Il governo italiano ha deciso di votare si alla risoluzione con la quale l'assemblea dell'ONU si appresta a riconoscere lo stato palestinese (lo ha fatto poche ore fa dicendo sì
all'ingresso come "stato osservatore": 138 a favore e 9 contrari ndr). Su questo voto del nostro governo ieri sera si erano divisi Bersani e Renzi nel corso del loro faccia a faccia televisivo. "Non si possono avere titubanze a dare
alla Palestina un ruolo da osservatore nell'Onu. E
noi dobbiamo votare sì altrimenti avrà sempre ragione Hamas e non
Abu Mazen" Ha detto Bersani. Renzi invece ha espresso una posizione diversa. Dopo aver ricordato che già Usa e Gran Bretagna si erano
dette contrarie al riconoscimento ha affermato: "Il voto di domani all'Onu nasce da una serie
di contraddizioni interne ai palestinesi. Il vero problema in Medio Oriente è
l'Iran, non il conflitto israelo-palestinese". Di seguito la notizia del Corriere.it.
L'Assemblea Generale dell'Onu si
prepara a votare la risoluzione per il riconoscimento della Palestina
come Stato osservatore non membro, risoluzione che prevedibilmente
passerà nonostante l'opposizione di Israele e Stati Uniti.
L'Italia, a qualche ora dal voto, ha
sciolto le riserve e "ha deciso di dare il proprio sostegno alla
Risoluzione" come comunica una nota di palazzo Chigi. "Tale
decisione è parte integrante dell'impegno del governo italiano volto
a rilanciare il processo di pace con l'obiettivo di due Stati, quello
israeliano e quello palestinese, che possano vivere fianco a fianco,
in pace, sicurezza e mutuo riconoscimento -prosegue la nota-. A
questo fine, il governo si è adoperato in favore della ripresa del
dialogo e del negoziato, moltiplicando le occasioni di incontro con
le parti coinvolte nel conflitto Medio-Orientale, in particolare da
parte del presidente del Consiglio, ricevendo conferma della loro
volontà di riavviare il negoziato di pace e giungere all'obiettivo
dei due Stati".
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