venerdì 15 febbraio 2013

Una terra promessa da difendere e amare

Promised Land, in programma da stasera alla sala Metropolis 2.0 è il classico piccolo grande film americano.
Sceneggiato dai due attori protagonisti, Matt Demon (che avrebbe dovuto dirigerlo, ma ha poi lasciato la regia a Gus Van Sant) e John Krasinski, il film racconta una storia già portata sullo schermo mille volte dal cinema di Hollywood. Bene contro male, il denaro che supera ogni altro valore a partire dalla vita umana, il conflitto in atto tra ambiente e industria, il confronto diseguale tra la grande azienda energetica e la piccola comunità agricola rurale, la manipolazione collettiva contro la coscienza individuale.
Steve Butler (Demon) è un abile e simpatico agente di una grande corporation del gas che, con la collega Sue Thomason, viene inviato in una piccola cittadina rurale per acquisire i diritti di trivellazione per estrarre metano dai giacimenti del territorio. Inizialmente la comunità, colpita duramente dalla crisi economica, appare più che bendisposta a concludere l’affare, ma l’opposizione di un rispettato insegnante (uno scienziato famoso in pensione) che usa argomenti semplici e dati scaricabili da Google da chiunque per sollevare l'allarme sui problemi ambientali connessi con le operazioni di estrazione, mettono in forse la buona riuscita della missione.
Butler è convinto sinceramente che l'offerta della sua società offra alla comunità interessata vantaggi superiori ai rischi potenziali connessi alle trivellazioni, ma la popolazione, messa di fronte al problema esita e se venisse chiamata al voto probabilmente respingerebbe la proposta. A questo punto arriva in città un attivista ambientalista che diffonde volantini e immagini che raccontano storie tragiche di avvelenamento del terreno e degli animali da allevamento uccisi dall'inquinamento da gas naturale.
Steve e la sua collega sembrano definitivamente sconfitti, quando ricevono una documentazione che sbugiarda l'attivista che ha palesemente mentito ai cittadini mostrando immagini false e raccontando storie inventate. La situazione si rovescia e l'ambientalista si prepara a lasciare la città in tutta fretta, ma prima di andarsene rivela a Steve di essere un agente inviato dalla stessa Corporation a recitare quella parte per convincere i cittadini dubbiosi. Il manager dovrà fare una scelta: concludere l'affare basato su una menzogna o far parlare la voce della sua coscienza?

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