venerdì 8 febbraio 2013

Sondaggi: l'ultimo dice che Bersani è in vantaggio del 7,5%

Oggi il Corriere.it pubblica con grande evidenza un sondaggio, l'ultimo dal momento che da mezzanotte scatta il divieto alla divulgazione fino a dopo le elezioni, dal quale emerge il seguente scenario: Centrosinistra 37,2%, Centrodestra 29,7%, Centro-Monti 12,9%, M5S 14,3%, Rivoluzione Civile 4,2% (vedi foto a sinistra).
Tutti i commentatori segnalano da giorni la "grande rimonta" di Berlusconi, ma i numeri non sembrano giustificare in pieno questa roboante affermazione. Infatti la stessa rilevazione fatta a gennaio diceva che il Centrosinistra raccoglieva il 36,7%, il  Centrodestra il 27,3%, Centro-Monti il 14,4%, M5S 13,6%, Rivoluzione Civile 4,8%. L'offensiva berlusconiana enfatizzata da tutti i media ha totalizzato in un mese solo +2,4 punti, mentre Bersani non ha perso niente, anzi ha guadagnato +0,5 punti e Grillo +1,3. Il polo di Monti è invece calato di -1,5, quello di Ingroia -0,6%.
La situazione, insomma resta sostanzialmente identica. Tra Centrodestra e Centrosinista il divario dei numeri è ancora significativo ridicolizzando le affermazioni berlusconiane sul "sorpasso": 7,5% a favore di Bersani che può ragionevolmente prevedere la possibilità di guidare un governo forte e stabile grazie un accordo post elettorale con il polo di Centro.
Da mezzanotte dunque stop al voto virtuale. Per i partiti, da qui al 23 febbraio, l'imperativo è andare sul territorio a parlare con gli elettori.

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