sabato 21 maggio 2011

Donne, non restiamo in silenzio

Resti in silenzio / con quello sguardo che parla più delle parole / resti in silenzio / nel profondo dei tuoi segreti / resti nel silenzio/ i segni della violenza occupano un pezzo del tuo fragile cuore/ resti in silenzio/ anche quando piangi per il male che provi / resti in silenzio/ quando provi a vivere ma non ci riesci /e resti ancora in silenzio/ quando guardi l'uomo di cui non ti puoi fidare.
Questa poesia della studentessa Michela Veneziano è stata letta durante la manifestazione organizzata dall'Istituto Comprensivo Gramsci "Non esiste chi picchia per amore", dedicata alla violenza sulle donne, che si è svolta  ieri sera all’Auditorium Tilane.
Le classi terze della scuola media hanno concluso così un percorso iniziato il 25 novembre 2010 (giornata mondiale contro la violenza sulle donne) con un progetto sull'affettività e l'analisi della condizione femminile attuale. Lo spettacolo ricco di interventi, immagini, riflessioni, poesie e momenti musicali, interamente animato dai ragazzi,  ha visto anche gli insegnanti, Pietro Boggia e Alberto Manzoni cimentarsi in alcuni brani dialettali di Trilussa e Nanni Svampa.
Oltre ai genitori e agli insegnanti erano presenti l'assessore al Bilancio e alle Pari Opportunità, Lidia Katia Ruzzon che ha inaugurato la serata annunciando l’apertura di un futuro "Sportello-Donna" che verrà creato dall'amministrazione. Ha concluso l’incontro il comandante dei  Carabinieri di Paderno Dugnano che ha illustrato in particolar modo il fenomeno dello stalking, un termine che indica gli atteggiamenti tenuti da chi affligge un'altra persona, perseguitandola ed ingenerandole stati di ansia e paura. Lo stalking, che avviene soprattutto nei rapporti di coppia, è un reato contro la persona rubricato come “atti persecutori” dall’articolo 612 bis del Codice penale.
Un'iniziativa questa dell’Istituto Gramsci, coinvolgente e importante per i ragazzi che saranno gli adulti di domani. Non si capisce per quale motivo, non sia stata comunicata e aperta alla città dal momento che solo i genitori delle classi terze della Gramsci erano invitati a partecipare.
Giovanna Baracchi
Consigliere di Quartiere Dugnano

24 commenti:

Anonimo ha detto...

SEMPLICEMENTE STUPENDA.
COMPLIMENTI
PIERINO FAVRIN

Anonimo ha detto...

Grazie sig.Favrin
Michela Veneziano

Anonimo ha detto...

avrei voluto leggere anche le altre 3 poesie. ma vabbè

Anonimo ha detto...

L'ultima frase mi ha lasciato perplesso...
"Non si capisce per quale motivo, non sia stata comunicata e aperta alla città dal momento che solo i genitori delle classi terze della Gramsci erano invitati a partecipare."
Il perchè dovrebbe essere ovvio a tutti, difatti chiunque è stato presente quella sera, ha potuto constatare l'indisponibilità di spazio e posti a sedere. Non si capisce per quale motivo invece sia stata citata una sola delle quattro poesie scritte dagli alunni per quella serata.

carlo arcari ha detto...

caro anonimo, una serata così interessante su un tema così importante e in grado di attirare molto pubblico, meritava forse una sala più grande, che so, quella del Metropolis, non ti pare? Per quanto riguarda la poesia l'ho pubblicata perché mi è piaciuta. Le altre potrai farle pubblicare su La Calderina.

Anonimo ha detto...

caro sig. Arcari
sarà pur vero che sarebbe stato meglio usufruire di una stanza maggiormente ampia, ma ciò è stato limitato da vari fattori, come per esempio la scarsa disponibilità di tempo per i ragazzi e per gli organizzatori, e poi non tutti gli spazi sono disponibili per un determinato giorno, a quella tarda ora. Spero le faccia piacere però sapere che probabilmente l'evento si ripeterà allo Splendor e forse alla festa di fine anno, appunto per accogliere chi non ha potuto assistere allo spettacolo. Mentre per quanto riguarda le poesie, non dico che avrebbe dovuto inserirle per forza tutte, ma almeno citarne (per parcondicio) gli autori e render loro un po' d'onore che come tutti si sono impegnati.

carlo arcari ha detto...

caro Anonimo, non ho alcuna difficoltà anzi, mi farà piacere, pubblicare tutte le poesie scritte dai ragazzi su questo tema. Se mi verranno inviate darò loro spazio molto volentieri.

Anonimo ha detto...

Sarebbe piaciuto anche a me poter leggere le altre poesie, poesie, per altro, davvero stupende!

