venerdì 10 maggio 2013

610 firme per salvare i tigli di via Sant'Ambrogio

Ricevo questo comunicato sulla raccolta firme per salvare i tigli di via Sant'Ambrogio che ha protocollato ieri in Comune 610 firme raccolte.

Sono state consegnate ieri, giovedì 9 maggio, da  cinque rappresentanti del Comitato per la riqualificazione della Via Sant'Ambrogio - costituitosi attorno alla proposta di petizione per evitare il taglio dei tigli - 610 firme di cittadini residenti che chiedono al Comune di non procedere con il progetto che prevede il taglio dei tigli, ma di valutare con criterio le scelte, tenendo conto dell'importanza di questi alberi.
Hanno contribuito alla raccolta singoli cittadini, alcuni dei quali proprio residenti  in Via Sant'Ambrogio, movimenti e partiti locali. Per citarne alcuni: la Rete Ecocivici, il Pd, il M5S, Il Circolo EcoCulturale La Meridiana, rappresentanti del CCIRM, CaraTerra Mia.
I firmatari ritengono che gli alberi siano fondamentali nella vita delle città. Vi sono soluzioni alternative che garantirebbero il mantenimento degli alberi e che potrebbero dare un assetto alla zona di maggiore fruibilità, vivibilità e sicurezza in particolare per coloro che percorrono la via Sant’Ambrogio a piedi, con le biciclette, con carozzine.
Il Comune aveva dichiarato che a maggio vi sarebbe stata la decisione. Al momento non è stata comunicata alcuna data di convocazione dell'assemblea prevista in quartiere. 

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Gentile sig. Arcari,

a partire dal fatto che il verde, così come l'acqua, sono il migliore regalo che la nostra Terra abbia potuto farci, cottolineo nuovamente come il paventato senso unico in questa strada sia un autentico attentato all'incolumità dei cittadini.
Mi piego: ogni mattina percorro quella strada per recarmi al lavoro e noto con mio grande disappunto l'alta velocità con la quale quasi tutti gli automobilisti la percorrono.
Il senso unico credo che sia un incentivo maggiore a dare di gas, con la buona pace delle biciclette e delle carrozzine.

carlo arcari ha detto...

Caro anonimo, esistono da sempre i limiti di velocità nei centri abitati (50 km orari massimo) oltre a diversi tipi di dissuasori fisici di velocità (i famosi dossi). A quelli che mettono a rischio la vita dei ciclisti e dei pedoni "dando gas" bisogna imporre il rispetto delle regole e i modi previsti dalla legge ci sono. La civiltà è obbligatoria.

Anonimo ha detto...

Scusi, chi le ha detto che il senso unico incentiva la velocità?
Vorrei segnalare che il problema velocità c'è in via Camposanto (e non è a senso unico) in Via roma (e non è a senso unico), in via Pepe (e non è a senso unico), o in Cardinal Riboldi (e non è a senso unico).
In via cesare battisti persino i camion fanno le gare di accellerazione (e non è a senso unico).
Presumo che avendo lei constatato la situazione personalmente e ripetutamente (ogni mattina) si sia fatto carico di segnalare il mancato rispetto delle velocità ai vigili, come gli abitanti lo stanno facendo in altre zone.

Alberto ha detto...

Per Cesare Battisti mi è stato detto che i dossi (o le strisce rialzate) non si possono più mettere. devono trovarsi ad almeno 80 mt da curve o rotatorie. Quindi viste le rotonde ed il tratto curvilineo, in via Cesare Battisti non vi sono altri modi per ridurre la velocità a parte il classico autovelox fisso...
Peccato perchè rialzando gli attraversamenti pedonali la velocità sarebbe ridotta con grande aumento della sicurezza soprattutto prima della grande rotatoria dopo il civico 77 e davanti all'asilo.

Anonimo ha detto...

Via cesare battisti purtroppo è un crocevia di numerosi problemi.
Vi è il passaggio di camion di grande e grandissima stazza, con notevole incremento di inquinamento.
Ci sono le macchine/furgoni che rimangono sempre accesi al passaggio a livello.
E vi è il problema della velocità sia in ingresso che in transito.
Al di là dell'impossibilità di poter installare dei dossi in determinati punti (assolutamente da verificare meglio), è necessario che trovino una soluzione a questo ed agli altri 2 problemi della via e di cui l'amministrazione è già ampiamente informata.
Con l'arrivo della stagione estiva e la necessità di aprire le finestre, il ricambio dell'aria (soprattutto se respirata da donne e bambini) non è proprio il massimo.
Non credo che bisogni aspettare qualche anno per vedere delle auto che rispettano l'ordinanza di spegnimento dei motori o la via inabilitata ai mezzi pesanti.
La cosa sta diventando alquanto seccante.
Andrea

Gianni Rubagotti ha detto...

L'amministrazione comunale ha bisogno di soldi? faccia fare un giro ai vigili per multare le auto ferme al passaggio a livello e lasciate accese :-) Magari faccia una task force come piacciono al Sindaco :-)
Dopo un paio di giri come questo la spegneranno tutti.
Anche perché lasciarla accesa consuma benzina.
Vorrei ricordare che l'ordinanza mi sembra risalire al Sindaco Mastella, mi pare si parli di anni 80...