sabato 22 febbraio 2014

Centro sinistra e programma: si fa presto a dire unità

Mentre i vari partiti e gruppi della potenziale alleanza di centro sinistra discutono e si posizionano in attesa dell'esito delle primarie democratiche qualcuno comincia a far presente a tutti che la fase che si aprirà dopo la scelta del candidato sindaco del PD sarà quella più delicata e decisiva.
Nelle varie assemblee che finora si sono tenute mentre alcuni come Sinistra per Paderno Dugnano hanno posto al centro della loro proposta il programma, altri sembrano invece trascurare o sminuire l'importanza di questo confronto. 
C'è chi definisce il programma, una.inutile lista della spesa e chi ritiene che tutti i programmi delle varie forze politiche del centro sinistra si sovrappongano e siano quasi identici per cui le differenze residue non  dovrebbero rappresentare un problema. Per altri infine il programma è per natura un documento troppo impegnativo che persegue troppi obiettivi che non potranno venire realizzati. Pertanto si riduce la discussione e il confronto alla ricerca di quattro, cinque punti che dovranno essere quelli "fondamentali", cioè un programma minimo. Questa impostazione non mi convince, anzi non mi piace proprio perché la trovo rischiosa. Prova ne sia che giovedì sera alla riunione "dell'Appello" di Cassina Amata quando questo tema delle differenze programmatiche che è bene non dare per scontate come risolvibili facilmente, è stato sollevato da Oscar Figus si è subito capito che c'è una diversità di approccio alla costruzione di un programma condiviso.
Il segretario del PD avvertiva che "sui diritti civili ad esempio non saremo tutti d'accordo". Subito si è alzato uno in sala ad affermare che "quello dei matrimoni gay non è il problema principale". Non sarà principale per chi lo ritiene trascurabile, ma per una persona gay, e a Paderno Dugnano che ne sono tante, probabilmente è molto importante. Per queste persone, infatti, avere il registro delle unioni civili, conta sicuramente molto di più, ed è comprensibile, dei diritti di superficie sulle case 167 che interessano ai condomini. 
Questo piccolo esempio ci dice chiaramente che il confronto programmatico tra partiti e liste civiche va affrontato con attenzione e con una dose in più di rispetto, cautela e apertura mentale. Diversamente il dialogo rischia di finire molto presto e la costruzione dell'unità per il cambiamento si rivelerà molto più difficile di quanto auspicato. 

1 commento:

Gianni Rubagotti ha detto...

Questa "indifferenza" è la differenza non solo tra il PD e gli altri partiti (Crapuzzo mi ha detto "tanto il registro del testamento biologico a Paderno non lo faremo mai") ma anche tra i 2 candidati alle primarie del PD.
Io continuo a spiegare a Efrem Maestri, Grassi e altri che la Caniato non dirà mai di essere contro al registro del testamento biologico. Semplicemente non lo metterà nelle priorità, magari mettendo la discussione in calendario dopo 5 anni e mezzo...dato che il mandato del sindaco dura 5.
E' vero che poi un consigliere comunale può lo stesso metterla in discussione. Ma nessuno in quel caso lo farà perché non è una buona cosa spaccare la maggioranza di cui si fa parte...