martedì 1 dicembre 2009

Sull'acqua la Lega vorrebbe distinguersi, ma non può

“E’ un bilancio di guerra – ha osservato l’assessore Lidia Katia Ruzzon chiudendo la sua esposizione del Bilancio 2010, il primo dell’era Alparone –. Cercheremo le risorse per garantire i servizi che abbiamo mantenuto inalterati ancora per un anno, riconoscendo le capacità e il buon lavoro fatto dalla precedente amministrazione. Tutte le convenzioni sono state prorogate fino al dicembre 2010, in seguito le verificheremo”.
Con un miniabito antracite, sbracciato in stile Michelle Obama, caratterizzato da una gonna a palloncino con grandi tasche applicate, forse destinato e figure più geroglifiche, l’assessore ha presentato le cifre magre, dell’assestamento di Bilancio 2009 e del Bilancio di previsione del prossimo anno. Un esercizio reso difficilissimo dal taglio delle entrate dell’Ici che si è abbattuto come uno tsunami sulle finanze degli enti locali italiani. Per far fronte a questo insostenibile “programma” elettorale di Berlusconi l’assessore ha dovuto raschiare il fondo del barile, facendo i salti mortali per trovare una soluzione. La cosa incomprensibile è che lo ha fatto difendendo a spada tratta le scelte di un governo che ha affossato le autonomie locali.
Alla 22.10 dopo la sospensione la maggioranza è tornata in aula e ha votato compatta contro l’Odg. Cos’era successo? La Lega non voleva votare contro, ma astenersi per marcare la sua posizione a favore dell’acqua pubblica, ma nella riunione tra i gruppi dopo la discussione aveva deciso di non differenziarsi per “essere coerente con la scelta politica fatta a Roma” ha confidato un esponente leghista. Fedeli a Roma insomma.
(fine prima parte)


La seduta di ieri sera è iniziata con il ricordo di Don Carlo Buzzi, parroco di Paderno per quasi 50, che ci ha lasciato nei giorni scorsi. Il presidente Papaleo ha informato di una corrispondenza tra il suo ufficio e l’ex consigliere verde Crapuzzo in merito alla mancanza di documentazione allegata al Programma Triennale delle opere pubbliche. Papaleo ha ricordato che studi di fattibilità e progetti vanno allegati solo se le opere in questione sono programmate per l’anno successivo e se queste superano l’importo di 1 milione di euro. Le uniche due opere programmate per il 2010 sono una di importo inferiore e l’altra, già approvata dalla giunta precedente e di prossima esecuzione.
L’interpellanza sulla messa in sicurezza di via Grandi e via Toti presentata dal consigliere Caldan (Lega) è stata sbrigata in un minuto dal Sindaco che ha risposto informando che si trattava di opere già programmate e all’attenzione della giunta. Anche un’interrogazione volante del capogruppo Anelli (PRC-CI) sulla possibile irregolarità dell’installazione dei cartelloni pubblicitari piazzati sulla rotonda dell’Unes (un'idea della Provincia gestione Penati), è stata sbrigata velocemente dal sindaco che ha comunicato di avere già chiesto spiegazioni all'Ente responsabile dell’operazione, e di essere in attesa di una risposta.
Si è così giunti alla discussione dell’OdG sull’acqua pubblica presentato dai tre partiti di opposizione che chiedevano a Sindaco e Giunta di dichiarare l’acqua “bene pubblico inalienabile” difendendola dalla legge sulla privatizzazione voluta dal Governo Berlusconi. L’OdG (vedi il testo completo alla data 27 novembre) è stato illustrato dal Consigliere Grassi. Il capogruppo Anelli è intervenuto per ribadire il suo “no” allo sfruttamento privato di questo bene sociale che viene ridotto dalla legge a bene di consumo oggetto di mercato.
Il presidente Papaleo ha ricordato ai firmatari dell’OdG che non si può chiedere al Sindaco di cambiare lo Statuto (per inserire la definizione dell’acqua “bene pubblico inalienabile”) perché questa è una prerogativa del Consiglio Comunale.
Il consigliere Cerioni ha chiesto al sindaco e alla giunta che cosa intendono fare per difendere l’acqua “dalle scellerate scelte nazionali” ricordando che l’Onu ha dichiarato l’acqua “diritto umano”. Per la Lega è intervenuto il consigliere Caldan che ha definito “strumentalizzazioni” le iniziative del centro sinistra, a Roma e a Paderno, perché la legge votata anche dal suo partito “non privatizza l’acqua, ma la gestione del servizio di distribuzione” che in Italia è molto carente e ha bisogno dei capitali privati per venire adeguato ai bisogni dei cittadini. Insomma secondo Caldan va tutto bene; la legge approvata a Roma difende l’acqua pubblica e non la consegna alle multinazionali perché c’è la Lega che vigila. Conclude riaffermando che il suo partito è per l’acqua pubblica e per la proprietà pubblica di reti distributive e impianti.
Grassi ha cercato di riportare il discorso da Roma a Paderno Dugnano, ricordando che qui da noi la gestione pubblica dell’acqua è stato ed è un modello per l’Europa, in provincia di Milano 188 comuni lavorano insieme per far si che la nostra acqua che è di ottima qualità costi oggi 1 euro al metro cubo, meno che in gran parte dell’Italia e dell’Europa. Ha concluso chiedendo di stralciare dall’Odg posto in votazione la richiesta al sindaco di modifica dello statuto. E’ intervenuto così l’assessore Tonello che ha iniziato un intervento piuttosto sconnesso in cui parlava (ancora?) del governo Prodi, dell’ex ministro Di Pietro e di D’Alema che volevano privatizzare l’Acquedotto Pugliese, il tutto mentre alle sue spalle un folto capannello di assessori e consiglieri della maggioranza discutevano animatamente, al punto da attirarsi il giusto richiamo del presidente che li esortava a chiedere una sospensione per discutere, ma a non disturbare il lavoro dell’aula. Cosa che è puntualmente avvenuta quando Tonello ha chiuso il suo inascoltato discorso.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

