mercoledì 18 novembre 2009

Dugnano: il parlamentino commissariato

“Le telecamere e la videosorveglianza? Servono a poco, molto di più si otterrebbe con delle pattuglie di agenti in borghese a piedi”. Il programma di diffusione delle videocamere (16)collegate in rete per la videosorveglianza della città costato finora circa 200mila euro per il quale in Comune ci si prepara a spendere una cifra simile anche nel 2010, portandole a quota 30, sarebbe in realtà poco incisivo perché: “Non è la soluzione del problema”.
Ad affermarlo è stato il comandante della Polizia Locale, Giorgio Grandesso, intervenuto all’assemblea del Consiglio di Quartiere Dugnano alla quale era stato invitato per rispondere alle domande dei cittadini sui temi “sicurezza” e “viabilità” all’ordine del giorno della seduta. Egli però ha monopolizzato la serata con i suoi interventi a 360 gradi su tutti i temi possibili e immaginabili: rumore, ottica digitale, urbanistica, motori, architettura e design delle piazze, materiali da costruzione, viabilità, comportamenti sociali, educazione famigliare, rapporti tra genitori e figli, uomini e cani e chi più ne ha più ne metta. Insomma, un fiume in piena che ha travolto con la sua onniscienza la platea.
Il dirigente ha confermato che l’emergenza sicurezza di Paderno Dugnano non è rappresentata da vandalismo, teppismo, schiamazzi e altri disagi percepiti dai cittadini, bensì dai furti negli appartamenti che si verificano, secondo i suoi dati statistici, nella misura preoccupante di 3 al giorno. La presenza delle videocamere dovrebbe fare da deterrente, ma in realtà non è così; il servizio si limita a riprendere le vie di fuga, non esiste per ora un monitoraggio costante delle immagini, gli agenti non fanno servizio tutta la notte, inoltre col buio la qualità del video non consente di riconoscere i malviventi eventualmente ripresi.
Esaurito l'argomento "sicurezza" l’assemblea del Parlamentino di Dugnano ha poi consentito ai cittadini di discutere nel merito la qualità di un'opera pubblica che il Comune dovrebbe realizzare in primavera: la messa in sicurezza (marciapiedi, parcheggi e dossi rallentatori) dell’asse via Madonna-via Toti. Il progetto di massima presentato ieri è stato molto criticato perché secondo i residenti restringerebbe troppo la strada e le auto non riuscirebbero nemmeno a uscire dai box delle abitazioni.
La partecipazione alla riunione è apparsa buona, ma a guardare la composizione del pubblico si veniva colpiti dalla presenza di molti, troppi, rappresentanti del Palazzo: in sala c’erano ben tre assessori in carica di cui due, la inossidabile coppia Di Maio-Salgaro, seduti al tavolo della presidenza e impegnati a gestire la serata al posto della giovane presidente, chiaramente sovrastata dalla ridondante presenza istituzionale. In sala c’erano anche l’assessore Tagliabue, il capogruppo della Lega, Riboldi, il consigliere del PdL, Pepe e altri esponenti politici. Insomma i “normali” cittadini erano quasi in minoranza. Quando poi si è alzato il capogruppo di RC-PdCI, Mauro Anelli, per interrogare Di Maio, la sensazione di deja vue è stata totale.
Ma, mi chiedo: che modo di fare il decentramento è mai questo? Qui siamo ben oltre il “coordinamento”, qui siamo al commissariamento. A me fa un po’ ridere, ma se fossi uno dei giovani amministratori del parlamentino mi incazzerei non poco.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

un altro esempio di come stravolgere la realtà e le parole dette.
complimenti Arcari.

Anonimo ha detto...

se i vigili, polizia etc lavorassero in strada la sera invece di stare comodi sulla poltrona solo di giorno sicuramente ci sarebbe più controllo..
Invece la caserma di calderara la sera chiude, come quella di cusano e ci dobbiamo affidare tutti ad un'unica pattuglia che arriva da desio (oltretutto al 113 la sera non rispondono mai)

Simone Carcano ha detto...

Arcari,

noto che...diciamo: ha travisato alcuni dettagli, vedo di portare la mia versione, presente ieri sera.


A me non risulta che le telecamere “Non sono la soluzione del problema”, semplicemente - in maniera poco condivisibile - 'spostano il problema altrove, dove non arreca disturbo'. Ho molte perplessità in merito, poiché spostando il problema dove non arreca disturbo, rischia di espandersi nella maniera più indisturbata. (Vedasi l'esempio che ho fatto qualche giorno fa: chiudendo piazza Oslavia il problema quasi sicuramente si sposterà nel parcheggio del Gadda. Ma lì tanto che ce frega, non ci sono residenze vicino....... ma è una presa in giro poiché il problema resta).

Non sono nemmeno d'accordo nel dire che è meglio avere in giro degli agenti al posto della videosorveglianza. Mi spiego: nella situazione e coi numeri di adesso mi sembra la soluzione migliore, poi dovesse aumentare il numero di agenti sono d'accordo.

