sabato 20 luglio 2013

Dolmen, cattedrali barocche, Montalbano e petrolchimica

Salutata Siracusa (e il B&B Dolce casa che consiglio vivamente per una sosta) la nostra giornata dedicata al Barocco è iniziata con la visita a un Dolmen. Una freccia solitaria lo indicava ai bordi della statale 115 e non ho resistito. 
I Celti un tempo vivevano anche qui e hanno lasciato le loro tracce megalitiche. Il Dolmen che è vicino a Cassibile è circondato da un fitto canneto e fiancheggiato da un ruscello. Il luogo proietta un'immagine primordiale guastata un po' dalle moderne colonne di mattoni poste a sostegno dell'enorme pietrone orizzontale e da una villetta (sicuramente abusiva) costruita proprio a ridosso.
Dopo aver reso il doveroso omaggio al sangue del mio sangue, la scalinata spettacolare e scenografica delle cattedrale di Noto ci ha fatto fare un salto in avanti di qualche millennio. La piazza sottostante è completata dal palazzo del Municipio con a fianco un giardino verdissimo di ficus monumentali. Tornando al posteggio abbiamo ammirato un gigantesco mosaico di pietruzze colorate che come un tappeto ornamentale ricopriva una strada in salita lunga alcune decine di metri.
Lasciata Noto siamo arrivati a Modica abbarbicata su una rupe tra due fiumare alla sommità della quale sorge la cattedrale di San Giorgio, un santo genovese perché anche qui tra lombardi e genovesi in passato diverse comunità di immigrati chiamati dai Normanni hanno ripopolato questa parte dell'isola.
La cattedrale di Modica è sovrastata da una guglia altissima e dal sagrato si domina la città bassa. Da qui siamo scesi a precipizio verso il mare dove a Punta Secca abbiamo visitati il set della  "casa di Montalbano". Come tutti i set ci ha un po' deluso perché in video è tutto diverso e fa un'altra impressione, ma la fiction è la fiction. 
Fatto il bagno e una frugale colazione a base di pane e ciliege (dell'Etna) dolcissime abbiamo raggiunto Gela e subito dopo la quinta di ciminiere e craker petrolchimici che rappresenta il moderno landmark della città, abbiamo lasciato la costa per inerpicarci verso Piazza Armerina. Domani visiteremo la Villa del Casale, la villa romana meglio conservata e più famosa del mondo per via dei suoi mosaici. 

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