domenica 3 febbraio 2013

Città 2000 cambia direttore. Basterà?

Città 2000: compleanno 2010

Oltre a Il Giorno, anche un altro storico giornale locale ha cambiato in questi giorni il suo direttore. La testata di cui parlo è Città 2000, mensile cattolico padernese, che nel suo numero di gennaio ha annunciato l'arrivo in redazione di un nuovo direttore a me sconosciuto, Paolo Meneghelli, in sostituzione del dimissionario Alberto Manzoni, che invece conosco bene.
Fondato 13 anni fa, nell'aprile del 2000, dalle ceneri del settimanale diocesiano "Città Nostra", il periodico appare oggi piuttosto mal messo. Un mensile di 8 pagine, stampato in piccolo formato su un supporto che assomiglia alla carta velina, anche nella forma fisica appare inadeguato all'ambizioso compito che si pone.
In occasione del suo decimo compleanno il gestore del blog La Scommessa si era augurato che il giornaletto padernese decidesse di: aggiungere all'edizione cartacea una "finestra online" che permetta di intervenire in tempo reale nel dibattito cittadino con brevi notizie di cronaca, commenti, aggiornamenti... Il giornale cartaceo naturalmente resterebbe il riferimento principale, specializzandosi negli "approfondimenti".
Secondo Giuranna il periodico avrebbe dovuto: favorire maggiormente il dibattito interno alla comunità cattolica offrendo spunti di riflessione diversificati che mostrino che anche a Paderno Dugnano i cattolici non sono un blocco monolitico... in questo senso Città 2000 potrebbe essere nella comunità ecclesiale padernese uno strumento a servizio del pluralismo e dell'unità. Potenziare il dialogo chiesa-mondo: far risuonare di più la vita del mondo nelle comunità cristiane e far vedere a chi non è cattolico che le parrocchie, gli oratori, i gruppi e i movimenti cattolici sono attenti alla vita della città e alla costruzione del bene comune.
Dal 2010 a oggi l'invito di Giurannna è caduto nel vuoto. I suoi gestori hanno provato sì nel 2011 ad andare sul web con una pagina facebook, che non è lo strumento più adatto ad un mensile, ma riescono ad aggiornarla ogni due o tre mesi e dalla sua apertura ha collezionato una quarantina di messaggi in tutto. Per il resto hanno continuato a fare un giornale né carne né pesce che oggi appare privo di un'identità oltre che di una reale funzione. Al posto di stimolare e promuovere il "dibattito interno alla comunità" e dimostrare ai non cattolici che gli oratori e le parrocchie "sono attenti alla vita della città e alla costruzione del bene comune", Città 2000, porta avanti stancamente le sue uscite riempiendo le pagine, non con dibattiti, approfondimenti e confronti interni alla comunità ecclesiale e tra questa e il resto della comunità, ma con notiziole di interesse cittadino di cui pretende di fare la cronaca un mese dopo.
Il nuovo direttore del periodico padernese ha dunque davanti a sé un sfida difficilissima. Vorrei professionalmente aiutarlo perché fare giornali è da sempre un'attività che mi appassiona, ma la mia offerta di collaborazione disinteressata, come quella a suo tempo avanzata da Giuranna, non può prescindere dalla scelta dirimente tra "carne e pesce" che il giornale deve fare se vuol significare qualcosa per qualcuno oltre che per i suoi autori. 
Una scelta che per me si riassume in questa semplice direttiva: no alla cronachetta locale (se proprio occorre bastano due colonne di brevi) e il resto dello spazio (risicato) dedicarlo alla riflessione, all'inchiesta, al commento, al confronto e al dialogo con tutta la comunità, dentro e tra le parrocchie, ma anche con il resto della società civile padernese, oltre il confine del mondo cattolico locale. Se interessa l'offerta, sono qui.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo post non andrebbe rivolto al nuovo direttore che a Città 2000 ha semplicemente una fuzione nominale bensì al Presidente della Cooperativa.
Vannucchi

Gianni Rubagotti ha detto...

Con Succede a Paderno, nel mio piccolissimo e con qualche aiuto, ho fatto una cosa che credo nessun mezzo informativo locale ha fatto in tanti anni. Cioè ho permesso ai padernesi di conoscere gli eventi (molti) di parrocchie padernesi diversi dalla loro.
E ho personalmente usufruito della cosa portando mia madre un giovedì sera a vedere il falò di Sant'Antonio alla parrocchia di Dugnano (sono di quella di Paderno che lo faceva la domenica...ma non lo ha fatto perché ha piovuto).

Mi dicevano che era impossibile farlo perché le parrocchie sono restie a inviare via mail i foglietti delle messe e le informarmazioni sulle loro attività...

Potrebbe essere questo un punto di ripartenza?

Non lo so. Ho costantemente tenuto aggiornato Manzoni su questa iniziativa ma non mi pare di aver avuto collaborazione da lui. Speriamo nel nuovo direttore anche perché questa settimana "Succede a Paderno" chiude i battenti per ragioni che verranno spiegate proprio nella prossima newsletter.