Antisemitismo, una realtà italiana

Metà o quasi degli italiani sono antisemiti. Il nostro Paese ha rinnegato ufficialmente il suo passato razzista, ma in che misura il popolo italiano si è liberato dei pregiudizi antiebraici sfruttando i quali il regime fascista nel 1938 promulgò le famigerate “Leggi Razziali”?
Una ricerca condotta dal Cdec (Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano) pubblicata giorni fa dal Corriere della Sera, ci mostra una realtà molto preoccupante: il 56% degli italiani può essere considerato relativamente estraneo ai pregiudizi contro gli ebrei, ma il 44% dichiara di avere pregiudizi e ostilità nei loro confronti.
Sono pochi a condividere gli stereotipi antiebraici classici: gli ebrei “non sono italiani fino in fondo, non ci si può mai fidare del tutto di loro” e “sono sempre vissuti alle spalle degli altri”. C’è invece chi approva solamente gli stereotipi “moderni”: “gli ebrei sono ricchi e potenti, controllano e muovono la politica, i media e la finanza” ed inoltre “sono più fedeli a Israele piuttosto che al Paese in cui sono nati”. Un terzo gruppo politicamente orientato a sinistra, più antiebraico che antisemita, è convinto che “tutti gli ebrei strumentalizzano la Shoah per giustificare la politica di Israele” e sostengono che “gli ebrei si comportano da nazisti con i palestinesi”, ma non concorda con i pregiudizi classici. I veri «antisemiti» sono invece coloro (12% degli italiani) che condividono tutte le tipologie di stereotipi sopra elencati. Tra costoro si registra una presenza più che proporzionale sia delle persone di estrema destra, sia di quelle di estrema sinistra, a riprova della trasversalità culturale e sociale di questo pregiudizio. Un pregiudizio che si fonda sull’ignoranza: gli italiani di origine ebraica sono in tutto poco più di 36mila, una minoranza risibile in un paese di 60milioni di persone, ma la maggior parte di noi è convinta che la loro influenza sull’economia, sulla politica, sulla cultura sia enorme. L’antisemitismo è un residuo del nostro tragico passato di Italiani ed europei di cui fatichiamo a liberarci. Resiste e si perpetua nel tempo, lo abbiamo visto purtroppo, anche in una parte della Chiesa e del mondo cattolico. Per questo è ancora un pericolo sul quale occorre vigilare. Ciao, Carlo