se la lega nord si fosse astenuta sarebbe stato solo per far capire che questo odg a paderno non serve a nulla,da noi il sistema dell'acqua funziona bene,questo è un problema del sud.
Penso che abbiano votato contro in quanto quell'odg era solo strumentale e volesse solo screditare il governo.
questo odg sull'acqua sta alla lega nord come l'odg sui crocifissi sta al pd!

Dario

Anonimo ha detto...

Eddaié con 'colpa di Prodi, Berlusconi, del Sud',etc
mai un approccio propositivo, specie a livello locale.
E' evidente che la lega non ha più le p....(o forse non le ha mai avute) per contraddire la casta.
pecore padane!
ps: non sono di 'sinistra', sono un cittadino che ragiona sui fatti (e non sulle notizie bollite dei tg).
ps:Arcari, mi sa che non mi pubblichi.
FF

carlo arcari ha detto...

Ti pubblico invece, ma ti chiedo: qual è la tua di proposta, il tuo approccio locale?

Anonimo ha detto...

concordo con Dario, vorrei arricchire il confronto l'intervento di Caldan è stato perfetto a dimostrazione che l' odg era strumentale e nulla aveva a vedere con la situazione locale.
il voler astenersi di Bonandin (dovrebbe studiare almeno le basi della Politica) e di un altro consigliere della lega era pura demagogia, intendono far vedere ai cittadini che loro sono attivi e gli altri dei semplici consiglieri alza mano, i consiglieri della lega non possono continuare a far campagna elettorale per altri cinque anni, vedi l'interogazione su via Madonna e via Toti approvate, finanziate e già esecutivo, presentato ai cittadini nell'ultimo consigli del quartiere di Dugnano.

Piccola precisazione per Arcari, in un tuo articolo su Palazzolo e sul commento di un sostenitore della lega, dove avete affermato che Bogani è uno dei migliori assessori, è facile essere il migliore se non sei mai presente, non mi pare di aver mai visto Bogani in una manifestazione o in un consiglio di quartiere, non si è mai sottoposto alle critiche dei cittadini, meglio far mettere la faccia ad altri.

ciao Carlo

ernesto ha detto...

