Oggi pomeriggio oltre 400
persone hanno partecipato alla manifestazione indetta dal CCIRM
contro "il mostro a 14 corsie".
I cittadini pensavano che
questa volta, dopo l'assemblea pubblica che si è tenuta nei giorni
sorsi nell'aula consiliare, gli amministratori padernesi, Sindaco in
testa, sarebbero scesi in piazza con loro, magari ponendosi alla
testa del corteo, ma come sempre è avvenuto da cinque anni a questa
parte la giunta e la maggioranza di centro destra che la sostiene
non si sono fatti vedere e i cittadini sono rimasti ancora una volta
molto delusi.
Il corteo colorato e allegro partito dal parcheggio di via Grandi si è snodato per le strade passando tutto attorno al'area recintata del cantiere di Serravalle, percorrendo via Generale Dalla Chiesa, e superato il ponte di via Camposanto ha costeggiato la collinetta devastata dalle ruspe (simbolo della lotta per la difesa dell'ambiente), ha occupato la rotonda dell' Unes e si è conclusa nel parcheggio delle Giraffe dove si è infine sciolta.
"Dopo il comunicato del
sindaco – osserva Luigi Lunardi, segretario del Comitato per
l'Interramento della Rho-Monza -, contavamo molto sula presenza di
quella parte di città che gli amministratori avevano affermato essere contraria al progetto Serravalle, ma nessun segnale
positivo è venuto da questa parte. Anzi, se segnali ci sono
stati sono risultati tutti negativi e provocatori. Qualche ora prima
della manifestazione, infatti, gli striscioni messi stanotte per
segnalare il percorso del corteo sono stati rimossi dai soliti
noti, come sono state rimosse le poesie attaccate dai padernesi nei
giorni scorsi sulle reti di plastica rossa. Un gesto odioso e
ostile".
I cittadini che chiedono da
cinque anni l'interramento e portano avanti nei confronti
dell'amministrazione una politica che tende all'unità di azione
verificano purtroppo di avere invece a che fare con una giunta dalla
lingua biforcuta, che dichiara cose e ne fa altre, diffonde
comunicati stampa roboanti sulla "chiusura dei cantieri"
mentre invece l'unica cosa che sa fare è chiudere ai cittadini ogni
spazio di partecipazione e di collaborazione, continuando a tentare
di isolare il CCIRM dalla città e contando sulla buona fede della
gente che non vuol credere alla scorrettezza dei governanti.
"Aspettiamo l'udienza
del Tar di martedì 7 ottobre dove si terrà la prima seduta
del Tribunale – dice Lunari -. II CCIRM ha chiesto un pronunciamento
urgente del giudice sulle motivazioni del nostro ricorso, e ci
diranno se verrà accolto o respinto. I nostri legali pensano che nel
giro di un mese si capirà cosa succederà. Dopo martedì faremo un
conferenza stampa per informare la città".
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