sabato 4 gennaio 2014

Villaggio: per Sciunnach è tutto in regola, ma allora perché siamo inquinati?

Il dott. Dario Sciunnach, dirigente della Struttura Autorizzazioni e Innovazione in Materia di Rifiuti di Regione Lombardia, ha scritto una lettera al blog La Scommessa, nella quale egli replica ad alcune affermazioni pronunciate nei suoi confronti dalla consigliera regionale Silvana Carcano (M5S) dalla quale ritiene di essere stato "gravemente e gratuitamente calunniato in sede pubblica".
In sostanza egli difende il suo operato, cioè la firma dell'autorizzazione rilasciata alla Leganti Naturali, azienda  che ha prodotto il grave inquinamento al Villaggio Ambrosiano.
Sciunnach scrive. "l'Autorizzazione Ambientale di So.Le.Na. è stata firmata dal sottoscritto ad appena due mesi dall'ingresso in ruolo, dopo che l'intero iter autorizzativo era stato esperito - in modo del tutto corretto, per quanto risulta da successive verifiche - dal mio predecessore Roberto Cerretti".
Un frase con la quale egli tenta palesemente di scaricare la responsabilità dell'autorizzazione sul suo predecessore, ma senza riuscirci dal momento che la firma il calce è la sua e quindi sua è la piena responsabilità dell'atto. Inoltre nel momento in cui afferma che l'iter autorizzativo del suo predecessore era stato esperito "in modo del tutto corretto" egli condivide il giudizio positivo sull'autorizzazione concessa che ha consentito all'azienda di inquinare il territorio padernese.
Il dirigente regionale si dilunga poi in una autodifesa della sua competenza professionale affermando: "Il mio stato di servizio è immacolato e il mio curriculum accademico è superiore alla media, già alta, della dirigenza regionale; per accedere alla dirigenza regionale ho vinto due concorsi, senza aver mai avuto in tasca tessere di partito, di sindacati o di... società segrete!".
Prendiamo atto delle dichiarazioni del funzionario, ma lamentiamo una totale assenza di spiegazioni sul perché per lui e il suo predecessore era "corretta" l'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata alla Leganti Naturali. Mi rivolgo direttamente a lui, come cittadino e giornalista e gli chiedo di rispondere a una semplice domanda: Perché un impianto che eseguiva lavorazioni "sperimentali", dunque oggettivamente a rischio, come il mescolamento nel cemento di ceneri provenienti da inceneritori di rifiuti in un centro abitato è stato da lui autorizzato a lavorare senza prima sottoporlo alla Valutazione di Impatto Ambientale?
In base a quele norma discrezionale è stata da lui rilasciata l'autorizzazione a trasformare il nostro territorio in un laboratorio a cielo aperto per la messa a punto di impianti a rischio e i suoi abitanti in cavie?

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