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lunedì 8 aprile 2013

La mancata riqualificazione di Palazzo Vismara e le incursioni dei ladri

I giornali locali (vedi la foto di Pier Mastantuono per il Cittadino) hanno dato la notizia dell'incursione criminale avvenuta a Palazzo Vismara. Nella notte tra venerdì e sabato, una banda di ladri molto agguerrita e professionale ha  saccheggiato la sede delle associazioni di Palazzolo Milanese. 
Particolarmente colpita l'associazione anziani (Circolo Arci) la cui porta esterna è stata sfondata, la cassaforte scassinata e svuotata del contenuto. Lo stesso è avvenuto nelle altre sedi associative che complessivamente, stando a quanto riportato dalla stampa, avrebbero subito un danno di oltre 10mila euro.
Da anni le associazioni attendono dal Comune una sistemazione migliore delle loro sedi e l'amministrazione di centro sinistra aveva preso in esame il problema e aveva deciso di risolverlo programmando un piano di riqualificazione di Palazzo Vismara all'interno di un progetto di sistemazione complessiva del centro storico di Palazzolo, un progetto impegnativo perché approvato dal Consiglio Comunale.
Era stata stilata a questo scopo un'apposita convenzione con operatori privati che prevedeva l'impiego di 1,5 milioni di euro, proventi del Piano di Lottizzazione di via Garibaldi.
Insomma la soluzione al problema era stata trovata, purtroppo però questo non è avvenuto perché la nuova giunta di destra guidata dal sindaco Alparone, con uno dei suoi primi atti sconsiderati (nel giugno 2010), ha deciso altrimenti, disperdendo i fondi in altre iniziative senza costrutto. Il risultato della mancata riqualificazione di Palazzo Vismara è oggi sotto gli occhi di tutti. 

domenica 8 luglio 2012

Ladri di rifiuti e di biciclette

La crisi economica si fa sentire ogni giorno di più e riporta in auge comportamenti del passato remoto come i furti di biciclette e di rifiuti che hanno un valore sul mercato.
Queste cose mi fanno tornare all'infanzia, quando intruppato in una banda di bambini poveri della Bovisa, andavo a rubare ferro e altri metalli più preziosi in un campo di residuati bellici sorvegliato da un temibile guardiano. A spingerci a varcare il buco aperto nella rugginosa rete di cinta era il bisogno di raggranellare spiccioli sufficienti a pagare un biglietto del "Perla", il cinema di via Imbriani che proiettava capolavori quali "Il cavaliere della valle solitaria" con Alan Ladd e "Quel treno per Yuma" con Glenn Ford. L'obiettivo di noi predatori era trovare tra i rottami di una guerra tremenda che per noi era solo un riflesso lontano matasse di rame dorato e pezzi di lamiera d'alluminio o di magico zinco. Mentre noi spendevamo tutto il bottino in filmoni americani, western o commedie divertenti come "La nave matta di Mr Roberts", in altri cinema i "grandi" discutevano di neorealismo e di "Ladri di biciclette", film che descriveva bene la dura realtà del dopoguerra realtà nella quale vivevamo.
Questo flash back che  condivido con voi nasce da due eventi, uno che mi è capitato e l'altro che sta capitando sempre più spesso in molte città italiane. Ladri notturni hanno rubato nei giorni scorsi, con facilità (erano chiuse in modo sommario nelle rastrelliere del cortile di casa), la mia bicicletta e quella di mia moglie. Erano bici vecchie e scassate, una comprata usata 10 anni fa e l'altra, una Bianchi nera, regalatami da Il Sole 24 Ore più di 20 anni fa, ma ce le hanno portate via ugualmente perché evidentemente valevano ancora qualcosa.
Sul Corriere di oggi ho letto che da qualche tempo bande di ladri di rifiuti urbani si dedicano al furto di carta e cartone ammucchiati in strada per la raccolta differenziata. Loro arrivano poco prima dell'Amsa, scelgono i pacchi più interessanti (cartoni da imballaggipo soprattutto) e li caricano in fretta su furgoncini che si dileguano nel buio. I furti preoccupano il Comune che ci perde un bel po' di soldi dal momento che il mercato della carta da macero è molto interessante.
Rifiuti, biciclette, merci divenute preziose al punto da giustificare un furto. Se questa non è decrescita..