mercoledì 25 febbraio 2009

Cambiare la scuola pubblica, per salvarla

Il "Coordinamento genitori e insegnanti in difesa delle scuola pubblica" si è riunito recentemente a Paderno Dugnano per analizzare gli effetti che la legge Gelmini avrà sull'organizzazione scolastica il prossimo anno. Avrei voluto partecipare all'incontro, ma quando ho letto nel volantino diffuso dal Comune che sarebbe intervenuta anche una "genitrice" in rappresentanza dei "genitori democratici della lombardia" ho rinunciato. E' una questione di linguaggio; non capisco il termine "genitrice" e non capisco l'uso che si fa della definizione "democratici". Ma a parte questo problema linguistico a tenermi lontano dall'evento è stata la consapevolezza che di certo in quella sede non si sarebbe parlato della scuola che c'è e della sua qualità. Nel volantino infatti si esponeva già un giudizio sulla scuola esistente che si vorrebbe difendere così com'è perché evidentemente la si considera un vero e proprio modello. Un giudizio che io non mi sento di condividere. Parlo per esperienza e dunque parlo delle scuole elementari e medie di Paderno Dugnano che mia figlia ha frequentato fino a due anni fa. I risultati conseguiti dalla classe di mia figlia alla fine del ciclo nel 2007 sono stati i seguenti: 3 su 20 studenti si sono classificati con ottimo e si sono iscritti al liceo, dei restanti, iscritti a istituti professionali di diverso indirizzo, la metà circa sono stati bocciati alla fine del primo anno di superiori.
Non mi pare un risultato accettabile. E' evidente che la preparazione offerta dal nostro tipo di scuola dell'obbligo non è adeguata. Alla luce di questa esperienza, non generalizzabile, ma tuttavia significativa, la domanda è: perché al posto di discutere sempre di organizzazione scolastica non cominciamo a parlare seriamente di contenuti di insegnamento e di qualità degli insegnanti? E ancora, come si fa a difendere e rivendicare "tempi di apprendimento distesi" nelle scuole medie, quando il problema oggi è semmai il contrario, tenere un po' più svegli e concentrati sulle materie fondamentali (italiano, matematica, inglese) insegnanti e studenti? Vogliamo finalmente discuterne?

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