Anonimo ha detto...

caspita quanta polemica su un'evento scolastico....beh cmq cerchero' i testi delle altre poesie al piu' presto...mi auguro che il lavoro svolto dai ragazzi e dall'istituto venga apprezzato nonostante le lamentele su questo mio post
n.b. gradirei almeno le firme dei commentatori anonimi
Giovanna Baracchi

Anonimo ha detto...

ecco per tutti gli anonimi che hanno invocato la par-condicio
Un passo, più passi

La tua vita è quasi arrivata alla fine,

le mani che toccano il volto in segno di disperazione

i graffi sul corpo

i lividi in faccia

la paura dentro di te

la paura di uscire

la paura di poter parlare con qualcuno

niente più parole con gli amici

niente di niente con nessuno
un passo

e dentro di te, ti chiedi cosa sia successo



non ti rendi conto

non hai la più pallida idea

di cosa sia successo



solo un passo

ed è cambiata la tua vita

Kevin La Rocca, 3^A


Giovanna Baracchi

Anonimo ha detto...

eccone un'altra:
Perse in un urlo di dolore

Che riecheggia nell’aria vano

Distruggendo il loro, il nostro orgoglio

La loro, la nostra anima

E il loro, il nostro corpo
Ferite nel profondo

Come da un coltello

Che rimane indifferente al dolore altrui

Straniti da uno shock

Che non si dimentica mai,

attaccato alla nostra mente

come un male che perseguiterà

i nostri pensieri

per tutta la vita

abissandosi in una paura eterna.

Temere la vicinanza di un uomo

Angoscia alla vista di un angolo buio

Una sfiducia alla propria famiglia

Il tremore nella ricerca di un compagno

L’esitazione a studiare con un amico

L’isolamento, la voglia e la paura di una compagnia di amici

Sì, perché il vero dolore inizia dopo averlo subito
Davide Brusa, III B

Anonimo ha detto...

ecco l'ultima,sperando di aver accontentato tutti ...Giovanna

Di Federico Monti, IIIB
Quando giunge la sera

E la strada diventa nera

Passa sola una ragazza

E dietro un uomo che schiamazza

Per lei in testa non ha complimenti

Ma pensieri da dementi

Allo sbocco della via

Là vicino alla ferrovia

C’è un ragazzo che l’aspetta

E lei pensa d’esser protetta

Ma la sua illusione è vana

In entrambi meschinità senza pudore

Dove il male offusca il cuore

Non c’è più tempo di pensare

Se restare o scappare,

tanto fuggire a nulla può servire

e allora che fare?

Aspettare, aspettare senza reagire

Ed entrare in un circolo di paura e dolore

Che mai potrà finire

Questa è la storia di troppe donne

Con la “colpa” di indossare minigonne

Quando tutto è finito, la tua vita è rovinata

Con ripudio pensi ancora a quel maiale

Che trovava divertente far del male

Un giorno come tanti sfogli un giornale,

una notizia banale,

ma un titolo spicca in fondo alla facciata:

un’altra donna violentata.

E’ la tua storia come quella di tante altre

Che senza avere colpe

Hanno subito una tragica sorte.

Se tutto questo potesse finire

Il mondo potrebbe tornare a gioire

La legge rimane la tua grande speranza

Per far cessare tutta questa arroganza.

carlo arcari ha detto...

Grazie Giovanna, ho qualche idea sull'identità del commentatore anonimo; non ci vuole molto a indovinare. Spero almeno che sia rimasto soddisfatto. La cosa che mi ha disturbato di più in questa faccenda è avere a che fare con gente che anche per cose come queste si nasconde dietro l'anonimato. E si permette di criticare noi che invece ci firmiamo sempre con nome e cognome...

Anonimo ha detto...

Devo dire un "bravissimo" a tutti i ragazzi che, con molta sensibilità, hanno affrontato un tema così delicato....e la nota positiva è che alcuni fossero ragazzi, cioè maschi.

Michela, a te un particolare apprezzamento per la poesia così toccante e profonda.

Grazie comunque a tutti,
Patrizia P.

Anonimo ha detto...

