venerdì 10 gennaio 2014

Quante scorie ci sono nel bunker e cosa sono? L'ARPA non lo sa.

"Paderno, il business delle scorie e il giallo dell'ammoniaca". Ancora oggi il Corriere della Sera torna sulla vicenda della Leganti Naturali affrontando il tema forse più caldo: cosa c'è nel bunker dell'azienda? 
Nell'articolo si riporta la testimonianza di un esperto del settore il quale afferma "Non è possibile che le scorie di inceneritore determinino emissione di ammoniaca  a meno che questa non venga aggiunta come additivo chimico nella fase di miscelazione". Ma se è così chi ha aggiunto l'ammoniaca e perché? Una domanda alla quale può rispondere solo l'azienda inquinatrice.
Resta la domanda: cosa contengono quelle ceneri, quante tonnellate sono state stoccate realmente e, soprattutto, sono solo ceneri? Domande alle quali nessuno, a un mese di distanza dall'inizio dell'inquinamento, ha dato ancora una risposta. Sempre nell'articolo di Paola D'Amico si apprende che l'ARPA non sa quante e quali sostanze sono stoccate nella vasca dell'azienda dell'Ing. Quadrio Curzio."Non conosciamo la natura delle ceneri. E' quello che chiediamo di sapere" afferma quell'anima candida del direttore dell'ARPA Milano, dott. Olivieri.
Chissà a chi chiede di sapere il titolare di quella che dovrebbe essere l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente. Non dovrebbe essere lui a dirlo a noi? Anche perché, pare che l'ARPA sia a conoscenza (l'ha scritto in una relazione consegnata al Comune di Paderno Dugnano) che le scorie accumulate nell'impianto non proverrebbero solo da Brescia, ma anche dall'inceneritore di Milano. Quindi nel bunker ci potrebbero essere, oltre alle 10.000 tonnellate di ceneri bresciane, anche un quantitativo imprecisato di ceneri milanesi di cui finora non si è mai parlato
La giornalista del Corriere affronta poi l'altro tema caldo di questa brutta vicenda, quello dei soldi sul quale avevo dato anch'io  qualche indicazione in un post titolato significativamente "L'odore dei soldi". Non meno di 400mila euro è quello che il titolare della Leganti Naturali avrebbe già incassato dall'Inceneritore di Brescia. Il business delle scorie valeva fino a qualche tempo fa 50 euro a tonnellata, ma oggi "il prezzo è calato a 40/42 euro per l'aumento della concorrenza". Il business delle ceneri fa evidentemente gola a molti nuovi smaltitori improvvisati, pardon "sperimentali" come i padroni della Leganti Naturali. Improvvisati e sperimentatori al punto da non installare nei loro impianti, come invece fanno normalmente gli operatori consolidati del settore, dei sistemi di aspirazione e di abbattimento delle emissioni. Autorizzati e ultra favoriti dalla Regione Lombardia. Chissà perché?

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