domenica 23 novembre 2008

Carcere, un problema che ci riguarda

Il problema delle carceri italiane è tornato ad essere esplosivo sia sul fronte dei detenuti che su quello degli agenti di custodia. Secondo il “Rapporto sulle condizioni socio-economiche delle forze di polizia”, il 61% degli addetti alla sicurezza vive con meno di 1.200 euro al mese, l'81% ha impegnato parte dello stipendio per comprare beni e servizi a rate, mentre il 51% ha avviato procedure di consolidamento del debito
“L’indagine parla chiaro, a parole il Governo fa della difesa uno dei suoi cavalli di battaglia, nei fatti però taglia milioni di euro senza preoccuparsi della situazione in cui versano migliaia di lavoratori servono meno retorica e più fatti” ha detto la senatrice Emanuela Baio in un'interrogazione al Senato su questo tema. Secondo il Rapporto, gli agenti sono spesso costretti a vivere lontani dalle famiglie, il 64% non possiede la casa in cui abita, il 93% ha acceso un mutuo e per il 91% questo debito incide di oltre la metà sul reddito. L'82% dichiara che il lavoro con i suoi ritmi e l’esclusione dalla vita sociale, sono le cause principali del proprio fallimento familiare.
La situazione del comparto penitenziario è tra le più critiche: gli agenti sono 41.000, di cui 3.500 donne, operano in 205 carceri per adulti dislocati su tutto il territorio nazionale, a fronte di 56.768 detenuti, di cui 2.548 donne, (cifre aggiornate a settembre 2008). Nonostante il limite di tollerabilità della capienza delle carceri italiane sia fissato in 63.541 posti, oltre il quale si verificherebbe l'illegalità, (la capienza regolamentare sarebbe di 43.085 posti), i detenuti sono attualmente 57.187; gli stessi non ricevono sostegni psicologici adeguati, visti i dati del 2008 che dal 1° gennaio al 15 ottobre registrano la morte di 98 persone, dei quali 37 per suicidio, mentre su alcuni casi sono dubbi e si attende l'esito delle indagini. Rispetto allo stesso periodo del 2007 il numero di suicidi è aumentato dell'11%, mentre il numero totale delle "morti da carcere" è in crescita del 5%. La cosa ci riguarda, o no? Ciao, Carlo

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