La decisione di ieri della Provincia di Milano conferma che Serravalle non ha i soldi per costruire la Rho-Monza e deve cercarli sul mercato in un momento poco favorevole. Commentando la notizia, il consigliere Massimo Gatti (PRC-PdCI) ha dichiarato: "Si sprecano quattrini per rifinanziare Serravalle Spa mentre nemmeno le banche si fidano più e non concedono più liquidità. Regione Lombardia non controlla nulla e la Provincia di Milano si appresta a svendere anche Serravalle. È il segno della capitolazione".
Tutto ciò significa che la partita è ancora aperta e il fronte finanziario si conferma quello più difficile per i fautori dell'autostrada urbana. L'autorizzazione della Provincia non significa affatto che Serravalle riuscirà a piazzare sul mercato il suo bond con i proventi del quale finanziare la Rho-Monza.
Precondizione per centrare il bersaglio sarà infatti un aumento di capitale di altri 300 milioni di euro che i soci di Serravalle (Provincia di Milano 52,9%, Comune di Milano 18,6%, SIAS 10,6%) saranno costretti a garantire se vorranno mantenere il rating Tripla B da parte delle agenzie internazionali.
Senza questo rating difficilmente le banche compreranno il bond della società autostradale e la Rho-Monza resterà al palo per mancanza di soldi.
Precondizione per centrare il bersaglio sarà infatti un aumento di capitale di altri 300 milioni di euro che i soci di Serravalle (Provincia di Milano 52,9%, Comune di Milano 18,6%, SIAS 10,6%) saranno costretti a garantire se vorranno mantenere il rating Tripla B da parte delle agenzie internazionali.
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