martedì 17 giugno 2014

Rho-Monza: tragedia sfiorata il primo giorno di cantiere

Quello che è successo ieri mattina in via Generale dalla Chiesa nel cantiere appena aperto da Serravalle, era ampiamente annunciato e ha dimostrato l'inaffidabilità e la pericolosità rappresentata da questa azienda che pretende di fare grandi lavori in tempi impossibili senza essere tecnicamente all'altezza del compito.
Ieri mattina non appena gli operai hanno iniziato l'opera di "bonifica" dei terreni da eventuali residuati bellici (bombe o altro) hanno combinato subito un danno che solo casualmente non ha provocato una tragedia. Dovevano cercare e disinnescare ordigni bellici e invece hanno trovato e tranciato un gasdotto che passa in quella zona; gasdotto che è ben segnalato e che tra l'altro dovrà essere spostato in vista della nuova autostrada quindi ben conosciuto dalle aziende che dovranno realizzare il progetto.
Sul sito del CCIRM si legge: "L'incidente ha causato l'abbondante fuoriuscita di gas per almeno un paio d’ore mettendo a rischio, la popolazione locale, i bambini di un asilo della zona e coloro che transitavano sulla Milano-Meda, ed richiedendo l'intervento dei VV.FF, Carabinieri e Polizia Locale. Cosa sarebbe successo se la ruspa, tranciando il gasdotto avesse innescato una scintilla? A questo punto e lecito chiedersi MA IN CHE MANI SIAMO? Ora piu che mai chiediamo indagini accurate e STOP AI CANTIERI! Non è possibile che per realizzare un'opera cosi complessa si debba correre contro il tempo mettendo a rischio le persone (comprese quelle che vi lavorano)! Non si capisce perchè, in nome di EXPO, si continui ad insistere per realizzare un'opera che, con tutta probabilità, non sarà pronta per EXPO, contro la volontà della popolazione e nonostante un'alternativa progettuale che accontenterebbe tutti!"
il Comitato chiede a tutte le istituzioni e ad EXPO di considerare questo incidente come monito per il futuro, il tempo non c'è più ed ogni incidente non farà altro che rallentare ulteriormente l'opera. Oltre che costringere i cittadini a vivere costantemente nella paura che questi incapaci costretti a lavorare in fretta e male provochino delle tragedie.
Il sindaco Alparone dal canto suo non sembra molto preoccupato. In un comunicato stampa ha ricordato di avere scritto già a tutti gli Enti coinvolti e al Prefetto di Milano per invitare “a non intraprendere altri lavori” e ribadendo la necessità di verificare e coordinare tutte le interferenze prima di avviare la cantierizzazione. 
Evidentemente ai cittadini queste blande rassicurazioni e questa politica solo parolaia bastano e avanzano dal momento che lo hanno confermato alla guida della città per altri cinque anni.

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