Sull’acqua voglio provare a fare un ragionamento semplice senza affrontare quello che per me è il valore fondamentale e vale a dire “Acqua bene comune e pubblico”: perché i privati dovrebbero “commercializzarla” come dice qualcuno per nascondere la privatizzazione? Non credo per beneficenza ma per trarne dei profitti! In tempi di ristrettezze economiche perché toglierli ai comuni e darli ai privati vista l’aria che tira? Sull’acqua si stanno giocando interessi economici enormi, già oggi tutte le società che imbottigliano le acque minerali pagano in convenzione un prezzo inferiore a quello dei cittadini grazie alla Regione Lombardia. E’ la logica del “meno Stato più mercato” che sta alla base del decreto governativo, certo in continuità con la proposta di Lanzillotta (e il fatto che il PD a livello locale abbia da sempre preso una posizione diversa gli fa onore), però occorre anche un po’ di coerenza per i paladini del “padroni a casa nostra” nel respingere un obbligo che è dettato a livello centrale. Personalmente mi sono battuto contro i contenuti del decreto Lanzillotta e a maggior ragione ora che una proposta diventa legge nascosta in un maxi emendamento. L’acqua è un bene inalienabile e un diritto per i cittadini che solo una gestione pubblica può garantire. Quindi nessuna strumentalizzazione ma una battaglia per un principio era quella contenuta nell’OdG, strumentale invece sono state le parole dell’Assessore (se qualcuno è riuscito a capirle) e di chi ripercorre al passato le scelte per trovare dei cavilli e sottrarsi così dall’esprimere un giudizio autonomo e nell’interesse dei cittadini(altro che Roma ladrona). La domanda è molto semplice: l’acqua deve essere pubblica o no? Se deve rimanere pubblica non può essere affidata a chicchessia per definire tariffe e poi (come la storia insegna anche a livello europeo) lasciare gli investimenti al pubblico alla vecchia maniera e cioè pubblicizzare le perdite e privatizzare i profitti.
Se alcuni consiglieri della Lega avevano dei dubbi dimostrano almeno di essere un passo avanti rispetto a “quelli che” hanno certezze solo perché contro la sinistra e i comunisti. L’augurio è che incomincino a misurarsi con i problemi e non con la demagogia.
Ernesto Cairoli

Anonimo ha detto...

vorrei fare solo una piccola precisazione,per chiarire a tutti coloro che leggono e che erano presenti in CC.
Io non mi sento contro nessuno a prescindere,Se ho avuto qualche dubbio è perchè ritenevo inutile a Paderno l'odg sull'acqua e quindi come la Sinistra ha ritenuto inutile l'odg sui crocifissi,io la pensavo cosi su questo odg,il nostro capogruppo ha fatto un magnifico intervento che ha messo in luce il determinante contributo dei nostri parlamentari nei tre emendamenti presentati nel decreto,perciò in sede di voto è stato doveroso respingerlo,perchè la strumentalizzazione nuoce alla politica.
Concludendo ritengo che non si faccia propaganda ad oltranza,soltanto,a me piace capire al 101% le cose prima di esprimere un voto,sono fatto cosi,ad alcuni piacerà il mio modus operandi ad altri meno,per il resto nessuno nasce imparato,e non si finisce mai di imparare,ciò vale per tutti.
Concludendo,si dice che il nostro vicesindaco non si vede mai ed evita cosi le critiche,ma lui lavora,è in comune ad occuparsi di territorio,che non è un compito facile e ci sta mettendo anima,cervello e cuore,quindi chi non sa e si ferma alle apparenze è in malafede ed in piu ha anche una famiglia,quindi è facile parlare ma dare tanto e lavorare per la città meno.

Andrea B.

Anonimo ha detto...

Andrea B:

penso che lavorano tutti, non credo che lavora e ha una famiglia solo il vicesindaco, lavorano e Hanno una famiglia il sindaco, gli assessori e i consiglieri, i quali non percepiscono uno stipendio come sindaco e assessori (sicuramente più alto di un dipendente che lavora tutto il giorno), la politica deve essera una missione, chi non ha tempo può passare la mano tranquillamente e dedicarsi ai valori della famiglia