E' per questo motivo, io credo, che un evento
importante come quello di martedì prossimo, che vedrà la
partecipazione straordinaria di mons. Luigi Bettazzi, Vescovo di
Ivrea, presso il Santuario dell'Annunciazione, viene ignorato, nascosto e
rimosso dall'amministrazione padernese.
Il sindaco, Marco Alparone, non solo
non ha sentito il bisogno di evidenziare sulla home page del sito
comunale l'eccezionale appuntamento, ma non parteciperà nemmeno
all'incontro che è stato ufficialmente ignorato al punto che egli e
la sua maggioranza hanno pensato bene di fissare proprio per martedì
sera la seduta del Consiglio Comunale.
In realtà la seduta si sarebbe dovuta tenere lunedì sera, ma la maggioranza non era in condizione di assicurare il numero legale e certo la minoranza non poteva garantirlo dal momento che il punto principale in discussione è il consuntivo del Bilancio 2012. Insomma i problemini personali dei membri della maggioranza impongono ad Alparone e a tutta l'amministrazione questa ennesima brutta figura.
Ma è la città che non può dirsi tale se non riesce nemmeno a valorizzare questo appuntamento che in qualsiasi altro luogo sarebbe stato al centro dell'attenzione istituzionale.
In realtà la seduta si sarebbe dovuta tenere lunedì sera, ma la maggioranza non era in condizione di assicurare il numero legale e certo la minoranza non poteva garantirlo dal momento che il punto principale in discussione è il consuntivo del Bilancio 2012. Insomma i problemini personali dei membri della maggioranza impongono ad Alparone e a tutta l'amministrazione questa ennesima brutta figura.
Ma è la città che non può dirsi tale se non riesce nemmeno a valorizzare questo appuntamento che in qualsiasi altro luogo sarebbe stato al centro dell'attenzione istituzionale.
Bettazzi non è un vescovo qualunque.
Partecipa, infatti, a tre sessioni del Concilio Vaticano
II citando, il 4 ottobre 1965, il filosofo Antonio
Rosmini, autore dell'opera Cinque Piaghe della Santa Chiesa,
allora ancora all'Indice dei libri proibiti della Chiesa.
Nel 1978, insieme al vescovo
rosminiano Clemente Riva e al vescovo Alberto Ablondi,
chiese alla Curia Vaticana di potersi offrire prigioniero
in cambio del presidente della Democrazia Cristiana Aldo
Moro. La richiesta, tuttavia, venne fermamente respinta.
Nel 1992 partecipa alla marcia pacifista organizzata da Pax
Christi insieme a Mons. Antonio Bello nel mezzo
della guerra civile in Bosnia ed Erzegovina.
Il 20 febbraio 1999 si
dimette per raggiunti limiti di età, conservando il titolo
di vescovo emerito di Ivrea. Risiede nel Castello
Vescovile di Albiano, residenza estiva dei vescovi di Ivrea.
Nel 2007 dichiarò pubblicamente che la
sua coscienza gli imponeva di disobbedire e che era favorevole al
riconoscimento delle unioni civili, i DICO, sostenendo le iniziative
del governo Prodi e riconoscendo alle coppie omosessuali un
fondamento d'amore equiparato a quelle eterosessuali.
È presidente del Centro Studi
Economico Sociali di Pax Christi Italia ed è
impegnato nell'attività di conferenziere in diverse regioni
d'Italia.
Ferse è per questa forte personalità
progressista che la giunta di centro destra lo ignora?
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