Quello che è successo ieri mattina in
via Generale dalla Chiesa nel cantiere appena aperto da Serravalle, era
ampiamente annunciato e ha dimostrato l'inaffidabilità e la
pericolosità rappresentata da questa azienda che pretende di fare
grandi lavori in tempi impossibili senza essere tecnicamente
all'altezza del compito.
Ieri mattina non appena gli operai
hanno iniziato l'opera di "bonifica" dei terreni da
eventuali residuati bellici (bombe o altro) hanno combinato subito un danno
che solo casualmente non ha provocato una tragedia. Dovevano cercare
e disinnescare ordigni bellici e invece hanno trovato e tranciato un
gasdotto che passa in quella zona; gasdotto che è ben segnalato e
che tra l'altro dovrà essere spostato in vista della nuova
autostrada quindi ben conosciuto dalle aziende che dovranno
realizzare il progetto.
Sul sito del CCIRM si legge:
"L'incidente ha causato l'abbondante fuoriuscita di gas per
almeno un paio d’ore mettendo a rischio, la popolazione locale, i
bambini di un asilo della zona e coloro che transitavano sulla
Milano-Meda, ed richiedendo l'intervento dei VV.FF, Carabinieri e
Polizia Locale. Cosa sarebbe successo se la ruspa, tranciando il
gasdotto avesse innescato una scintilla? A questo punto e lecito
chiedersi MA IN CHE MANI SIAMO? Ora piu che mai chiediamo indagini
accurate e STOP AI CANTIERI! Non è possibile che per realizzare
un'opera cosi complessa si debba correre contro il tempo mettendo a
rischio le persone (comprese quelle che vi lavorano)! Non si capisce
perchè, in nome di EXPO, si continui ad insistere per realizzare
un'opera che, con tutta probabilità, non sarà pronta per EXPO,
contro la volontà della popolazione e nonostante un'alternativa
progettuale che accontenterebbe tutti!"
il Comitato chiede a tutte le istituzioni e ad
EXPO di considerare questo incidente come monito per il futuro, il
tempo non c'è più ed ogni incidente non farà altro che rallentare
ulteriormente l'opera. Oltre che costringere i cittadini a
vivere costantemente nella paura che questi incapaci costretti a
lavorare in fretta e male provochino delle tragedie.
Il sindaco Alparone dal canto suo non
sembra molto preoccupato. In un comunicato stampa ha ricordato di avere
scritto già a tutti gli Enti coinvolti e al Prefetto di Milano per
invitare “a non intraprendere altri lavori” e ribadendo la
necessità di verificare e coordinare tutte le interferenze prima di
avviare la cantierizzazione.
Evidentemente ai cittadini queste blande
rassicurazioni e questa politica solo parolaia bastano e avanzano dal
momento che lo hanno confermato alla guida della città per altri cinque anni.
Nessun commento:
Posta un commento