sabato 14 settembre 2013

Rho-Monza: diario di un digiunatore

Ho iniziato il mio secondo giorno di sciopero della fame di protesta contro il progetto di autostrada Rho-Monza a 14 corsie. Il primo giorno è passato senza problemi, ho bevuto molto, circa due litri d'acqua, ho "mangiato" due caffè e un bicchiere di latte ieri sera.
Mi sento bene ma il digiuno mi ha causato un po' di nervosismo e la tendenza all'iperattività che mi ha spinto a lavorare e muovermi di più per compensarlo. Così oltre a scrivere ed aggiornare il blog con le relazioni sull'assemblea "Idee Comuni", ho cucinato per la famiglia, ho fatto un lungo giro in bicicletta, ho accompagnato mia figlia a scuola. Alla sera avevo un fastidioso mal di testa provocato dalla tensione. Decisamente non sono gandhiano.
Il "bollettino" medico delle prime 24 ore è il seguente: ieri mattina la mia pressione, prima di prendere la pastiglia di Perindopril, era 160-80. In serata era discesa a 140-80. Stamattina di nuovo 160-80 mentre la glicemia era a quota 123.
Oggi andrò a volantinare davanti all'UNES per informare i cittadini che lo sciopero della fame contro il "mostro" iniziato 14 giorni fa da Fabrizio Allegro, proseguito da Oscar Figus e da Daria Castelli, sta andando avanti, con me fino a domani e da lunedì continuerà con Stefania Peverati che passerà il testimone a Katia Scanavacca. Dopo Katia si è proposto Pino Calvano e sicuramente altri cittadini padernesi si faranno avanti nei prossimi per proseguire questa catena di protesta silenziosa che ha un alto valore simbolico perché digiunare vuol dire mettere il proprio corpo in gioco per il bene comune.

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