domenica 23 novembre 2008

Diabete, quanto ci costa?

Domenica scorsa in piazza Matteotti a Paderno Dugnano c’era un assembramento di cittadini attorno alla tenda dell’Associazione italiana dei diabetici. La gente faceva la fila per fare gratuitamente l’esame della glicemia. Il diabete di tipo 2 (quello cioè degli adulti) è una delle malattie più diffuse nel mondo “ricco” perché legato allo stile di vita: obesità, vita sedentaria, alimentazione sbagliata, fumo, abusi di alcool, ecc. Anche in Italia rappresenta una patologia in forte crescita, erano 2,5 milioni i malati nel 2000, oggi superano i 5 milioni toccando quasi il 5% della popolazione. Ogni medico di famiglia italiano ha fra i suoi assistiti dagli 80 ai 100 diabetici (il 5,59% su un totale di oltre mille pazienti). Di questi più della metà non raggiunge gli obiettivi terapeutici mantenendo i valori dell’emoglobina glicata sotto una soglia raccomandata del 7%. Ma non solo: meno del 10% fa ricorso all’insulina, mentre il 42% ha come unica terapia quella di stare a dieta. In pochi tengono a bada la pressione arteriosa e il colesterolo, amplificando i rischi di andare incontro a una patologia cardiovascolare. Nella mia farmacia sono più di 60 le persone che ogni mese ritirano strisce e lancette per misurare a casa il diabete. In media 30 euro a paziente totalmente a carico dello Stato
Il diabete rappresenta un costo notevole per le nostre tasche (lo Stato che paga siamo noi) che viene stimato in oltre 6,7 milioni di euro l’anno ed è un grande business per l’industria della sanità. A guadagnarci è soprattutto l’industria farmaceutica che vende i presidi alle farmacie dopo aver regalato gli apparecchi di misura alle ASL, un buon guadagno lo fanno gli ospedali e laboratori di analisi convenzionati che incassano una media di 20 euro circa per paziente, medici specialisti (diabetologo, nutrizionista, angiologo, cardiologo, oculista, ecc), senza contare le aziende produttrici di alimenti per diabetici con in testa i dolcificanti e altri alimenti dietetici. Inoltre il diabete di tipo 2 sta aumentando anche tra i bambini a causa dell’obesità provocata dalle cattive abitudini a tavola che la famiglia tramanda. Un costo sociale enorme che potrebbe venire ridotto solo con un po’ di buon senso e di educazione all’alimentazione. La scuola cerca con la mensa di fare la sua parte, ma tutto ciò viene vanificato dalle merendine che le mamme mettono in cartella e dal fatto che alla mattina la maggior parte dei bambini non fa una colazione equilibrata e corretta. Quanti saranno i diabetici nel 2020? Ciao a tutti, Isabella

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