Aggiornamento sul caso Salgaro
Paderno Dugnano, 3 aprile 2013 -
Richiedendo un'integrazione dei documenti agli uffici è saltato
fuori un NUOVO debito dell'ex assessore - in parte personale in parte
societario - risalente al 2006 (sul quale esiste un parziale rientro)
ma che peggiora la situazione di debito nei confronti del nostro
comune ad oltre 31mila euro.
Noi ci chiediamo: visto che l'ultima
parte del debito di cui siamo venuti a conoscenza risale al 2006 ed è
già in recupero coattivo, se non avessimo proceduto con l'accesso
agli atti, avremmo saputo tutto questo?
E soprattutto: si è provveduto ad
informarne il Sindaco?
E come giudica il Sindaco questo nuovo
sviluppo della vicenda? E come giudica l'intervista al suo ex
assessore?
A leggere quanto l'ex assessore
afferma, infatti, emergerebbe che per lui non c'è stato alcun
problema. Per quello che lui ha potuto appurare, non esiste
incompatibilità tra la morosità verso l'ente e la carica di
assessore, quindi perché rimuoverlo?
Ma può essere questa l'etica che ha
guidato un amministratore pubblico, ora tardivamente allontanato, ma
che per quattro anni è rimasto imperterrito al suo posto, cumulando
debiti con l'ente che avrebbe dovuto rappresentare mentre questa
maggioranza, Sindaco in testa, non si accorgeva di nulla?
Per questi motivi noi pensiamo che
questa non sia una vicenda privata tra un Sindaco e un suo ex
collaboratore, ma un fatto pubblico vergognoso che ha incrinato il
rapporto di fiducia tra chi amministra o ha amministrato e i propri
cittadini.
Noi le risposte continuiamo a chiederle
agli uffici come ci compete, ma restiamo sempre in attesa della
commissione consiliare speciale, per ristabilire quel rapporto di
fiducia tra amministratori e cittadini che è stato fortemente
compromesso e che la doverosa reazione del Sindaco non è sufficiente
a ricostruire.
Marco Coloretti e Oscar Figus
Capo Gruppo Consiliare e Coordinatore cittadino
Partito Democratico Paderno Dugnano
Capo Gruppo Consiliare e Coordinatore cittadino
Partito Democratico Paderno Dugnano
6 commenti:
Pensatela come volete ma una gran tirata d'orecchie spetta anche all'ufficio tributi.Sia che abbia informato il sindaco per tempo sia,ed è ancora più grave, che non lo abbia fatto.
Oppure il lavoratore dipendente è sempre e comunque intoccabile.
pierino favrin
Ciao,possiamo noi cittadini chiedere di non pagare la TARSU che tra qualche giorno arriva nelle nostre case in attesa che questo EX Assessore tiri fuori fino all'ultimo centesimo di euro compresi gli interessi legali?
Grazie per la risposta,Pasquale Taccone
Il dottor Coloretti pone domande lecite ma se lui fosse stato un buon amministratore le risposte dovrebbe conoscerle visto che nel 2006 era assessore proprio ai tributi. Come mai in 3 anni non ha saputo nulla che un consigliere di minoranza era debitore???!
caro anonimo, la tua volonterosa provocazione è poco credibile. Come è noto le cartelle esattoriali del 2006 si pagano nel 2007 e gli uffici comunali, pur con tutta la buona volontà, non riescono materialmente a controllarle tutte entro un anno e mezzo (primavera 2009). Ma a parte questo, se anche per assurdo l'assessore in carica lo fosse venuto a sapere, resta una grande ed evidentissima differenza tra i due casi che pretendi di mettere a confronto. Salgaro nel 2006 non era un assessore in carica, titolare di deleghe importanti come quella dei Lavori Pubblici, nominato direttamente dal sindaco che se ne è fatto garante davanti a tutti affidandogli l'incarico. Per te è la stessa cosa?
Grazie carlo per la tua precisazione. Naturalmente, quando non si hanno più argomenti, le unghie stridono sui vetri. I controlli del 2007 risalgono all'estate 2012 (lo dicono gli uffici e le carte consegnate), il debito del 2006 all'anno prima, come da logica (2011, non saprei dire la stagione, chiedetelo a Ruzzon, magari lei lo sa). All'anonimo in questione voglio dire due cose: uno, non sono "dottore", la seconda è mandarlo a quel paese, perchè anche se non sono dottore cerco di essere quanto meno educato. Sugli uffici qualche ragione Favrin potrebbe averla, ma qual era il loro mandato? perchè ogni volta che io sollevo il problema si invoca come un mantra la fatidica "privacy", ma in questa vicenda di vizi privati e nessuna pubblica virtù il concetto di privacy è stato (ab)usato quanto meno erroneamente. Anche questo andrebbe capito e anche per questo chiediamo la commissione speciale.
Un saluto
marco coloretti
Caro Coloretti,
non si tratta di privacy,l'ufficio preposto quando rileva la morosità di un cittadino contribuente,ed è suo compito rilevarla,ha una procedura da seguire.
In quanto al sign. Salgaro,del quale si continua a fare riferimento alla sua carica ai lavori pubblici,non mi risulta che abbia approfittato della Sua posizione per procurarsi illecitamente del denaro,e questo sì sarebbe stato grave motivo di sospensione dall'incarico ed altro.
Anche in caso di morosità,e non solo verso la pubblica amministrazione, si può essere debitori sfortunati,
ingenui,raggirati,non attenti ai propri affari,azzardati,rischiosi ma tuttavia onesti ,oppure disonesti.
Ma si questo giudizio non mi permetto assolutamente lanciare pietre.
Quindi stendiamo il classico velo pietoso sulla questione
perchè probabilmente la massima autorità politica dell'amministrazione comunale, non ha ritenuto l'operato del suo assessore sufficiente,e anche quì non voglio assolutamente entrare nel merito,e invece di addurre questa motivazione ha preferito l'alibi di altre motivi.
pierino favrin
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