Ricevo da Gianfranco Massetti questa riflessione sulla sua scelta di voto alle elezioni primarie del PD di domenica prossima.
Domenica 8 dicembre gli elettori e gli
iscritti al PD sono chiamati alle primarie per eleggere il segretario
del Partito Democratico.
Questo è il punto. Non siamo chiamati al voto per
scegliere un leader indiscusso e indiscutibile e nemmeno un mago
con la bacchetta magica.
Sappiamo quanto è difficile cambiare questo Paese e quanta
energia e forza servano per cambiarlo davvero.
Ci vuole una persona che si metta al
servizio del partito e del paese e non uno che pensi
che il partito e il paese debbano essere le sue occasioni.
Serve una persona che sappia fare
squadra, che unisca le differenze, che faciliti una coalizione di
forze di centrosinistra per vincere le prossime elezioni politiche.
Un progetto concreto di cambiamento,
non solo un’idea vaga e indefinita.
Questo si può ottenere facendo a meno della partecipazione
attiva dei cittadini? Pensando i partiti come a comitati elettorali
che si ritrovano ogni cinque anni? Dimenticando la natura
parlamentare e non presidenziale della Repubblica? Io ho dei dubbi. In questi anni anche la sinistra e il
centrosinistra non hanno saputo cambiare il paese? E’ vero.
In
parte anche perché sono mancati gli esempi ,come diceva Vittorio
Foa.
Buoni esempi. Per questo bisogna fare
sul serio cominciando dai privilegi: dimezzare i parlamentari,
dimezzare i loro stipendi (anche nelle regioni),eliminare i doppi e
tripli incarichi, doppi e tripli stipendi e doppie e triple
pensioni.
Nel partito, nello Stato e nelle Istituzioni.
Come fa una persona a
fare bene il sindaco di una grande città, il segretario del più
grande partito italiano e curare gli interessi dell’intero paese, in Italia, in Europa e nel mondo, presumibilmente da parlamentare ?
Quale esempio rimanda?
Bisognerà mettere mano alle
ingiustizie che vi sono nel mondo dell’economia, della finanza, del
lavoro, delle libere professioni. Rimettere al centro i diritti
civili, i diritti del lavoro, quelli sociali. Offrire pari
opportunità di genere e di generazione, rifare lo Stato..
E questa opera gigantesca di riforma
può essere affidata ad un uomo solo o non è meglio invece confidare
in una Comunità di uomini e donne ( un nuovo PD) ben radicata nel
suo popolo che si fa carico di un di cambiamento in direzione di più
democrazia, più giustizia sociale e più solidarietà?
“Ci vuole ottimismo…facciamoli
sognare.. i migliori ce la fanno…non parliamo della disperazione e
della sofferenza.. delle ingiustizie..”. E’ un film che abbiamo già visto.
Il cambiamento, lo diceva anche Tomasi
di Lampedusa, non è quello che appare evidente
in superficie. A volte bisogna essere
più attenti e più profondi.
1 commento:
Da non PD,devo dire bravo Massetti,bell'intervento,chiaro,logico,conciso.Complimenti.
pierino favrin
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