Un uomo si è dato fuoco lunedì
sera per protestare contro la costruzione di barriere anti-rumore
davanti al suo ristorante. È accaduto poco dopo le 22, in viale
Lombardia, a Monza. Il comandante della Polizia stradale di Seregno è
rimasto ustionato insieme ad un agente: entrambi si sono gettati sul
commerciante che si è cosparso di benzina e poi si è incendiato.
Aveva investito tutti i suoi soldi in un bar tavola calda, da anni in
difficoltà a causa dei lavori per la realizzazione del tunnel urbano
in viale Lombardia a Monza: è stata la disperazione a spingere il
ristoratore, Carlo De Gaetano, a darsi fuoco. Il proprietario del bar
Raffaello, al civico 260 di viale Lombardia, protestava con gli altri
commercianti già da alcune settimane, proprio per evitare il
posizionamento di quelle barriere anti rumore che offuscherebbero le
facciate delle attività e, a detta dei proprietari, impedirebbero
sosta ed accesso di mezzi nei passaggi carrai.
Questa breve cronaca del Corriere della
Sera ci insegna che il cambiamento non è mai un pranzo di gala e
anche la soluzione migliore ai problemi della viabilità, come un
tunnel urbano che interra in traffico e modifica radicalmete un
territorio consolidato, può fare le sue vittime innocenti.
Prima questo ristoratore era
proprietario di un avviato locale affacciato su una superstrada di
grande traffico, inquinante, poco sostenibile dal punto di vista
ambientale, rumorosa e brutta, ma che gli garantiva clienti, lavoro,
reddito. Oggi dopo la costruzione del tunnel si ritrova con un
locale senza clienti perché affacciato su una via di traffico locale
poco frequentata e per di più con facciata e insegna nascoste da
barriere antirumore che limitano la sua attività. Di qui la
disperazione e la protesta estrema.
I commenti dei lettori alla
notizia si dividono in due: da una lato c'è chi dice "il
proprietario di una bettola non può impedire la costruzione di una
importante infrastruttura", dall'altro c'è chi osserva
"Nessuna collettività può costruire una grande
infrastruttura senza risarcire chi ne viene danneggiato".
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