giovedì 16 gennaio 2014

Consiglio Comunale: un OdG congiunto per gestire l'emergenza

Lunedì 20 gennaio si terrà il primo Consiglio Comunale dell'anno. Al centro dei lavori dell'assemblea cittadina il "caso" dell'inquinamento provocato dalla Leganti Naturali al Villaggio Ambrosiano e le scelte che l'amministrazione ha preso dal 12 dicembre 2013 a oggi per fronteggiare l'emergenza. 
Scelte che sono apparse molto discutibili e poco trasparenti fino a due giorni fa quando una volta emerse le prove che le scorie stoccate nell'impianto realizzato dall'azienda non avevano le caratteristiche previste dall'autorizzazione integrata ambientale rilasciata a suo tempo dalla Regione Lombardia, il Sindaco ha deciso di mettere online tutta la documentazione relativa alla vicenda, analisi delle scorie comprese, e di mettere la Regione di fronte alle sue responsabilità.  Non si trattava infatti di ceneri inerti post combustione non suscettibili di rilasciare emissioni gassose, ma di scorie inquinate all'origine da ammoniaca ed altre sostanze che hanno provocato l'inquinamento dell'aria mettendo in allarme i padernesi e provocando disagi alla popolazione di due quartieri.
L' assemblea discuterà e approverà quasi sicuramente all'unanimità un Ordine del Giorno congiunto presentato dal Sindaco, emendato ed integrato dalla Commissione Capigruppo i cui punti principali sono il mandato al Sindaco:
1) Di proseguire nell’attività di costante interlocuzione con gli enti preposti; 2) Di intensificare ogni forma di monitoraggio circa l’effettiva attività dichiarata e posta in essere dall’azienda per abbattere le emissioni fino al posizionamento dei necessari dispositivi per la definitiva risoluzione del disagio; 3) Di richiedere agli organi tecnici regionali l’ampliamento del monitoraggio delle scorie, oltre che dal punto di vista delle emissioni, anche da quello della composizione chimica e granulometrica della quantità stoccata in sito; 4) Di chiedere agli organi competenti della regione la revisione integrale dell’AIA anche in  funzione dei quantitativi relativi allo stoccaggio delle scorie; 5) Di riservarsi la facoltà, in quanto autorità sanitaria locale, di promuovere e adottare ogni iniziativa necessaria per l’eliminazione di ogni inconveniente connesso all’attività dell’azienda, ivi compresa l’eventuale assunzione di un’ordinanza di rimozione delle scorie.

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