sabato 30 agosto 2014

Resistenza incompiuta: la ballata dell'ex

A proposito di Resistenza incompiuta, ieri sera seduto con i compagni allo stand dell'ANPI mi sono messo prima a canticchiare, poi mentre le parole mi tornavano alla mente, a cantare questa canzone di Sergio Endrigo "Laballata dell'ex" del 1966. 
L'avevo sentita cantare da un ragazzo con la chitarra su una spiaggia calabrese nell'estate del 1969. A me piace molto perché in modo ironico e amaro ci ricorda che la Resistenza è appunto un ideale incompiuto (20 anni son passati,  ma il  nemico è sempre là),da ricordare e perseguire.   (nella foto partigiani in Val d'Ossola)



Andava per i boschi con due mitra e tre bombe a mano
La notte solo il vento gli faceva compagnia. Laggiù nella vallata è già pronta l’imboscata Nell’alba senza sole eccoci qua. Qualcuno il conto oggi pagherà. 
Andava per i boschi con due mitra e tre bombe a mano. Il mondo è un mondo cane ma stavolta cambierà Tra poco finiranno i giorni neri di paura Un mondo tutto nuovo sorgerà Per tutti l’uguaglianza e la libertà.
In soli cinque anni questa guerra è già finita. È libera l’Italia l’oppressore non c’è più. Si canta per i campi dove il grano ride al sole. La gente è ritornata giù in città. Ci son nell’aria grandi novità.
E scese dai suoi monti per i boschi fino al piano. Passava tra la gente che applaudiva gli alleati. Andava a consegnare mitra barba e bombe a mano. Ormai l’artiglieria non serve più. Un mondo tutto nuovo sorgerà. Per tutti l’uguaglianza e la libertà.
E torna al suo paese che è rimasto sempre quello. Con qualche casa in meno ed un campanile in più. C’è il vecchio maresciallo che lo vuole interrogare. Così per niente per formalità. Mi chiamano Danilo e sono qua.
E vogliono sapere perché come quando e dove. Soltanto per vedere se ha diritto alla pensione. Gli chiedono per caso come è andata quella sera. Che son partiti il conte e il podestà. E chi li ha fatti fuori non si sa. E chi li ha fatti fuori non si sa.
Se il tempo è galantuomo io son figlio di nessuno. Vent’anni son passati e il nemico è sempre là. Ma i tuoi compagni ormai non ci son più Son tutti al ministero o all’aldilà. Ci fosse un cane a ricordare che. 
Andavi per i monti con due mitra e tre bombe a mano...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Splendido questo ricordo di Sergio Endrigo come splendido che tu abbia cantato...fra l'altro ne ricorre proprio l"anniversario di morte questa settimana.Purtroppo non molto ricordato questo cantautore aveva collaborato anche con Pasolini e Ungaretti.Papà amava tantissimo ascoltarlo ed amava anche quel suo carattere riservato.Endrigo un poeta dei nostri tempi. Giovanna