venerdì 29 novembre 2013

Primarie PD, stasera i tre candidati si sfidano in Tv

Tra dieci giorni, domenica 8 dicembre si terranno in tutta Italia le primarie che porteranno alla scelta del nuovo segretario del Partito Democratico.
I tre candidati alla segreteria nazionale, Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Giuseppe Civati si confronteranno stasera in Tv sui temi principali della loro campagna e sui rispettivi progetti per il futuro del partito e dell'Italia.
L'appuntamento è alle ore 21 su Sky Tg24 HD (canali 100 e 500), in chiaro su Cielo (canale 26 del digitale terrestre e canale 19 della piattaforma Tivusat) e in streaming su skytg24.it. Grazie a Sky Go, inoltre, il dibattito può essere seguito in simulcast su smartphone, tablet e computer.
Queste le regole della sfida televisiva. Dopo la presentazione dei tre sfidanti, che saranno in piedi di fronte a un podio personale con leggio trasparente, partirà il confronto. Ogni candidato ha a disposizione per rispondere un tempo uguale a seconda della domanda che è identica per tutti: 30 secondi o di 1 minuto o di 1 minuto e 30 secondi. Ogni candidato ha diritto a 4 repliche e/o controrepliche da 30 secondi l’una.  Può essere spesa una sola replica o controreplica per tema/domanda. Il diritto di replica deve essere esplicitamente chiesto al conduttore al termine del giro delle risposte. L’ordine del diritto di replica seguirà quello delle risposte precedenti. Ai candidati potranno essere rivolte domande ricevute via Twitter.

È previsto il “fact checking” live: fatti e dati dichiarati passeranno al vaglio di un gruppo di ricercatori della Facoltà di Economia dell'Università di Roma Tor Vergata e i candidati saranno sottoposti in diretta alla verifica delle loro risposte. Grazie al "voting" e all’applausometro, i telespettatori potranno esprimere il loro gradimento su ciascuno dei tre candidati. Tramite My Sky HD, l’app TG24 per iPhone e iPad, SKY GO e il sito skytg24.it, si potrà rispondere alla domanda “Chi ti sta convincendo di più” e decidere se applaudire o dissentire rispetto a quello che  i tre aspiranti alla segreteria del Partito Democratico stanno dicendo.

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