Il megafonino della giovane destra
oratoriana padernese dando la notizia della chiusura anticipata del
Caffè Letterario a mezzanotte il lunedì sera, ha lanciato (non è la prima volta) una
campagna contro il locale e i suoi gestori che da cinque anni
organizzano proprio il lunedì una serata con aperitivi a basso
costo.
Nata come serata "universitaria"
quella settimanale è ben presto diventata una serata all'insegna del
puro divertimento e basta, ed essendo l'unica iniziativa che cerca di
rispondere al sacrosanto bisogno dei giovani di divertirsi,
incontrarsi, socializzare, fare amicizia in città, è
diventata troppo affollata e difficilmente gestibile dal punto di
vista dell'ordine pubblico e del rumore.
I vicini che alla mattina devono andare
a lavorare e hanno bisogno di silenzio almeno a mezzanotte si
lamentano, mandano esposti alla Polizia Locale, protestano, fanno
giustamente riferimento ai regolamenti comunali violati e chiedono
di riportare all'ordine le gaudenti masse giovanili. Tutti i lettori
di destra che frequentano Paderno7 si accodano e mandano commenti
prevedibili in linea con i loro istinti repressivi che rovesciano sui
giovani i soliti stereotipi: ubriachi, sfaccendati, ecc.
Nessuno di questi moralisti un tanto
al chilo si sogna di riflettere sul semplice fatto che il fenomeno
del lunedì alla Tilane è provocato dall'elettroencefalogramma
piatto di Paderno Dugnano, una città morta dove alla sera dopo le
nove non ci sono locali aperti. Una città che a me fa sinceramente
pena per la sua totale mancanza di socializzazione, ma che a molti
padernesi evidentemente piace così com'è dal momento che un mese fa hanno votato a maggioranza perché nulla cambi.
Il risultato di questa politica chiusa
e repressiva, ben interpretata dalla giunta di destra, che tende a
fare degli oratori gli unici luoghi aperti alla città e al suo
bisogno di aggregazione, è che i giovani ma anche gli adulti che
vogliono rompere la gabbia non possono far altro che emigrare verso
le città vicine e in particolare Milano, per trovare risposte sotto
forma di locali, spettacoli, mostre, teatri, musica, ai loro bisogni.
Un pendolarismo del consumo culturale e
dell'intrattenimento che impoverisce ulteriormente una città già
povera, che non offre nulla e contribuisce a far abbassare qualche
saracinesca in più e frustrare le nuove iniziative sociali e
culturali. Soprattutto quelle realizzate dai giovani, per i giovani,
come il Caffè Letterario, che un'amministrazione più intelligente
di quella che piace alla maggioranza dei padernesi sosterrebbe e
favorirebbe al posto di limitare e ostacolare in tutti i modi.
Personalmente il locale non è quello
che avrei voluto che fosse, mi sarebbe piaciuto diverso,
più
"letterario" e meno alcolico, aperto a un pubblico non
esclusivamente giovanile, ma essendo la più "moderna" iniziativa
esistente in città rivolta a cittadini che come alternativa hanno
solo quella di ritrovarsi di notte nella piazza del mercato a bere
birra e ascoltare lo stereo dell'auto, non posso fare che ammirarla e
sostenerla, cercando comunque di usarla perché è aperta, pronta a
soddisfare le esigenze di diversi tipi di clientela.
Molti operatori commerciali cominciano
ad accorgersi che è una responsabilità dell'amministrazione di
destra il deserto serale padernese che di fatto li danneggia
economicamente, tarpando le loro iniziative, ma questa presa di
coscienza tarda a diventare "politica" perché non è
automatico comprendere che certe scelte non sono dei singoli
imprenditori del tempo libero che a Paderno si contano sulle dita di
una mano, ma della giunta Alparone e della sua maggioranza. I
giovani padernesi soprattutto avrebbero dovuto solo per questo
motivo votare a valanga per una nuova giunta e invece hanno scelto di
confermare il sindaco-ridens, funzionario dei poteri "forti"
della città che evidentemente non si occupano di entertainement. Lo
facessero i quartieri di Paderno diventerebbero in pochi anni come i
Navigli e Corso Como e il sindaco non farebbe che inaugurare locali e
regalare aperitivi ai giovani al posto dei gelati ai bambini.
