domenica 23 febbraio 2014

Consiglio Comunale: rimandata a marzo la discussione sui Quartieri

Domani sera è convocato presso la sala consiliare in seduta pubblica alle 19.30 uno degli ultimi Conigli Comunali dell'era Alparone, ma dal momento che la maggioranza non ha la certezza di avere il numero legale si è già cautelata fissando una seconda convocazione giovedì 27 febbraio 2014 alle ore 20.00
L'Ordine del giorno di domani sera contiene punti largamente condivisi, perché atti dovuti o rinnovi di convenzioni sui quali non è prevista una grande discussione, pertanto l'opposizione potrebbe anche assicurare il numero legale e consentire lo svolgimento della seduta. L'unico punto che vedrà probabilmente un po' di dibattito sarà relativo ai contenuti della convenzione delle scuole dell'infanzia paritarie. Nel corso della seduta verranno discusse anche le due interrogazioni presentate dalle consigliere del PD, Caniato e Colnago, sui temi della sicurezza in città e della cattiva manutenzione della scuola Gramsci.
Il punto più atteso che resta da dirimere in vista delle elezioni del 25 maggio è quello che domani sera non verrà discusso. Si tratta del destino dei Consigli di Quartiere la cui elezione molto probabilmente non si terrà in contemporanea con quelle per il Consiglio Comunale. La discussione sul punto, che è stata affrontata in Commissione Capigruppo la settimana scorsa, verrà probabilmente rimandata all'ultima Assemblea cittadina prima della campagna elettorale prevista entro la fine del mese di marzo.
La  mediazione raggiunta da maggioranza e opposizione sul delicato argomento è la seguente: le elezioni dei parlamentini non si terranno il 25 maggio, ma il Regolamento della Partecipazione che definisce norme e modalità di elezione degli organismi di quartiere resterà in vigore. La scelta sul futuro di queste istituzioni verrà demandata alla prossima amministrazione che, entro 6 mesi, deciderà il da farsi: eleggere nuovi Consigli di Quartiere o individuare una nuova formula di partecipazione.
 Il tema "quartieri" viene così posto in primo piano tra quelli della campagna elettorale e i partiti dovranno dire agli elettori se e come intendono garantire ai cittadini la possibilità di intervenire e contare nelle scelte di gestione del territorio.

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