giovedì 17 ottobre 2013

Rho-Monza: il PD del Nord Milano prepara un ricorso al Parlamento Europeo

Ricevo a pubblico questo comunicato stampa sulla Rho-Monza dei Circoli PD del Nord Milano

Comunicato Stampa
Rho-Monza, i Circoli PD della zona nord interessati dall’opera
"Senza interramento l’opera resta inaccettabile"

Paderno Dugnano, 17 ottobre 2013 - I circoli del Partito Democratico delle città di Paderno Dugnano, Cormano, Novate Milanese, Bollate e Baranzate, riunitisi per valutare i risultati della Conferenza di Servizi del 30 settembre e del Tavolo Stato-Regione del 3 ottobre relativi al progetto di riqualificazione della SP Rho-Monza, esprimono la propria totale insoddisfazione.

Senza interramento l’opera resta inaccettabile, anche con le ulteriori modifiche apportate al progetto stesso e presentate nell’ultimo mese, ma – oltre alle diverse questioni di merito – rimangono grosse perplessità sul metodo e sulle modalità con cui – soprattutto le giunte della Provincia di Milano e della Regione Lombardia – intendono procedere.
Perché, oltre all’ostinata opposizione all’interramento nella tratta di Paderno Dugnano, nessuna garanzia è stata fornita circa le modalità e i tempi di realizzazione del sottopasso della linea ferroviaria FNM fra i Comuni di Novate Milanese e di Bollate (per cui è stato erogato l’apprezzabile finanziamento aggiuntivo). Nessun chiarimento sulle modalità di coordinamento tra Società Serravalle (con competenza sui lotti 1 e 2) e Società Autostrade (con competenza sul lotto 3). Perduranti criticità sono state evidenziate sulla modificata viabilità sovra locale, per la questione delle complanari, e sulla piena funzionalità dello svincolo di “Bollate-Novate”. Riteniamo poi un errore la posizione favorevole al lotto 3, in gran parte in rilevato e in trincea poco profonda, dell’amministrazione comunale di Baranzate.
Occorre ricordare che la viabilità complanare prevista dal progetto del 2010 è elemento rilevante per la viabilità sovracomunale come evidenziato dalle analisi del traffico realizzate dalle stesse concessionarie a supporto degli studi di impatto ambientale sottoposti alle valutazioni delle commissioni di VIA ministeriali.
Regione Lombardia ha classificato, nel proprio parere, la strada in modo contraddittorio sia di livello provinciale che di collegamento urbano locale ignorando completamente la funzione prevista nel progetto del 2010 che poneva questa strada quale elemento di collegamento dei comuni del nord Milano realizzata allo scopo di sovraccaricare la tratta autostradale.
L’esclusione della complanare dalla opere in progetto, porterà l’autostrada alla congestione con abbondante anticipo rispetto alle previsioni degli studi di traffico.
A questo si aggiunga che ancora non è stata firmata la VIA Nazionale sui Lotti 1 e 2 (che vorremmo poter valutare), la mancanza di un prospetto dei costi nonché l’assenza di qualsiasi previsione sui tempi di realizzazione e vaghezza anche sulla data stessa di inizio lavori.
Mentre ancora non è stato chiarito chi decide cosa, se le amministrazioni comunali possono esprimere un solo parere sul lotto di competenza (imponendo la valutazione del comune di Milano al solo Lotto 3) o addirittura – come sostiene la vergognosa verbalizzazione della conferenza Stato-Regioni del 3/10 – che i comuni esprimono un parere solo sul proprio territorio di competenza (relegando la richiesta di interramento al solo comune di Paderno Dugnano) e che – per quelli che hanno in questi anni cambiato idea – vale il parere positivo espresso nel 2010.
Se tutta la questione non fosse drammatica saremmo alla farsa.
Tutte le scelte sono state avvallate sulla base di pareri tecnici espressi da Serravalle e Autostrade (che sono invece parte in causa) che hanno spesso dichiarato tutto e il contrario di tutto pur di dimostrare l’impercorribilità del progetto alternativo con interramento (avvallato dalle amministrazioni e dalle forze politiche del territorio) proposto invece dai Comitati.
Comitati, al cui lavoro, va invece il nostro apprezzamento e sostegno, come anche verso tutti i cittadini che si sono mobilitati in prima persona per tenere alta l’attenzione e la mobilitazione e vicinanza, in particolar modo, per quei cittadini che con lo sciopero della fame a staffetta hanno attuato una protesta civilissima, silenziosa e non violenta.
Noi democratici, auspichiamo da sempre la riqualificazione e della SP46, ma chiediamo e pretendiamo minimo impatto, risolvendo le attuali criticità ambientali ed infrastrutturali e senza rischio alcuno per la salute dei cittadini.
Chiediamo però anche un vero ascolto dei territori e delle amministrazioni interessate all’opera perché a questo punto risulta purtroppo evidente il totale disinteresse verso le legittime richieste dei cittadini e dei territori da parte di Milano-Serravalle, Società Autostrade ma soprattutto da parte di Regione Lombardia e Provincia di Milano, le cui Giunte hanno approvato un progetto di riqualificazione in contrasto con il parere dei territori e con le stesse deliberazioni approvate dai propri Consigli Regionale e Provinciale, l’ultima recentemente in Provincia di Milano proposta dal nostro Gruppo Consiliare, che chiede con chiarezza l’interramento a Paderno Dugnano.
I circoli del Partito Democratico delle città di Paderno Dugnano, Cormano, Novate Milanese, Bollate e Baranzate, non possono accettare il disprezzo per le legittime e fondate richieste dei cittadini e delle Amministrazioni locali del Nord Milano per una viabilità riqualificata, sostenibile e compatibile con il contesto urbano nella quale è collocata.
Abbiamo deciso quindi di raccogliere e (dove necessario) tradurre tutti i materiali, le relazioni ed i pareri tecnici al fine di sostenere un ricorso presso il Parlamento Europeo per la palese violazione della Convenzione di Aahrus (sottoscritta anche dal nostro Paese) che garantisce completo accesso alle informazioni ed effettiva partecipazione del pubblico al processo decisionale nonché libero accesso alla giustizia in materia ambientale.
Argomenteremo come da anni si continuino a sostenere posizioni ufficiali non suffragate da documenti certi e a contrastare la partecipazione dei cittadini e delle amministrazioni locali al processo decisionale, richiedendo un arbitrato – realmente terzo - su tutta l’opera di riqualificazione.

I Circoli del Partito Democratico
di Paderno Dugnano, Cormano, Novate Milanese, Bollate, Baranzate


1 commento:

Anonimo ha detto...

Dite quello che volete ma io la lotta di classe dei cittadini non l'abbandono mai.
W il Partito Democratico