venerdì 15 marzo 2013

Salgaro-Alparone: basta giochetti, fuori la verità

Adesso basta con i giochetti di parole, col dire e non dire, la cittadinanza ha diritto di sapere come stanno le cose tra l'assessore Salgaro e il sindaco Alparone che per motivi non dichiarati ufficialmente gli ha improvvisamente  tolto la fiducia e le deleghe.
Oggi sulle pagine de il Giorno l’ex Assessore Salgaro, fornisce la sua versione dei fatti dalla quale emerge un quadro che di politico non ha niente e che getta un'ombra limacciosa sulla correttezza dei rapporti tra amministratori e cosa pubblica, cioè tra signori del Palazzo e cittadini.
Ero stato chiamato dal Comune per sistemare la situazione tributaria della mia società, che aveva dei debiti con le casse municipali - dichiara Salgaro a Il Giorno –. Il Sindaco era al corrente della cosa e non ha mai avuto nulla da obiettare. Comunque ero riuscito a fare un normale piano di rientro come qualunque altro semplice cittadino. Poi il primo cittadino ha cambiato idea e mi ha proposto le dimissioni. Oggi mi è arrivata la revoca in cui si parla di fiducia. I problemi tributari legati alla mia società non erano motivo di incompatibilità, anche secondo gli uffici. Sto rientrando, e in un momento simile non credo di essere l’unico. Il mio operato all’interno dell’Amministrazione è stato irreprensibile, ho sempre lavorato per il bene della città“.
Insomma, veniamo a sapere che l'assessore Salgaro ha accumulato nel tempo dei debiti (quanti?) tributari, cioè tasse o concessioni (quali?) non pagate, nei confronti del Comune, cioè nei confronti nostri, che gli versiamo tutti i mesi uno stipendio. Veniamo a sapere che il sindaco Alparone, stando alle dichiarazioni del suo ex assessore, "era al corrente e non ha mai avuto nulla da obiettare". Veniamo a sapere, sempre da Salgaro, che dopo aver tollerato questa situazione di oggettiva incompatibilità (un assessore debitore moroso della sua stessa amministrazione), il sindaco avrebbe "cambiato idea" e chiesto prima le sue dimissioni e poi (non avendole ottenute) rimosso l'assessore.
La cosa appare gravissima e inaccettabile. Alparone non si fida più di Salgaro e lo rimuove, ma noi possiamo fidarci di lui che fa questo con grave e colpevole ritardo? Perché non vorrà venirci a dire che lui si è improvvisamente svegliato ieri mattina? La vicenda va avanti da tempo, mesi come minimo. Perché?
Il sindaco deve dare molte spiegazioni a noi cittadini che abbiamo il diritto di conoscere tutti gli aspetti di questa vicenda dai contorni poco chiari. Lunedì farà bene a non raccontare storie in Consiglio comunale. Qui a rischio non è più solo la poltrona di Salgaro.

6 commenti:

Gianni Rubagotti ha detto...

Aggiungo una domanda: ammettiamo che Salgaro come tanti imprenditori che affrontano la crisi sia in difficoltà con i pagamenti.
Ci sta, ripeto, è una situazione diffusa.

Ma non è lo stesso Salgaro che si è candidato in regione con conseguenti spese per manifesti, in tempo, etc etc?

Anonimo ha detto...

Si sta andando fuori tema.Salgaro non è l'unico imprenditore a dover ristrutturare i propri debiti,Salgaro non è l'unico cui qualcuno,probabilmente il Suo partito,ha pagato la campagna elettorale.Il Punto è;Salgaro,col quale io ho un personale cordiale rapporto di conoscenza,ha svolto, pur nei limiti delle ristrettezze di bilancio,sufficientemente bene
il Suo compito di assessore?Se sì,
perche rimuoverlo,se no,c'è voluta quasi un'intera legislatura per accorgersene?Temo che Salgaro al di la di tutto, sia vittima sacrificale dei soliti nefasti
equilibri di poterte
pierino favrin

Maurizio Virtuani ha detto...

Anche se voto il PD da molti anni, in merito al dibattito su Salgaro credo che si dovrebbe essere meno accaniti ma più obiettivi.

A mio giudizio occorre tenere ben distinte due posizioni che lo riguardano.

La prima concerne la sua posizione debitoria nei confronti dell'ente pubblico.
Come già più volte evidenziato questa situazione è figlia purtroppo della crisi degli ultimi anni. Se esiste tale posizione debitoria un semplice piano di rientro (da rispettare) risolverebbe il tutto. Invito pertanto Salgaro di presentare tale piano di rientro e di dire in modo chiaro e preciso chi ne ha una copia. Un piano di rientro concordato a voce non ha tuttavia alcuna validità.

La seconda posizione riguarda il suo operato da Assessore. Se il suo operato è valido perchè e accanirsi contro di lui in modo quasi da inquisizione?

Concludendo l'esistenza di un piano di rientro scritto e un buon operato da assessore non giusitifica una sua dimissione a mio modestissimo giudizio.

