venerdì 28 agosto 2009

Il buio oltre le ferie

Tornati a Paderno Dugnano questa sera dalle vacanze io e mia moglie ci siamo accorti che la nostra zona (via 25 aprile e strade vicine) era al buio. Un buio pesto reso tale dalla assoluta mancanza di illuminazione stradale e dal fatto che buona parte delle abitazioni sono ancora deserte causa ferie. Non sappiamo se il fenomeno sia dovuto a un guasto o ad altre cause "tecniche". Indagheremo domani con i vigili urbani. Nel frattempo speriamo che i ladri molto attivi di solito in queste occasioni non ne approfittino troppo. Ma la sicurezza non era un tema fondamentale per la giunta dei difensori della polenta e del dialetto padernese? In attesa di veder fare alla nuova amministrazione qualcosa di finalmente utile e concreto prendiamo atto che, come dice il Corriere, la prima iniziativa di Alparone e soci è stata la promozione nelle scuole cittadine della lingua del Porta. Una iniziativa di importanza cruciale per la nostra cultura e per l'educazione delle giovani generazioni. Amen

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Posso confermare che ci sono state anche diverse altre zone al buio, la stessa via Repubblica e altre, probabilmente il tutto è frutto di un lungimirante piano per il risparmio energetico....

Gianluca ha detto...

Faccio l'insegnante di Scuola Pimaria e sono alle prese con corso per insegnare inglese. Ora mi sa che mi tocca fare anche quello di milanese!!!

Simone Carcano ha detto...

Dialetto nelle scuole sì, dialetto nelle scuole no?

Sicuramente è un argomento parecchio caldo nell'ultimo periodo.

Se da un lato abbiamo Alparone - per meglio dire: Bogani e la Lega - che lo vuole, per salvare l'identità locale, dall'altro ritroviamo Massetti, ripresosi dalla sconfitta, che tuona con un 'no al dialetto, sì al potenziamento dell'insegnamento dell'inglese'.

Cosa dire? Io se potessi boccerei sia il locale che l'internazionale, a favore di un recupero, prima, e un potenziamento, poi, della lingua nazionale. L'italiano.

Dalla consecutio temporum, con il congiuntivo in via di estinzione, alla punteggiatura, ormai usata non tanto per pause etc. quanto per disegnare smiley e faccine. Senza dimenticare capolavori della letteratura italiana: da Manzoni a Dante.

Venendo all'insegnamento del dialetto. Leggevo sul Corriere che si prevede un corso di 4 ore settimanali da svolgersi nel primo pomeriggio per elementari e medie. Benissimo, ma una domanda sorge spontanea: tutte le elementari di Paderno sono a 'tempo pieno', nel primo pomeriggio i bambini hanno la pausa pranzo prima di riprendere (se mai sono iniziate) le lezioni: quando gli si somministra la dose de dialét? Nella pausa pranzo o - peggio ancora - al termine delle lezioni dopo le 16.30?

Poi, come detto: già non si sa l'italiano per di più ai bambini piccoli insegnandogli da un lato l'italiano e dall'altro il dialetto a mio avviso si rischia di creare loro solamente un'enorme confusione.

Quindi passino i cartelli toponomastici in lingua locale - solo se sostituiti contestualmente a lavori di rifacimento della segnalatica verticale - ma non il dialetto nelle scuole. Il prossimo passo quale sarà? Distribuzione di polenta nelle macchinette del caffè?

Simone Carcano ha detto...

ATTENZIONE!

La delibera per i corsi di dialetto NON è ancora avvenuta.

Trattasi solamente di un'informazione falsa divulgata in giro.

Unknown ha detto...

Attaccare così per un normale guasto tecnico la nuova amministrazione è davvero una cosa inaudita, se queste sono le premesse per una valutazione della nuova amministrazione, beh anche se Paderno diventasse la città migliore del mondo sono sicurò che troverà modo per essere polemico.
Per quanto riguarda il dialetto nelle scuole dovrebbe essere un corso facoltativo quindi non capisco gli attacchi, il problema dell'italiano è dovuto principalmente ai docenti che lo insegnano, non si può certo dire che non si facciano ore scolastiche al riguardo.

carlo arcari ha detto...

Tre o più notti di assenza dell'illuminazione stradale in una zona importante della città non mi sembra liquidabile come "normale guasto tecnico". Non si tratta di una lampadina rotta. Il fatto poi che la Polizia locale interpellata al riguardo dichiari due giorni dopo di non conoscere i motivi e la durata del disservizio non è "normale". Le mie polemiche la infastidiscono? A me infastidisce dover girare al buio per la città perché lo trovo pericoloso prima ancora che sgradevole. Il dialetto a scuola è facoltativo? Sarà, ma lo stipendio degli insegnanti sarà anche a mio carico e io non sono d'accordo con questa spesa perché credo esistano altre priorità.

Unknown ha detto...

spero sia andato a segnalare il disagio in comune? cosa le hanno risposto?
per quanto riguarda gli stipendi ai docenti, beh a lei non interessa il dialetto, a me non interessano le piste ciclabili, a un altro potrebbe non interessare una biblioteca o qualcos'altro..le spese del comune non sempre vanno per cose che interessano a tutti

carlo arcari ha detto...

Valerio, leggendo il mio post si evince chiaramente che ho avvertito la Polizia locale sabato scorso avendo come risposta "Non sappiamo cosa è successo abbiamo, l'Enel è stata avvertita".Per quanto riguarda il dialetto non ho scritto che "non mi interessa", io il dialetto milanese potrei insegnarlo, ma che per le scuole di Paderno ci sono oggettivamente altre priorità di spesa. E su questo spero vorrai convenire.