2 commenti:
Attirato su questo post da un tweet della Caniato (che seguo dal periodo delle elezioni cosi' come seguo Alparone) vorrei fare qualche precisazione.
Sono io che ho definito i giovani padernesi sfaccendati ed ubriachi in un post su Paderno 7.
Ebbene non si tratta di luoghi comuni, ma di quello che io osservo ogni lunedi' notte (ve bene: sfaccendati era gratuito, ma ubriachi deriva da osservazione diretta!). Il bar chiude a mezzanotte, ma molti "bevuti" restano e gridano fino ad oltre le due ... urinano sulle colonne dei porticato. Il luogo comune mi sembra invece attribuire ad una generica "destra" certi commenti. Io di destra certo non sono, anzi... ma questo non vuol dire tollerare o incoraggiare certi comportamenti. Il luogo comune e' bollare genericamente come in preda a "istinti repressivi" coloro che OGNI LUNEDI' non riescono a dormire, ed OGNI MARTEDI' MATTINA devono alzarsi presto per andare a lavorare.
E' anche vero che mancano posti e locali per permettere ai giovani di godere del loro tempo libero ... ma la risposta e' la serata alcolica a basso prezzo?? Ma non sono forse facilmente prevedibili le conseguenze pratiche di questo tipo di serate?? Se proprio vogliamo spacciare alcol a basso prezzo ai giovani per fare soldi, travestendo la cosa da occasione di socializzazione (ipocriti!) almeno facciamolo in posti piu' adatti.
Oppure proviamo a fare serate con altri temi che non siano alcol e grida... troppo difficile o paura di un incasso minore ???
La repressione va usata sui pochi che superano i limiti, per la maggior parte dei giovani avventori vanno semplicemente trovate soluzioni alternative. Ma dove sta scritto che una citta' "viva" voglia dire "casino in centro"? Sembra un modello provinciale con invidia della metropoli...
Non credo che i proprietari del bar siano stupidi... probabilmente hanno previsto che una serata di questo tipo avrebbe generato rumore e problemi... ma semplicemente hanno deciso di fregarsene, tanto a Paderno, come in Italia, vince chi prende. La macchina della legalita' e del rispetto delle regole del vivere civile stenta sempre a mettersi in moto. Sara' scontato e retorico... ma e' quello che succede quotidianamente (e mentre scrivo l'Audi TT bianca e' parcheggiata DA ORE a ridosso del colonnato. "Qualcuno" pensa che la piazza sia sua, ormai) . Sara' anche un discorso di destra (fatto da uno di sinistra)... pero' IO NON DORMO IL LUNEDI'! Chi tutela il mio diritto a farlo ???
La Germania vince 7 a 0, buona serata.
Caro anonimo, 1) dal momento che hai fatti mezzo outing, cioè ti sei detto "di sinistra" e attribuito i giudizi ingiuriosi e generici nei confronti dei giovani, un'altra volta impara a firmarti perché non è civile insultare gratis gli altri approfittando della mia "stanza" che non è un luogo pubblico, ma privato, di cui io sono il responsabile e il titolare. 2)nel mio post scrivo che chi come te si lamenta ha ragione, 3) Paderno 7, blog giovanilista, da tempo conduce una campagna moralistica contro quel locale, senza far rilevare che è l'unico esistente e forse per questo è troppo affollato e poco gestibile 4) Scrivo che il locale l'avrei voluto diverso, più letterario che alcolico, ma restando l'unico a dare un servizio (si, un servizio) lo difendo, come vedi credo di avere scritto cose di buon senso. Opinabili, ma non campate per aria. Vorrei concludere dicendo che i tuoi bisogni in questa vicenda non sono né gli unici né i prevalenti a mio avviso. I giovani sono cittadini come te, non di serie b e hanno i loro diritti a veder soddisfatti i loro bisogni. Ci sono i centri anziani a Paderno? Ben 4 ce ne sono. Perché non ci sono i centri giovanili, come in tutte le città civili d'Europa? Personalmente, pur essendo anziano (68 anni) sono propenso a ritenere più urgenti e necessari i secondi dei primi. Se fossi stato eletto e avessi potuto realizzare il mio programma, questa sarebbe stata la mia politica.
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