto ieri sera all'assemblea cittadina da Ferruccio Porati
Il Comitato dei Cittadini per l’Interramento della Rho-Monza accoglie con moderata soddisfazione l’evento di questa serata organizzata dall’Amministrazione cittadina, su sollecitazione della volontà popolare a mezzo di una poderosa raccolta firme dello scorso autunno, in quanto, come le argomentazioni illustrate dal nostro tecnico, Arch. Allegro, vanno a rendere noto ed evidente a tutti i presenti, la trasformazione viabilistica del nostro territorio nel prossimo futuro porterà devastanti cambiamenti anche per coloro le cui case si affacciano sulla Milano-Meda.

Pertanto, la seppur prestigiosa sede del quartiere “Paderno” risulta essere un palcoscenico troppo piccolo e ristretto per un problema tanto grave e complesso, che invece è, come diciamo da sempre, un problema di natura cittadina e non di tratta. È per questo motivo che la sede centrale della Sala Consiliare sarebbe stato l’ambito corretto per un’adunanza di tale portata per tutti noi.

Ciò detto, va ricordato a tutti che il progetto di interramento che avete appena visto ha un respiro che guarda in là nel futuro per un periodo di almeno 10-15 anni, avendo a cuore non solo l’immediato (che si chiama Rho-Monza), ma anche il problema dell’ampliamento della Milano-Meda e la realizzazione dei piani territoriali regionale e provinciale relativamente alla costruzione del sistema dei parchi in Lombardia. Il progetto adottato da tutti, sulla cui base si sta lavorando al Tavolo Tecnico, è il progetto dei cittadini, nato da un’idea di Comitato ed Associazioni ambientaliste padernesi, già accennato nel volantino da noi congiuntamente diffuso durante l’evento della Fiera di Primavera 2009 ed eroicamente sviluppato gratuitamente per tutti da un manipolo di volontari, grazie all’ostinazione dei quali si è riusciti a piegare la volontà delle istituzioni affinchè le attività del Tavolo Tecnico partissero, dopo un iniziale ed unilaterale affossamento pre-concetto da parte delle istituzioni stesse, testimoniato dalla risposta scritta dell’Assessore provinciale De Nicola dello scorso 9 settembre 2009. È stata la volontà dei cittadini che ha suggerito alle autorità di fare retromarcia, sia relativamente ai lavori del Tavolo Tecnico (definito “inutile perdita di tempo” nei nostri incontri estivi), sia sulla partecipazione del nostro tecnico ai lavori della recente Conferenza dei Servizi (“Finchè sarò in carica io, alle Conferenze dei Servizi parteciperanno solo le istituzioni” ha tuonato, nero su bianco, l’Assessore provinciale ai Trasporti De Nicola).
È stato solo grazie a tutti coloro che hanno esposto gli striscioni, contattato la stampa, partecipato attivamente alle iniziative elettroniche e mediatiche, anche dall’estero, che certe retromarce sono potute diventare realtà ed opportunità per noi cittadini e rendere palese ai più alti livelli che il problema di Paderno Dugnano è sì grande e difficile, ma anche brillantemente superabile, con un fenomenale un balzo nella progettazione della modernità eco-sostenibile, che poi è, ironia della sorte, anche uno dei motti della società Serravalle, la quale, di fatto, vorrebbe costruire ben altra ed atroce cosa.
Oggi si può intervenire sulla Rho-Monza interrandola e domani, sulla Milano-Meda si potrebbe fare la stessa cosa, ricucendo il tessuto urbano di una città oggi divisa in due da un muro di catrame e cemento, realizzando un vitale parco là dove oggi i veleni ci dispensano affanni, malattie ed anche morte. “La salute non ha prezzo”: lo abbiamo sempre detto ed i fatti ci danno ragione, perché di inquinamento si muore. Lo affermano con forza anche i medici degli ospedali milanesi, i ricercatori del Policlinico di Milano, la Fondazione Veronesi e lo dicono con forza anche i pediatri di Paderno Dugnano, come vi ho recentemente documentato.
A coloro che ci hanno accusato di “terrorismo” quando distribuivamo i nostri volantini con questi dati, a coloro che ci hanno accusato di “strane e sospette connivenze”, a coloro che hanno ingiuriato e distrutto gli striscioni di protesta dei cittadini NOI rispondiamo con la coerenza e la forza di un progetto che si sta trascinando dietro i consensi di tutti i livelli istituzionali, i quali, al contrario, già da lungo tempo avrebbero dovuto convergere su questo tipo di impostazione progettuale, come recentemente lasciato intendere anche da insigni docenti della facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Come scritto sul titolo di un nostro comunicato stampa, noi siamo così: Né servi, né sudditi, ma liberi costruttori di un futuro migliore.
Il tempo è poco: quindi dalla politica padernese adesso esigiamo una linea di azione rapida e comune che prescinda dallo schieramento di appartenenza dei singoli rappresentanti eletti in consiglio comunale, per piegare Provincia, Regione ed interessi nazionali al volere della città, iniziando, magari, dal portarci qui a Paderno, nel corso del corrente mese di Febbraio, i due maggiori candidati alla Presidenza della Lombardia (iniziando dal presidente in carica, dal quale non abbiamo mai udito alcuna parola sulle nostre vicende) per farci dire che impegni si assumerà il prossimo Governatore Regionale. Vogliamo vedere a Paderno Dugnano i candidati alla presidenza di Regione e sentire dalla loro voce che si occuperanno di noi.
Chiarito questo, sta ora a voi, istituzioni, ammettere pubblicamente di aver sbagliato nell’aver frettolosamente giudicato non affidabili il Comitato cittadino CCIRM e le associazioni ambientaliste padernesi, perché proprio da una nostra idea sta nascendo un vero percorso che può salvare la città.
Utilizzate tutta la vostra forza, al contrario, per smontare le frottole di coloro che non vorranno realizzare il progetto per i soliti motivi legati alla presunta indisponibilità economica, motivazione assurda visti i numeri e gli interessi in gioco, rispetto alla quale, a noi cittadini padernesi, sinceramente, non frega proprio un bel niente!
Ferruccio Porati
Portavoce del CCIRM – Comitato dei Cittadini per l’Interramento della Rho-Monza

1 commento:

Anonimo ha detto...

Conoscevo il contenuto dell'intervento di Ferruccio e lo condivido "parola per parola". Viene fatta anche piena chiarezza sul ruolo del Comitato e delle Associazioni Ambientaliste (Amici Grugnotorto e Legambiente) che, seppur dietro le quinte, per non alimentare inutili polemiche, hanno supportato l'azione del CCIRM e condiviso il progetto del nostro tecnico Fabrizio Allegro. Ma non ci fermeremo. I soldi si dovranno trovare senza se e senza ma, perchè la salute non ha prezzo, anche per la Milano-Meda che, lo ricordo, distruggerà il parco della Cava e quello del Grungotorto oltre alla nostra salute.

Emiliano Abbati
Associazione Amici Parco del Grugnotorto