Gianfranco Massetti rompe gli indugi
con un messaggio inviato a due blogger (io a Giuranna), al segretario
del Partito Democratico, Oscar Figus e al capogruppo, in Consiglio comunale,
Marco Coloretti con il quale l'ex sindaco cerca di spingere il PD padernese ad
uscire dall'angolo in cui gli eventi post elettorali l'hanno
cacciato.
L'orizzonte del suo ragionamento sono
le elezioni amministrative della primavera 2014 che forse si
terranno in concomitanza con le politiche). “A quell’appuntamento ci si deve arrivare con un nuovo progetto per la
nostra città – egli osserva -. Il centro destra con Alparone ha avuto una chance e, in
cinque anni, non ha combinato alcunché . Anzi ha bloccato lo
sviluppo della città. Il PD ha sperimentato il sapore
dell’opposizione e ora è davanti ad un bivio. Aggrapparsi alla
vocazione maggioritaria e fare tutto da solo (programma, primarie,
candidato) per poi rivolgersi agli elettori, o mettersi al servizio
di un progetto civico ed offrire alla città idee, proposte,
strumenti e candidati senza pregiudizi di primogeniture?”.
L'obiettivo è verificare la disponibilità al confronto e alla collaborazione con chi progetta un futuro diverso per la Città di Paderno, al fine di favorire la costruzione libera di una rete di forze, persone, liste, associazioni, blog che, pur nell’autonomia dei percorsi, abbiamo la comune consapevolezza che non si deve perdere quell’appuntamento. Una rete che si dovrebbe consolidare in un nuovo soggetto politico locale portatore del programma uscito dalla discussione dei Forum che verrà proposto nel 2014 agli elettori.
Che dire? Apprezzo l'intenzione, tanto più che anche il fronte della destra è in movimento in vista delle elezioni amministrative. Oggi il blog Paderno7 pubblica un lungo intervento di uno dei suoi fondatori che in sintesi lancia come candidato sindaco di una lista civica ecumenica di destra-centro-sinistra, l'assessore Ghioni, indicando così all'area politica e sociale che aveva votato Alparone nel 2009, una nuova strategia elettorale.
Nel ragionamento di Massetti ci sono però alcuni lati oscuri da chiarire. Con quale credibilità il PD, che attualmente è un partito residuale dal momento che il suo progetto fondativo è fallito e non ha alcuna identità presentabile, se non quella del governo Letta, potrà lanciare questa iniziativa? Una proposta come quella accennata potrebbe avere una possibilità di riuscita se a lanciarla fosse non il PD screditato a livello nazionale, ma un gruppo di cittadini impegnati in politica, rappresentativi di lotte sociali, di iniziative culturali e attività concrete per la valorizzazione e difesa della città e del suo territorio, che si facessero promotori del dibattito e dell'azione politica alla quale i partiti potenzialmente interessati (PD, PRC-PdCI, SEL, Verdi) potranno aderire, ma alla pari con gli altri soggetti.
Nel ragionamento di Massetti ci sono però alcuni lati oscuri da chiarire. Con quale credibilità il PD, che attualmente è un partito residuale dal momento che il suo progetto fondativo è fallito e non ha alcuna identità presentabile, se non quella del governo Letta, potrà lanciare questa iniziativa? Una proposta come quella accennata potrebbe avere una possibilità di riuscita se a lanciarla fosse non il PD screditato a livello nazionale, ma un gruppo di cittadini impegnati in politica, rappresentativi di lotte sociali, di iniziative culturali e attività concrete per la valorizzazione e difesa della città e del suo territorio, che si facessero promotori del dibattito e dell'azione politica alla quale i partiti potenzialmente interessati (PD, PRC-PdCI, SEL, Verdi) potranno aderire, ma alla pari con gli altri soggetti.
Ultima perplessità, ma non ultima:
esiste in città un gruppo di cittadini singoli e organizzati in
grado di fare questo, cioè disposti a impegnarsi e costituirsi come motore dell'iniziativa?
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