giovedì 25 luglio 2013

Meglio provare e non riuscire che non riuscire a provare

Todd Hayes: E cos'è cambiato?
Professor Malley: Voi. Gli studenti.
Todd Hayes: Perché ci siamo fatti furbi, e non vogliamo più morire per quegli stronzi.
Professor Malley: Perché volete stare il più lontano possibile dal mondo reale. E quegli stronzi, a proposito, quante volte lo ripeterai?, ci campano sulla vostra apatia. Ci campano sulla vostra deliberata arroganza. Ci elaborano le strategie, valutano quante volte riusciranno a farla franca.
Professor Malley: Ci sono persone che lottano per cercare di migliorare le cose.
Todd Hayes: Secondo lei meglio provare e non riuscire, che non riuscire a provare, giusto?
Professor Malley: Sì.
Todd Hayes: Ma qual è la differenza se il risultato non cambia?
Professor Malley: C'hai provato almeno



Con questo dialogo tratto dal film di Robert Redford "Leoni per agnelli", tento di rispondere alle critiche che mi sono subito state indirizzate da due blog cittadini non appena ho pubblicato il "manifesto" frutto dell'iniziativa di un gruppo di persone che hanno con me condiviso la necessità di organizzare un grande confronto pubblico sul futuro di Paderno Dugnano.
Condivido lo spirito e la convinzione del professore, interpretato nel film da Redford, che a un certo punto bisogna fare qualcosa per "cercare di migliorare le cose" e che "è meglio provare e non riuscire" che non tentare nemmeno. Io credo che il tempo delle riflessioni che non producono fatti sia finito. Ora è il tempo di mettersi in gioco e provarci. 
Le idee ci sono, la volontà anche. Per chi è in buona fede e ha dei sogni o dei progetti per il bene comune è venuto il momento di metterli in piazza, di esporsi e portarli al confronto collettivo. Io di idee sul futuro della città ne ho diverse, alcune le ho già esposte su questo blog e su altri mezzi, altre le vorrei discutere con tutti quelli che sono interessati ad ascoltarmi. Vi chiedo solo di fare altrettanto, provarci, insomma, mettendo da parte pregiudizi e antipatie personali che in questo momento non contano niente. Io la mia faccia ce la metto e il mio nome anche. Volete provare farlo anche voi?

1 commento:

Gianni Rubagotti ha detto...

Sai che quando volevi chiudere il blog se nessuno ti mandava contributi mi sono messo a scriverne (a proposito ce n'è ancora uno sull'IMU per le case sfitte).

Quindi per quanto mi riguarda la risposta al volerci provare non è un sì scontato con domande su come.

Siamo in un tempo dove la politica tradizionale impazzisce: liste civiche appena formate prendono 10 volte più voti di liste ufficiali di partiti che solo poco tempo prima facevano il pieno delle elezioni.

Quindi la discriminante è aprire davvero la porta ai cittadini, specialmente a quelli più lontani, non "associati", piuttosto che fare un think tank di "organici".

Se si riesce a far questo il PD si troverà di fronte all'alternativa di aprirsi o di chiudere la porta a una eventuale lista civica che può contendergli le primarie o anche andare da sola. 4 anni fa sarebbe stato un discorso assurdo ma oggi i partiti tradizionali sono in crisi nera, anche se vincono le amministrative (fatevi un giro a Cinisello nel PD e in SEL che pure han vinto...)