Attenzione nel dire "inoltre col buio la qualità del video non consente di riconoscere i malviventi eventualmente ripresi" perché non mi pare sia vero. Recentemente ho letto un comunicato in cui si spiegava l'utilizzo delle telecamere e di notte riprendono con gli infrarossi e la qualità del video non mi pare scarsa. A testimoniarlo sono anche i costi sostenuti, oltre ad essere l'ultimo modello di telecamere.

Per la partecipazione non mi sembra neanche che la cittadinanza fosse in minoranza rispetto ai politici, e poi ben venga anche la loro presenza.


Venendo ad una mia impressione personale, devo dire che leggere della coppia Salgaro/ Di Maio non rende a sufficienza, vederli è tutt'altra cosa.
E'sorprendente l'impegno che mettono nel rincuorare, consolare, rassicurare le persone, proprio da gatto e la volpe.

Sono stati due i momenti parecchio interessanti: quelli delle provocazioni di un ex-consigliere del CdQ di Dugnano e di Anelli (in veste di dugnanese, ma pur sempre provocatore).

L'ex-consigliere ha precisato che se da un lato la nuova Amministrazione si lamenta dei soldi spariti per il progetto di riqualifica di via Madonna, dall'altro non deve pavoneggiarsi della videosorveglianza come opera sua.

Mentre la provocazione di Anelli rivolta a Salgaro, invitava a non prendere in giro i cittadini dicendo che le opere promesse dal Massetti sarebbero comparse nel Triennale delle Opere, che secondo il rosso Mauro sarebbe già redatto.
Non ha ricevito una risposta concreta se non un rimando in sede di consiglio comunale.
Nell'aria c'è odore di questionario ai cittadini, non ricordo se proprio sul triennale o per altre questioni. Mi sembra una soluzione interessante di politica partecipata. A differenza di ben altra partecipazione camuffata...............


Da ultimo, sono stranamente in parte d'accordo con Lei Arcari sull'essere ospite a casa propria del Consiglio di Quartiere. Devo essere sincero, mi è parso parecchio insipido, ma è ancora presto per giudicare. Secondo me il motivo non è dato dalla presenza dei 'big', piuttosto da altri fattori che mi sfuggono. Vedremo.

Grande oratore invece Grandesso.

carlo arcari ha detto...

Simone, grazie del contributo, ma fammi capire: io avrei "travisato" i dettagli, la tua invece è la versione corretta? E perché mai? Diciamo che quello che affermi è il tuo "travisamento" dei dettagli. Siamo d'accordo? Poi naturalmente chi legge sceglie. Vorrei ribadire che i giudizi sulla scarsa incisività delle telecamere, sui problemi di visibilità notturna e sulla superiore efficacia delle pattuglie in borghese sono del comandante, non miei.

Simone Carcano ha detto...

Figuriamoci, come ho scritto in testa al mio intervento quella è stata la MIA versione. Il mio pensiero maturato dopo aver ascoltato quella soporifera serata, dal mio punto di vista.

In fondo siamo tutti travisati, l'importante è non diventare chiavati.

Unknown ha detto...

e intanto lunedì sera qualche simpatico ragazzo ha cercato di entrare in casa mia e in quella del vicino, forzando le tapparelle.
Fortunatamente dopo l'ultima visita abbiamo imparato e il simpatico delinquente si è trovato le grate davanti.
Certo che se per poter stare tranquilli in casa bisogna ridurre le abitazioni a fortezze invalicabili c'è qualcosa che non va.
Spero che prima o poi questi signori vengano sorpresi sul fatto dalle forze dell'ordine, anche se sarà al quanto difficile visto che di notte non sono molto presenti.

Anonimo ha detto...

Apprezzo tutti gli interventi ...travisati e non..
Giovanna

Anonimo ha detto...

caro simone passi per la definizione provocatore ma non dire che prima era partecipazione
cammuffata,manchi di rispetto a tutti i 49 consigleri che volontariamente e gratuitamente nella partecipazione hanno collaborato nei 5 anni passati, invece di mettersi le pantofole come molti altri hanno fatto saluti mauro anelli

Simone Carcano ha detto...

Sì Mauro, prima era partecipazione cammuffata. Come quella che avete fatto durante la serata di presentazione della nuova biblioteca con ospite mamma Gae.

ABCittà faceva domande che solitamente si pongono a degli infanti, come: cosa vuoi dalla biblioteca? Come te la immagini?

Diamine, la biblioteca è biblioteca. Piuttosto si poteva impostare diversamente il progetto chiedendo alla gente come avrebbe voluto che fosse la loro biblioteca, sotto il profilo strutturale. Ovviamente quando il progetto era alla fase preliminare. Ma avete preferito affidare la cosa ai grandi nomi e agli studi associati dove svettavano nomi di consiglieri comunali (che strano.....).
Ho speso parecchi metri di mail a tal proposito in passato.


Piuttosto, ti anticipo una domanda che domani sera ti vorrei fare: da ex-assessore alla partecipazione cosa pensi di questa componente giovane, decisamente giovane, nei consigli di quartiere? Può essere costruttiva? E'utile?

Domani anziché stare nella fossa dei leoni, vieni vicino a me che ne parliamo.....