Il primo giorno del nuovo anno tutti
fanno bilanci e buoni propositi. Anche a Paderno Dugnano, il Partito Democratico, con un messaggio del suo segretario ci
ricorda che nel 2014 "abbiamo un progetto da realizzare
insieme".
Oscar Figus nella sua lettera riepiloga i gravi problemi che la
città ha dovuto affrontare, spesso da sola, perché
l'amministrazione guidata dalla destra non è stata capace di far
fronte alle tante emergenze in modo credibile. Ricorda
che le forze di centro sinistra si sono opposte a
questa deriva regressiva, in Consiglio Comunale e in città, insieme ai cittadini
e a tutte le altre forze sociali e politiche che condividevano la
necessità di difendere i beni comuni. Le cose che egli dice sono vere, ma in vista degli impegni che abbiamo di fronte
nel 2014 meritano a mio avviso una riflessione in più.
Paderno Dugnano oggi più che mai ha bisogno della
sinistra. Questo è il tema che voglio mettere all'ordine del
giorno. Ne ha bisogno per ricominciare a crescere e sviluppare le sue potenzialità rimaste ingabbiate e frustrate da cinque anni di
amministrazione di centro destra che hanno impoverito e fatto
arretrare la vita politica, economica, sociale e culturale della
città.
Paderno Dugnano ha bisogno di una
sinistra più forte e sicura di quella esistente che
in questi quattro anni non è riuscita a impedire alla giunta di
destra di portare avanti la riduzione dello spazio pubblico e lo
smantellamento delle strutture sociali e di partecipazione costruite
in passato. In Consiglio Comunale e sul territorio, sinistra e centro
sinistra, si sono opposti alla politica negativa dell'amministrazione, ma hanno subito di fatto il suo programma.
Oscar Figus dice che abbiamo un
progetto da realizzare insieme nel 2014. Egli non lo nomina, ma il
progetto è vincere le elezioni e dare un nuovo governo di centro
sinistra a Paderno Dugnano. Ebbene se questo è il progetto comune
discutiamo del futuro, ma partendo da un'analisi del passato recente.
Non c'è riuscita, questa è la mia
opinione, perché insicura dei suoi valori, delle sue idee, dimentica
della sua tradizione di buon governo e di innovazione, non è stata in grado di prendere l'iniziativa e di dettare l'agenda politica
alla giunta e alla maggioranza. Chi non ha un'agenda politica, non ha niente da dettare.
Se vogliamo costruire insieme un
progetto per il futuro dobbiamo pertanto cominciare seriamente a confrontarci su valori, idee,
progetti e programmi che possono unire sinistra e centro sinistra in
una futura azione di governo per rovesciare di segno la
direzione di marcia della città. Questo confronto
aperto e pubblico sui valori e sulle idee è necessario e urgente se si vuol costruire un nuovo
programma credibile e forte.
La
campagna elettorale inizia ufficialmente fra tre mesi, la melina è
durata fin troppo e tutte le forze che si collocano idealmente nel
campo di chi crede che Paderno Dugnano deve e vuole ricominciare a crescere
per diventare una città più attrattiva, solidale, accogliente,
attiva e moderna, devono schierarsi e farsi riconoscere.
Personalmente credo che debba
scendere in campo una nuova identità di sinistra che indichi
alla città una strada le cui pietre miliari siano tutte
contrassegnate dal segno positivo: più solidarietà, più partecipazione, più lavoro e sviluppo, più
investimenti sull'innovazione e le nuove risorse rappresentate da
giovani, ambiente e cultura.
Da tempo sto lavorando a questo
obiettivo (insieme ad altri esponenti della sinistra cittadina, di comitati e associazioni) perché credo che Paderno Dugnano abbia bisogno di mettere più "sinistra" nel suo motore, più idee,
più valori, più programmi innovativi da perseguire e realizzare
insieme con i cittadini.
Abbiamo un futuro bello e giusto da
costruire e i valori, le idee, gli obiettivi della sinistra, che sono e restano uguaglianza, libertà, democrazia, sviluppo sostenibile rappresentano ancora il futuro da realizzare.
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