domenica 15 novembre 2009

Villaggio, una destra tutta chiacchiere e distintivo

“L'assemblea di venerdì scorso al Villaggio Ambrosiano sembrava un'assemblea di condominio: tutti contro gli amministratori dei palazzi di via Derna e via Cernaia" questa la descrizione della serata nel racconto di un cittadino presente alla riunione che mi ha fatto da inviato speciale.
Marco Alparone, in apertura di riunione, ha parlato a lungo assicurando che la sua giunta non è razzista e che la chiusura dello Sportello Stranieri non è stato un gesto d'intolleranza, ma ha dimenticato di dire che la decisione “presa all’unanimità” non era la chiusura del servizio, come egli ha scritto nel suo reticente comunicato stampa, ma l’apertura dello sportello servizi a tutti i cittadini.
Il disinvolto sindaco di Paderno Dugnano ha poi "scoperto" improvvisamente la realtà del Villaggio Ambrosiano. Una realtà di degrado urbanistico e abitativo che è nota a tutti da decenni e che non è di facile soluzione perché riguarda in gran parte interessi privati e rapporti tra privati proprietari di immobili. "Che senso ha avuto- si è chiesto il mio testimone - andare ad ascoltare la lunga lista di doglianze dei cittadini per rispondere che sul fronte degli stabili degradati il Comune non può far nulla, senza poi dire una parola su quello che invece l'ente locale potrebbe e dovrebbe fare?".
Insomma chi si aspettava nuove proposte e soluzioni concrete per migliorare la realtà del quartiere è rimasto pittosto deluso. Chi c’era ha ascoltato un mare di parole e molta retorica che rischiano solo di alimentare e aumentare le divisioni tra cittadini riproponendo la vecchia guerra tra poveri.
Quello che i residenti del Villaggio avrebbero voluto ascoltare, invece, era piuttosto un impegno su alcuni punti programmatici quali:
- Favorire l'integrazione intensificando i servizi, promuovendo e favorendo l'azione dei volontari.
- Aiutare le famiglie a pagare le bollette del gas, proponendo una moratoria all'azienda erogatrice e convocando un incontro con l'assessorato ai Servizi Sociali per concertare forme di pagamento dilazionato e scongiurare l'interruzione della fornitura almeno nel periodo invernale
- Proporre un patto con i proprietari residenti. Ad esempio: a fronte di impegni precisi dei condomini (pulizia, cura degli spazi comuni, collaborazione per la segnalazione dei disservizi) l'amministrazione comunale risponderà con interventi mirati quali un contributo per il rifacimento delle facciate.
- Presidiare il territorio con la vigilanza in stretto contatto con i cittadini
Ma questa sì che era una speranza impossibile. I cittadini non potevamo aspettarsi niente del genere perché tutto questo fa parte di un “altro modo" di governare. La neodestra di governo al Villaggio Ambrosiano, non prende iniziative di sostegno ai più deboli, non offre nessuna proposta alternativa sul problema degli immobili, continua a parlare di “integrazione”, ma fa esattamente il contrario. Perché gli unici fatti concreti per ora sono la chiusura ai servizi della sede del Quartiere e il boicottaggio dello Sportello Stranieri gestito da volontari.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

contributo al rifacimento delle facciate?????? Arcari allora ho non conosce proprio il funzionamento del sistema comunale o lo fa apposta per creare tensioni sociali.
Un ente pubblico non può assolutamente utilizzare soldi dei contribuenti per aiutare uno o piu privati.
Allora domani chiedo al comune di rifare la facciata di casa mia e già che ci siamo devo cambiare anche il divano.

carlo arcari ha detto...

Creare tensioni sociali? Caro anonimo, ma cosa dici? Ho fatto un esempio di possibile patto tra Comune e privati come ce ne sono tanti in Italia. Il Comune di Reggio Emilia, ad esempio, ha offerto nel 2004 un contributo a fondo perduto del 33% ai proprietari di immobili del centro storico per la manutenzione e il restauro delle facciate. Perché non potrebbe farlo Paderno?

Anonimo ha detto...

ammettendo che sia possibile dare fondi a privati per ristrutturare casa,cosa che non mi risulta assolutamente,l'altro 66% chi lo metterebbe visto che è gente che non riesce neanche a pagare le spese ordinarie?
Su questa vicenda ci sono molti punti oscuri visto che in quei palazzi abitano molte persone che non hanno problemi ad andare in giro con macchinoni ma poi non pagano le spese,e sinceramente non sarei affatto d'accordo col finanziare dei privati a fondo perso.

Anonimo ha detto...

...ma guarda!!!...io pensavo che il Comune con i nostri soldi dovesse finanziare servizi pubblici per tutti(pubblici appunto: tipo strade, marciapiedi, luci ecc...) e invece scopro che deve finanziare i privati per rifare le facciate??? ...Insomma la finiamo di buttare i soldi pubblici nel cestino? Possibile che in un comune di 46.000 abitanti ci sia una così alta percentuale di fasce deboli...non sarebbe il caso di spendere quei benedetti soldi, al posto che per rifare le facciate, per controllare una a una le dichiarazioni dei redditti di tutti quelli che risultano nelle fasce deboli? Forse si potrebbero recuperare dei soldi per aiutare chi ha veramente bisogno...semprechè ciò si possa fare!!!