lunedì 11 febbraio 2013

Cattivi pensieri del lunedì mattina

Umberto Ambrosoli, Sara Valmaggi, Fabrizio Vangelista,
 domenica 17 febbraio alle 12.30. 
Presentazione del documento di proposta Area Nord Milano. Saranno presenti i candidati PD del Nord Milano alla Camera, al Senato e alla Regione Lombardia.
L’incontro è su prenotazione al ristorante NIU-NIU, via Monfalcone 15, Cinisello Balsamo; prenotazioni entro giovedì 14; tel. 02-6126526 ; 339-1836935 ; asonno.pdcinisellob@gmail.com Costo del pranzo: E 17,00

Ieri ho ricevuto questo invito ad un pranzo elettorale, unico evento con la presenza del candidato Presidente alla Regione Lombardia che il centro sinistra del Nord Milano è riuscito finora a organizzare, e mi sono un po' depresso. 
Tutto qui? In Lombardia ci giochiamo la partita politica decisiva, perché o vinciamo qui o il governo che uscirà dalle urne sarà un governo debole e "a termine", come si augurano tutti quelli che vedono il centro sinistra come il fumo negli occhi, e noi non siamo capaci nemmeno di riempire una grande piazza con un bel comizio, fatto come si deve, nel cuore del Nord Milano? 
Per incontrare, ascoltare e guardare finalmente in faccia il nostro giovane (e poco conosciuto) candidato Governatore, ci riuniamo a mezzogiorno in un ristorante di Cinisello? Come fossimo un dopolavoro o un'associazione sportiva qualsiasi e non un grande partito che vuol governare la regione più importante del Paese e l'Italia liberandole dalle grinfie di una destra che in vent'anni di malgoverno ci ha portati al disastro?
Sono molto deluso da questa realtà e la cosa mi amareggia. Mentre il populista Grillo, da un mese a questa parte fa due comizi al giorno, presentandosi sui palchi della provincia italiana con la sua traduttrice nel linguaggio dei sordomuti al fianco e il codazzo di telecamere che ne immortala gli sproloqui, da trasmettere poi sul web tramite i social network, noi ci andiamo a nascondere nei ristoranti.
L'altra sera, parlando con amici, mi lamentavo di questa per me incomprensibile e pericolosa inerzia, rilevando che sul piano della comunicazione ci eravamo ormai accodati al modello televisivo berlusconiano, dimenticando le nostre origini che sono quelle dei grandi partiti di massa che hanno fatto il Paese. Un modello che per noi risulta anche meno efficace perché il nostro avversario, che quel mezzo conosce meglio di noi, è padrone di buona parte del sistema televisivo nazionale. Grande è stata la mia sorpresa quando una elettrice del centro sinistra, mi ha smentito animosamente sostenendo, quasi offesa dalla mia critica, che invece andava bene così, perché "noi siamo diversi da Grillo, lui è un comico", affermando inoltre che "i comizi sono inutili, perché non ci va nessuno".
Sono un po' depresso. Se anche i nostri elettori risultano così infettati dal morbo del telecomando, della malattia dello spettatore della TV commerciale, abituato a ricevere tutto nel suo salotto on demand, negando il valore della partecipazione fisica alla politica, dell'incontro di persona con i rappresentanti che vogliamo eleggere, come faremo a cambiare il Paese, pervaso di cultura berlusconista che proprio su questo modello di "consumo" virtuale della politica si è affermata?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Credere di aver già vinto è il miglior modo per perdere.
Le tue lamentele sono simili a quelle di una militante PD di un'altra zona della Lombardia che alla radio ho sentito dire di aver saputo di un incontro con Ambrosoli fatto durante la settimana e proprio in orario di pranzo poco prima dell'incontro stesso.
Se io fossi un militante del PD inizierei a chiedermi se non è il caso in Lombardia di dare più potere a gente come Cornelli e rinnovare una classe di quadri che viene da 17 anni di sconfitte sia livello regionale sia a Milano. Milano dove ricorderei che il Pd era dispiaciuto della vittoria di Pisapia su Boeri ma ad oggi ringrazia il cielo che il suo candidato non abbia vinto le primarie (la Rozza Boeri non lo può più vedere nemmeno in cartolina...)

F. ha detto...

Ciao Carlo.
Condivido la tua perplessità anche perchè conosco benissimo il locale... Trattasi di una ex mensa posta in cima ad un capannone industriale. Fino allo scorso anno ci pranzavano impiegati ed operai delle aziende che si trovano nei pressi: Paganelli, Bartolini, residui della NokiaSiemens ... Poi quest'estate sono arrivati i Cinesi, hanno rivoluzionato l'ambiente, hanno messo più camerieri(pagati?) che posate, ma io non ci sono più andato perchè non mi fido. Chi si ostina ad andarci, ultimamente si lamenta dell'abbassamento della qualità del cibo. Stride molto l'allestimento del ristorante (con tanto di marmi) con quella che è la realtà dell'ambiente circostante. Anche per questo diffido e resto scettico come te.
Ciao.
F.