Mettiamoci sempre nei panni dell'altro prima di muoverci. Le parole sono più taglienti di una spada, cosi diceva un vecchio saggio.

carlo arcari ha detto...

Caro Virtuani, siamo dello stesso partito ma abbiamo evidentemente due visioni dell'etica pubblica molto diverse. Un assessore in carica se ha un problema di morosità fiscale nei confronti del Comune di cui è amministratore e dal quale prende uno stipendio, si dimette perché non fa il suo dovere di cittadino e dà un cattivo esempio ai suoi amministrati.Il suo operato di assessore ai lavori pubblici in questo caso non c'entra e non è in discussione. Abbiamo come cittadini il diritto e il dovere di sapere da quanto va avanti questa storia, da quando gli uffici ne erano al corrente e perché il sindaco ha deciso di agire solo ora. Nessun accanimento, vogliamo sapere soltamto la verità. Salgaro non è un cittadino come gli altri, ha dei doveri in più che derivano dalla sua carica. Il problema è politico.

Oscar Figus ha detto...

Scusate ma non capisco cosa centri ora il PD, ma possibile che si finisca per discutere sempre d'altro ?

Abbiamo un Assessore che è stato improvvisamente rimosso dal proprio ruolo con un comunicato stampa del Sindaco, Assessore che, a sua volta, ha rilasciato delle dichiarazioni ai giornali.

Se non fosse per la nostra richiesta urgente in Consiglio Comunale non se ne sarebbe neppure parlato, dove sta l'accanimento ?

Qui la questione non è il problema finanziario in se né da quanto dura, ma già solo il fatto che l'Assessore Salgaro ha detto che il Sindaco lo sapeva da tempo e il Sindaco ha detto in cc di averlo saputo la scorsa settimana ma senza chiarire altro in nome della riservatezza (ad esempio chi altro - in Giunta o in Consiglio - sapeva).

Già a fronte di questo la scelta non può essere che: o via l'Assessore o via il Sindaco.

Questo al di là del problema economico o del come ha svolto il proprio ruolo di Assessore.

Non è una questione personale, è una questione politica.

Oscar Figus

Anonimo ha detto...

E' la prima volta che intervengo e vorrei dire la mia esclusivamente circa l'operato dell'assessore salgaro,perchè ho avuto la sensazione che qualche utente in precedenza abbia voluto in un certo senso rivalutare il suo operato, distinguendo la questione politica dalle azioni amministrative.
Io mi riferisco alla fontana di piazza del comune.
A luglio 2012 scrissi una lettera allo stesso assessore dopo avere letto sul notiziario, giornale che compro abitualmente ,che lo stesso si vantava dell'intervento fatto su piazza della resistenza, su quanto fosse diventata fruibile ,più bella e con lampioni a risparmio energetico.
Come ciliegina aggiunse che aveva ricevuto complimenti all'unanimità.
Gli scrissi lamentando l'intervento di copertura della fontana, che la faceva simile ad un sepolcro , con un discutibilissimo senso estetico, mentre sarebbe stato preferibile un'aiuola fiorita ed un albero al centro.
Dissi che in ogni caso non comprendevo il legame tra la copertura e la maggiore fruibilità.
Sottolineai il fatto che una piazza così di passaggio e così centrale meritava attenzione maggiore ,lamentai la strana scelta della forma lampioni che non c'entrava nulla con le lampadine a risparmio.
Non è che se risparmi energia puoi dimenticarti delle forme più opportune.Infine sottolineai come la cosa mi era stata segnalata da alcune persone che accompagnavano figli e nipotini alla don bosco ed erano rimaste colpite in modo negativo dal pavimento di legno.
Tanto per far capire , e glielo rimarcai , che la sua affermazione circa l'unanimità dei commenti positivi da lui vantata era molto discrzionale.
Alla luce di tutto questo gli manifestai la mia preoccupazione circa il fatto che venissero fatti analoghi interventi altrove visto che di fontane spente ne abbiamo abbastanza. Delle tentazioni è meglio non fidarsi.
Onde evitare spiacevoli reinterpretazioni della mia lettera , misi in copia conoscenza anceh il direttore del notiziario.
Ad oggi non ho ricevuto risposta.
Io mi aspetterei che una persona minimamente corretta , addirittura che si dice irreprensibile ,che sta esercitando una funzione pubblica ,mi risponda e mi dica i motivi per cui ha ritenuto di fare certi interventi.Mi aspetto che abbia il coraggio delle sue azioni e la volontà del confronto.
Trovo fortemente scorretto la mancanza di risposta e di grande maleducazione il fare finta di nulla ,così come trovo fortemente discutibile ancora oggi , ancora di più ,quello che è stato fatto nella piazza.
Chi dice o cerca anche vagamente di alludere che l'operato dell'assessore fosse intonso o di fare passare sottotraccia le sue azioni , forse è più simile allo stesso assessore di quanto non si renda conto e non si è reso pienamente conto di quanto è stato fatto e cmq almeno con me non funziona questo giochino.
Ma ci rendiamo conto di come hanno conciato questa piazza???
E non si permettano di dire che quella fosse la soluzione migliore..
Ma stiamo scherzando??!!

Camilla