venerdì 27 dicembre 2013

Leganti Naturali: l'impianto "sperimentale" continuerà a inquinare a lungo, ma i cittadini non ci stanno

Una conferenza stampa deludente, anzi una solenne presa in giro, l'ennesima, che azienda ed enti locali hanno portato avanti ai danni dei padernesi.
Ancora oggi, infatti, mentre i tecnici sostenevano che tutto era sotto controllo, i cittadini di Paderno e Villaggio Ambrosiano sono stati costretti a passare la giornata barricati in casa per non respirare i miasmi provenienti della Leganti Naturali.
"Insoddisfatta? Diciamo che sono incazzata nera - dichiara Jenny Carbone, organizzatrice della raccolta di firme e della manifestazione che ha riunito un centinaio di persone a protestare (foto dalla pagina facebook del gruppo) davanti all'ingresso della fabbrica delle puzze in via Comasina a Paderno Dugnano -. Nella conferenza di stamattina non è stata fornita nessuna informazione certa in merito alla quantità dei rifiuti stoccati nell'azienda e soprattutto alla loro messa in sicurezza per quanto riguarda gli odori insopportabili che continuano a uscire dall'impianto. Il proprietario della società non è stato nemmeno in grado di assicurare che, dopo l'installazione  (tra un  mese) del sistema di depurazione, le puzze cesseranno e ha confermato che queste emissioni non erano state da lui previste. Su quello che hanno detto Arpa e Asl poi è meglio sorvolare, hanno annunciato la pubblicazione nei prossimi giorni dei dati di nuove analisi dell'aria e hanno ribadito che non avendo riscontrata tossicità e non essendosi registrati ricoveri presso gli ospedali, non c'è motivo di allarme. La puzza c'è, ma il problema non li riguarda".
L'unica cosa chiara emersa dall'incontro è che la Leganti Naturali, società che fa capo a Quadrio Curzio Spa, impresa di costruzioni edili e stradali molto nota nel settore, ha potuto realizzare, con l'autorizzazione di Regione Lombardia un impianto "sperimentale" senza passare per i controlli della Valutazione di Impatto Ambientale. Una struttura per il trattamento di rifiuti speciali sulla quale lo stesso proprietario, ing. Alessandro Quadrio Curzio, ha ammesso di non sapere abbastanza, dal momento che ha definito il pesante  inquinamento provocato dalla sua fabbrica, "inaspettato" e ha aggiunto che "gli dispiace tanto".
Tutti i padernesi presenti stamattina nell'aula consiliare hanno così appreso ufficialmente che il territorio di Paderno Dugnano è stato usato come un laboratorio per la messa a punto di un impianto a rischio, e i suoi cittadini come vere e proprie cavie, con l'approvazione degli enti locali che avrebbero dovuto garantire la loro sicurezza. Hanno saputo inoltre che le scorie inquinanti stoccate in migliaia di tonnellate nei bunker dell'azienda non verranno rimosse, ma continueranno a spandere i loro odori nauseabondi.
"Non possiamo più avere fiducia in chi non ci dà notizie certe né garanzie per il futuro - afferma Jenny Carbone -. La manifestazione di oggi che ha visto scendere in strada tante persone provocherà l'allargarsi della protesta. Dopo le feste organizzeremo un'assemblea cittadina per fare il punto e decidere le iniziative da realizzare per difendere la nostra salute, magari cominciando dalla fondazione di un comitato".

1 commento:

Anonimo ha detto...

chiaro e preciso, stavolta come non mai. grazie Arcari!