Caro sig.arcari e signora Giovanna sono una ragazza della classe 3^A della scuola media gramsci e posso felicemente dire di aver partecipato allo spettacolo.
L'ultima frase del suo articolo non mi è piaciuta molto..e vorrei spiegarle il perchè: tutti noi ragazzi di terza abbiamo preparato lo spettacolo in MENO di due settimane, e quini voi potrete ben capire quanto ci siamo impegnati per far sì che lo spettacolo venisse bene;per lo stesso motivo di tempo i NOSTRI professori hanno organizzato il tutto al meglio e non hanno potuto trovare altro "palcoscenico" per permetterci di mettere in scena lo spettacolo se non quello dell'auditorium delle tilane(che il Comune ha gentilmente offerto a tale scopo)...lo spazio era minimo e come potete constatare sono venuti solo i genitori di noi alunni, qulche nostro professore e pochissime altre persone invitate APPOSITAMENTE per il tema trattato.
come le hanno già detto molto probabilmente si terranno una o più repliche dello spettacolo per permettere ,a chiunque sia interessato,di vedere lo spettacolo.
per quanto riguarda le poesie la ringrazio di averle pubblicate perchè ognuno di noi alunni ha scritto una poesia o un tema ,tutti a mio parere stupendi,e per motivi di tempo e di svolgimento della serata sono state lettesolo alcune tra le tante poesie..ed erano tutte e QUATRRO stupende.
Per far capire a tutti quelli che visiteranno il suo blog chi sono lo dirò.
Io sono una ragazza di 3^A della scuola gramsci e mi chiamo Sara Magri... e scusate se ho scritto questo commento lungo ma volevo scrivere precisamente come sono andate le cose e come la pensavo io.
SARA MAGRI

carlo arcari ha detto...

Cara Sara, ti ringrazio di avere scritto al mio blog. Ogni volta che vorrai farlo sarai la benvenuta.
Sono contento di sapere che il vostro evento verrà replicato in altre occasioni e luoghi per consentire a tutti i cittadini di vederlo. Questa discussione sollevata dalle critiche mie e di Giovanna Baracchi ha messo in evidenza un fatto: a Paderno Dugnano manca ormai un luogo adatto per fare convegni, musica e spettacoli, che risponda alla domanda e all'offerta di cultura e socialità che la città esprime.
Un luogo simile si rivelerebbe anche un investimento produttivo dal momento che nel Nord Milano siti del genere non ne esistono. Se la nostra città si decidesse a investire le sue poche risorse in uno spazio multifunzionale del genere potrebbe guadagnare molto, anche economicamente. Tu che ne dici?

Anonimo ha detto...

dico che sarebbe semplicemente stupendo! la ringrazio per aver accettato il mio commento e di aver risposto.
sarò felice di rispondere anche in altre occasioni e in altri contesti.
SARA MAGRI

Anonimo ha detto...

Sara,
trovo veramente triste che un mio umile commento sia stato in grado di generare tale putiferio...chiaramente non ne avevo certo intenzione....semmai ho solo cercato di mettere in evidenza la meravigliosa serata creata dai vs. proff...ma anzichè pareri positivi ho ricevuto solo critiche,percio' a tal proposito lascio spazio a coloro che sicuramente saranno in grado di esporre e gestire sapientemente altri post. Cmq ti ringrazio ugualmente per aver espresso il tuo parere
Giovanna Baracchi

Anonimo ha detto...

Le critiche negative, sono state, a mio parere, sollevate semplicemente dall'ultima frase del post; i motivi per cui l'evento è stato indirizzato solamente a 90 persone si sapevano benissimo!! Scusi il ritardo ma sono venuta a conoscenza di questo forum da poco! Mi ha fatto piacere che abbiate pubblicato anche le altre poesie anche se in ritardo.
Spero che, quando lo spettacolo verrà ripetuto, possano partecipare più persone in modo tale che non debbano essere fatte critiche in parte negative sull'evento.
Per non rimanere anonima,
Chiara Di Mauro.

Anonimo ha detto...

scusisignora giovanna ma non mi trovo daccordo sul suo commento comunque..lei ha scritto "Non si capisce per quale motivo, non sia stata comunicata e aperta alla città dal momento che solo i genitori delle classi terze della Gramsci erano invitati a partecipare." quando lei da madre di una alunna di terza era presente e ha potuto constatare l'ampiezza della sala. per questoho commentato il poste e credo che anche tutti gli altri anche se anonimi avessero avuto questo da ridire sul suo articolo.
SARA MAGRI

Anonimo ha detto...

Forse è meglio che io non legga la mia poesia nel prossimo spettacolo ..
Michela Veneziano

carlo arcari ha detto...

Care ragazze, cercate di essere più intelligenti e sagge degli adulti che litigano sul niente e danno il cattivo esempio. Mi rivolgo a voi, Sara e Michela. Soprattutto a te Michela che hai scritto una poesia molto bella. Scrivine un'altra sulla giovinezza e sulle sue speranze. Magari scrivine una anche tu, Sara. Due belle poesie contro la tristezza delle anime morte che in questa città purtroppo abbondano...

Anonimo ha detto...

Michela hai scritto una bellissima poesia!!! Anche se ci sono state critiche dovresti leggerla!! Comunque non ci si dovrebbe arrabbiare per queste cose!!
Elisa F.

Anonimo ha detto...

michy non ti volevo creare disagio...mi dispiace..ho solo espresso il mio parere spero che capirai...='(
SARA MAGRI