giovedì 10 luglio 2014

Collinetta: mobilitazione generale


Ore 8.04,  squilla il telefonino, è Lunardi che lancia l'allarme: arrivano alla collinetta, mobilitazione generale. Faccio  appena in tempo a pubblicare la notizia sul  blog e sono  subito fuori, con mia moglie che mentre guida verso l'Unes  mugugna perché stamattina devo andare all'ospedale San Carlo  per parlare con l'oncologo del  mio tumore. Ma io non l'ascolto anche se ha mille ragioni. 
Sotto la collinetta siamo già una trentina e poco  distante davanti all'Unes comincia a suonare una sirena mentre mi dicono che anche il campanile di Paderno ha cominciato a suonare a martello.
La Paderno civica e politica migliore sta arrivando a piccoli gruppi, dei consiglieri comunali mescolati tra la gente riconosco Caniato, Abbati, Scorta, Caputo (due avvocati venuti a vedere e prestare se necessario assistenza legale), molti militanti  e candidati non eletti di Insieme per Cambiare e Sinistra per Paderno Dugnano-bene comune, molti iscritti alle associazioni che da anni difendono il  territorio e sostengono il Comitato. 
Gli operai dell'impresa incaricata dei lavori di recinzione vorrebbero entrare superando la
sbarra che chiude l'ingresso della collinetta, il tenente dei  Carabinieri ci chiede di lasciarli entrare, gli rispondiamo che dovranno spostarci fisicamente perché (alle 9.30 siamo ormai più di un centinaio) non intendiamo muoverci. Siccome ci hanno detto che occupare il marciapiede è un reato cominciamo  a fare una manifestazione mobile andando su giù sul marciapiede davanti alla sbarra.
Sono arrivate intanto le  dieci e mezza e io devo andare a casa per poi andare all'ospedale. Mi incammino mentre il frastuono delle pentole eccheggia sulla rotonda e copre anche il rumore del traffico. Questo è  quello  che vi posso raccontare per ora.  Quando avrò altre notizie dal fronte ve le darò.

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